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661. Il “Potere”: esercizio della relazione o conflitto

Martedì 15 Marzo 2016 00:00 Rosario Castello
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Nella società prevale, s’impone il “potere” che crea conflitto. Il concetto di senso di responsabilità è stato stuprato dal concetto di volontà di potenza menzionandolo soltanto come “Potere”. Così come il termine “responsabile” è stato disastrato nel termine di “capo” che piace tanto ai narcisisti.
Il “potere”che crea conflitto, quello che ha stabilito come le cose devono andare in questo mondo, è in grado di influenzare pensieri, idee, opinioni, comportamenti, costumi e di cambiare il sistema di credenze oltre alla vita delle persone, senza mai mostrare la sua faccia, restando in silenzio nella sua invisibilità. Ad agire sono invece un’infinità di marionette al suo servizio.
Gli esseri umani hanno idee piuttosto confuse riguardo al “potere”. È proprio questa confusione, questo “ignorare di ignorare”, che fa comodo al vero “potere”, “invisibile” e “silenzioso”, cioè quello che noi chiamiamo il “potere nascosto”, esercitato dall’élite che governa segretamente il mondo dietro tutti i governi ufficiali dei vari Paesi.
Questo “potere” si comporta come se fosse un “essere metafisico”, un’apparenza della divinità che decide per tutti gli enti planetari.
Il “potere nascosto” è, nel mondo, il “puparo” che tira i fili, per muovere i “pupi”, come meglio crede, “senza se e senza ma”.

Si tratta di enti planetari che hanno preferito interpretare con l’ego, e non con il , alcuni insegnamenti di Gesù: “(…) Voi siede dèi”, dal Vangelo di Giovanni 10,34; oppure “Io e il Padre mio siamo una cosa sola” dal Vangelo di Giovanni 10,30; e ancora “Siate perfetti come perfetto è il vostro Padre Celeste”, da Matteo 5,48; ecc..
Questi signori, arroccati nella impenetrabile invisibilità, custodita e velata per i più, si credono “dèi”, autoproclamatisi tali, cioè degli “iniziati”, ma non lo sono, sono iniziati si, ma “iniziati inversi” della “contro-iniziazione”, del potere del Lato Oscuro: sono contro l’umanità, contro la natura, contro Dio.

 

“(…) L’uomo ogni giorno, nel mondo, si incontra, o si scontra, con le caratteristiche di ogni forma di potere: da quello assoluto, oligarchico, teocratico a quello democratico.
Le caratteristiche essenziali del Potere sono:

Al vertice di queste caratteristiche l’uomo mette un’ideologia, sana o malsana che sia, con la quale si identifica.
Ma più semplicemente, il potere che cos’è?
Il potere ha una natura duplice: è “capacità” e “azione”.
Il Potere è “essere capaci”?
Il Potere è qualcosa di cui se ne può avere, o farsene, una scorta?
Il Potere è qualcosa che si può possedere o ha a che fare piuttosto con una “condizione interiore”?
Se il Potere è “essere capaci” è vero anche che ogni capacità deve essere fatta seguire da una azione, altrimenti resta potenziale.
Può essere il Potere il risultato di una “Energia” accumulata e concentrata che una volta direzionata diventa una “Forza” il di cui esercizio, finisce per manifestare “Potere”?
Il Potere può essere classificato?
Il Potere personale è quello esercitato dalla capacità fisica, mentale e spirituale di un individuo, nell’indurre più o meno agevolmente un cambiamento, oppure per impedirlo.
Ma questo Potere personale è positivo o negativo?
Da cosa dipende il positivo o il negativo di questo Potere personale? Dipende certamente dalla motivazione profonda che muove l’individuo a esercitare tale potere e cioè dall’ideologia o dalla sua assenza (che gli dà una “Visione” di Vita) che ha posto sopra a tutto e con cui si è identificato.
Quindi ogni individuo può avere la possibilità di produrre un cambiamento, di impedire un cambiamento, di alterare le cose intorno a se stesso o di conservarle esattamente come sono (…).

(…) Il potere è sano quando è un “potere per” che diventa un processo scambievole fra le persone (risorse) che danno e ricevono senza coercizione. Il potere che fa bene e da libertà a tutti è quello esercitato con il sentimento consapevole di volere il bene supremo di tutte le parti.
Il Potere utilizzato nella relazione fra governati e governanti merita molta attenzione (…).

