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254. “Tradere”

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Ci ripetiamo, non certo per fissazione o per ossessione, ma per proseguire la missione del “tradere” e cercare di farlo nei modi, e nei tempi, di una misura umana generale.
La parola “Tradizione” deriva dal latino “tradere”: consegnare, trasmettere.
Qualcosa”, che non potrà mai cambiare, e mai potrà essere indicata come nuova (visto certe tendenze diffondersi a manifestare espressioni quali “… nuova tradizione …”), viene “trasmessa” da un passato primordiale, di era in era, perché risuoni dentro gli uomini in grado di “ascoltare”.
Eventuali forme di adattamento della “Tradizione”, che le circostanze esigono, non vanno considerate come “novità della tradizione”: qualsiasi “novità” è discesa nel divenire, è movimento nello spazio, non è più “tradizione”.

Quella” a cui facciamo riferimento non è la “tradizione” mediata, indiretta, cioè rammentata e raccontata, quella riportata dalla memoria degli uomini ma la “Tradizione Primordiale” di origine non umana, “immediatamente” rivelata.

Questa “Tradizione Primordiale” è una “Conoscenza” che consegna, all’uomo nel tempo, un sapere di quando il tempo non era disgiunto dallo spazio. Rioffre, all’uomo “pronto”, l’esperienza dell’eterno presente creativo.
Ci si riferisce alla “Tradizione Primordiale” in vista di una conoscenza della cosiddetta “Dottrina Segreta” (insieme di verità rivelate) trasmessa da una generazione all’altra, mediante catena iniziatica autentica.
La “Tradizione” pur formando un insieme perfettamente coerente ma non sistematico necessita, per la sua acquisizione, di una peculiare “qualificazione”.

Noi cerchiamo, molto modestamente, in quanti ci seguono più o meno assiduamente, di accendere un profondo e sentito interesse per lo studio della “Tradizione Primordiale” e dei suoi simboli. Speriamo in un interesse che sia pari a quello degli innamorati, i quali si amano senza una ragione raziocinante, obbedendo semplicemente a una risonanza interiore. Noi auspichiamo che questo amore spinga gli individui a voler riattualizzare quei simboli, porte certe per la possibilità di un’”influenza” del principio superiore (la “Sfera dell’Alto”), in grado di condurre a quell’esperienza reale capace di trascendere il sistema immanente (la “Sfera del Basso”).

Ci rivolgiamo, infatti, non ai “profani” ma a quanti, cercando, si “informano”, si “formano”, bramano “realizzarsi” e verso tale “intenzione” vogliono effettuare una scelta precisa e consapevole.
Si deve volere oltrepassare la condizione umana, prima di riuscirvi e la grandezza dell’uomo sta precisamente in quello che egli può diventare.

Offriamo indicazioni delle diverse “vie” di cui è ben chiara la loro discendenza dalla “Tradizione Primordiale” (la quale ammette tutti gli aspetti della verità non opponendosi a nessun adattamento).
Cerchiamo ogni volta di evidenziare il carattere universale di un simbolo, di un mito o di un insegnamento attraverso il raffronto con ciò che di similare è presente in altre dottrine, al fine di evidenziare la presenza di questo qualcosa di superiore e antecedente, da cui tutte queste prendono vita. Inoltre ciascuna di esse, rispetto alle altre, può nel suo corpo di speculazioni aver conferito ad un comune significato, una formulazione più chiara o completa, così da facilitare la comprensione in colui che ricerca.
Noi suggeriamo, e liberi lasciamo di innamorarsi, di quella possibilità di “essere al di là dell’uomo” (“ciò che eravamo” prima che “il tempo non fosse disgiunto dallo spazio”).
Quanto da noi suggerito è stato anche trasmesso attraverso quel coraggio della verità di chi, oltre il vuoto iniziatico (la cessazione di un collegamento effettivo dell’umanità – tramite Ordini, Scuole e Centri – con il “Centro Spirituale Supremo”), ha saputo individualmente entrare in contatto diretto, in modo “verticale” (l’iniziazione Dio-uomo), con la “Contrada Suprema”.

Nell’attuale scoraggiante civiltà umana, dove il filo diretto con il “Centro Spirituale Supremo” è spezzato, parte dei Maestri incarnati non raccolgono discepoli ma svolgono tutt’altre funzioni.
I pochi Maestri veri disponibili sono difficilmente contattabili ed hanno un seguito esiguo per mancanza di individui realmente “qualificati”.
La maggior parte dei sinceri ricercatori della verità sostengono di aver bisogno di un Maestro e trascurano la “cerca” interiore visitando, qua e là, diversi personaggi presunti iniziati o maestri.
Veramente pochissimi sono quei ricercatori della verità che vengono contattati da “deputati” del “Centro Spirituale Supremo” per “qualificazione” o per possesso di una particolare caratteristica, idonea allo svolgimento di un certo compito esoterico.
Ricevere direttamente la “chiamata” significa trovarsi certamente alla presenza di particolari meriti. Questo tipo di “chiamata” non avviene sul piano fisico ma il “prescelto” viene prelevato durante il sonno-sogno, ovvero in astrale dove la coscienza personale viene superata insieme ad altri fattori che sul piano fisico richiederebbero risvolti temporali inutili. L’incontro si svolge in un luogo dove gli “eventi” che avvengono verranno riflessi sul piano del “prescelto” dove al risveglio ne conserverà piena memoria. L’incontro di questo tipo con il Maestro è piuttosto raro.
Rarissima è poi la condizione dell’”iniziazione verticale”, quella che tocca ai cosiddetti “senza Maestro” che ricevono una diretta chiamata da Dio: qui siamo in presenza di una poco conosciuta scelta divina.

L’uomo, prima che “il tempo non fosse disgiunto dallo spazio”, era un essere puramente spirituale (sintesi di tutta la creazione spirituale divina) ma con la “caduta”, nacque la creazione materiale e da quelle che erano solo “funzioni” del suo essere spirituale derivarono gli organi fisici dell’uomo di carne e sangue.

Per riprendere le proprie origini divine l’individuo, “probando” per le sue elevate istanze, deve quindi sviluppare un certo rigore interno per poter cogliere tutte le possibilità insite nel suo incedere sincero e risoluto, affinché silenziosamente e invisibilmente seguito da Coloro che camminano sulle Strade Alte, possa giungere a quella capacità di sintesi interiore in grado di diventare, sia con l’”azione” sia con la “meditazione”, un portale di trasmissione per un “influsso” della “Sfera dell’Alto” sulla “Sfera del Basso”.

Noi speriamo che quanti seguiranno i nostri suggerimenti quali passi essenziali per un “sentiero” possano trarne il massimo vantaggio alla luce del Bene Supremo.
Se quanto da noi messo a disposizione sarà d’aiuto a chi ha fatto con coraggio la sua “scelta”, noi sentiremo che la nostra umile partecipazione, alla “Grande Opera di Risveglio delle Coscienze”, sarà stata un utile contributo.

Noi ci inchiniamo alla “Catena d’Oro” che unisce tutte le età per mezzo dei Suoi nobili anelli, le “Fiamme della Salvezza”, i Maestri, provenienti dalle vie immateriali, sacrificatisi nella forma umana per la liberazione degli esseri umani perché ritornino alla forma primordiale di luce splendente, nella dimora dell’Immortalità (la “Sfera dell’Alto”).

 

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