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534. L’Intuizione di Bernardino del Boca

Martedì 30 Settembre 2014 00:00 Rosario Castello
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Ci sono tre maniere per destare l’intuizione: due di esse presumono l’emotività e l’altra l’uso della mente. Se l’emozione rimane desta, risponde alla bellezza od al sentimento di fraternità; il terreno resta preparato affinché l’intuizione si presenti da sola e riveli i suoi segreti. Allo stesso modo, se la mente è distaccata nell’osservazione, l’intuizione brillerà su di essa, come fa il Sole sulla Terra.

Dominio della mente:

generalmente, quando pensiamo il nostro pensiero non è puro, perché è mescolato con l’emozione. La maggior parte della gente non sa pensare, perché il pensiero come processo mentale significa esaminare i fatti spassionatamente, senza lasciarsi influenzare da ciò che ci piace o ci disgusta.

1 L’Intuizione non nasce nella mente ordinaria, ma nelle “alte sfere della classe mentale”.

2 L’Intuizione “sorprende” il pensiero, perché la mente non spera tale soluzione.

3 La cosa più importante è che l’Intuizione “obbliga” il pensiero ad andare oltre gli schemi mentali cristallizzati.

Così, come la Luna si riflette con chiarezza in uno specchio d’acqua calma, anche l’Intuizione può riflettersi interamente in una mente pura, serena, senza emozioni.

Bernardino del Boca
tratto dalla Rivista “L’Età Dell’Acquario”
dal N°. 77 (inverno 1992/1993)

di Bernardino del Boca (emissario della Fratellanza Sarmoun)
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