(…) L’ignoranza, l’egoismo e la paura favoriscono il “potere su” che apre al Lato Oscuro.
Noi crediamo nel “Potere” necessario che ognuno può esercitare per impedire il Male e promuovere il Bene negli altri e per gli altri.
Quello che combatte il Male e promuove il Bene è un “Potere” che fa evolvere perché fa riconoscere, oltre ogni travestimento, la menzogna e la tirannide.
Gli ego, di tutti coloro che detengono il potere, lontanissimi da tali nobili motivazioni spirituali, sono centri di ambizioni, di cupidigia, di tutte le vanità. Infatti partoriscono naturalmente idee come quelle che seguono:

“Datemi il controllo della moneta di una Nazione e non mi preoccuperò di chi farà le sue leggi”
1733; il finanziere, Amschel Mayer Bauer Rothschild
(capostipite dell’impero Rothschild)

“Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione”.

Henry Ford (…)

Rosario Castello
da Il Volto del Male – Mistero e Origine

 

“(…) Rivoluzioni, guerre e l’alternarsi di regni e di governi rivelano sempre la presenza di un superpotere ombra, diretto dall’alto di un’oscura invisibilità, che tende ai propri disegni di dominio assoluto.
Intere epoche storiche hanno visto il confronto e/o lo scontro tra la Luce e le Tenebre. La Luce si è sempre incarnata in una certa tipologia di individualità, di gruppi, di orientamento evolutivo epocale. L’Oscurità si è incarnata, oltre che negli esseri della disubbidienza (gli angeli ribelli), in coloro che hanno sempre espresso l’affermazione egoistica del potere, favorendo l’incoscienza collettiva e le brame distorte nei confronti del Piano Evolutivo (…).

(…) Alcuni uomini dell’elite, all’interno dei “centri occulti”, si mascherano da filantropi esercitando, poi, all’esterno una nociva influenza per l’opera di divisione, di frammentazione tra i popoli: si tratta di uomini pericolosi che sono il contrario di ciò che affermano di essere in pubblico. Parlano di pace e fomentano ed organizzano le guerre; predicano per una umanità senza distinzione di razza e di nascosto favoriscono l’odio tra gli uomini dal colore della pelle differente; organizzano convegni mondiali sulla non violenza, sulla rettitudine e la giustizia mentre tramano contro tali sacri valori; straparlano dei diritti dell’uomo e spingono per sottrarre le ultime libertà rimaste; ecc.
Alcuni di questi uomini percorrono strade trasversali in cui svolgono i ruoli di iniziati (inversi), di faccendieri, di agenti segreti, di facilitatori di trame oscure. Certuni sono molto colti e mediatici e riescono ad incarnare le tensioni interiori di una larga maggioranza così da ingannare più facilmente.
Gli uomini legati all’elite stanno ai vertici (agli alti gradi) di ogni centro occulto, società segreta, società legale di copertura, loggia, ordine, scuola, movimento, gruppo, svolgendo ufficiosamente la parte di ideologi, di rinnovatori, di ispettori, di coordinatori, di trait d’union (…).

(…) L’elite sa come evocare ed attrarre le Forze Oscure attraverso le provocazioni scagliate sugli esseri umani che rispondono con pensieri, parole, sentimenti ed azioni di indicibile odio e di inenarrabili efferatezze.
L’elite al servizio dell’Oscuro Signore vuole ammantare di oscurità il futuro dell’umanità per ridurre la maggior parte degli uomini a compiti servili.
Per questo l’elite continua ad usare la vecchissima strategia d’azione di infiltraggio in tutti i diversi schieramenti in fatto di religione, di filosofia, di politica, di ordini esoterico-spirituali, di società segrete, di fazioni affaristiche, di gruppi bancari, di Fondazioni, di servizi di intelligence, ecc.
È importante, per l’elite, infiltrarsi soprattutto nei centri spirituali, istituzioni iniziatiche, scuole di pensiero, associazioni filantropiche, partiti politici, sedi istituzionali, le aree di governo di un Paese, il gruppo di comando di ogni religione (…).

(…) L’elite ha bisogno di molto denaro e di molto potere per programmare il corso degli eventi. Per avere tanto denaro e tanto potere, ha organizzato un sistema piramidale che fornisce sia fiumi di denaro necessari sia la diffusione del senso del “potere su”, che facilita il rapporto (con l’imposizione democratica) tra governati e governatori.
Tutti i “centri di potere” (centri occulti, società segrete, logge, Fondazioni, ecc.) sono organizzati in modo gerarchico e coordinati dall’alto (dai potenti invisibili) perché inseguono un fine comune (…).

Rosario Castello
da L’invisibile identità del potere nascosto

 

Cosa è quindi il “potere”?
È un sistema di influenza creato ed esercitato da individui, da gruppi, da membri di un partito politico, da istituzioni, da enti, da società, segrete e non, (che vogliono ribaltare lo stato delle cose) mediante relazioni condizionanti (dentro e fuori i limiti consentiti della legge).
Questa influenza si basa sulla creazione-trasmissione di sensazioni, percezioni, aspettative, azioni dirette e indirette, un sistema-struttura relazionale che influenza le capacità dei destinatari (di detta influenza). Un sistema di tale portata è più potente con più uomini-ponte-chiave (presidenti o vice, amministratori delegati, consiglieri di amministrazioni, consulenti strategici), posizionati nei vari luoghi strategici dove si prendono decisioni, per favorire, secondo la vera intenzione occulta a riguardo, la concorrenzialità o la non-concorrenzialità, lo spionaggio, il sabotaggio, l’esercizio della corruttibilità, il disastramento dell’azienda in causa, e così via.

La società umana è una società senza amore perché così la vuole il “potere nascosto”: senza amore, perché così prevale il disordine, la distruzione, la morte, l’odio. Per questo sta disastrando, per diffondere la paura a livello mondiale, molti Paesi. Per questo è stata messa in campo la segreta “Operazione ISIS”, per piegare ogni capacità critica alla paura e alla sottomissione. Così come ha generato l’inarrestabile “crisi economico-finanziaria-esistenziale” condizionando e intrappolando nella rete della paura ogni possibile soluzione: se fosse vera la sostenuta “mancanza di soluzione” in tempi brevi, al punto in cui sono le cose, tutti questi uomini di potere sarebbero degli emeriti cretini. La non-soluzione è costruita a tavolino per provocare l’effetto domino: si ambisce l’accelerazione della presa di potere a livello mondiale, per il totalitario Governo Unico Mondiale annunciato più volte da diversi esponenti della politica internazionale.
La “crisi economico-finanziaria-esistenziale” ha provocato la perdita del lavoro ad una parte consistente della popolazione, un trauma che ha cambiato profondamente e drasticamente la vita di chi è stato colpito. Il contraccolpo di tale esperienza ha condizionato fortemente l’equilibrio psicologico di milioni di esseri umani. Il problema è così vasto da influenzare il clima psicologico di tutti gli ambienti di lavoro, dove anche coloro che non ne sono stati toccati (al momento) vivono emozioni di preoccupazione fortemente destabilizzanti che creano disagio.
È quanto voleva ottenere il “potere nascosto” per proseguire l’opera nel suo disegno mondiale. Ogni Paese lo ha servito grazie ai governi che hanno maggiormente disastrato la situazione, governi confezionati dai politici asserviti che non conoscono affatto la penuria provocata dalla crisi ai più.

Con la società senza amore si è diffusa la paura che rende impotenti e sottomessi gli individui, che danno il consenso su qualsiasi cosa senza ribellarsi.
La corruzione e la degradazione diffusa in ogni dove, dell’intera società, serve a cercare di sradicare, nelle profondità dell’animo umano, ogni traccia di possibilità d’amore: l’amore, per il “potere nascosto” è un pericolo, l’amore, diffuso davvero nella società, metterebbe  a rischio la sua sopravvivenza.
Riscoprire il vero sentimento dell’amore significherebbe riscoprire di poter “amare il prossimo come se stessi”, e questo è un pensiero-idea-sentimento rivoluzionario che non piace affatto al “potere nascosto”.
Amare il prossimo come se stessi significa amare ogni cosa, amare tutta la vita, amare la natura, amare Dio. L’amore dona forza e potere a chi ama veramente in modo disinteressato: ecco un buon motivo per sottrarre, come ha già fatto il “potere nascosto”, l’amore dalla società umana.

Il “potere nascosto” non è Dio: l’influenza che sono in grado di esercitare i suoi membri, nel mondo del divenire, può arrivare ad annebbiare e rendere irraggiungibile, agli esseri umani comuni, quanto esotericamente viene chiamata “la conoscenza non-suprema, i “Piccoli Misteri” (aparavidiya), un grande potere, umanamente parlando, ma spiritualmente un dominio piuttosto limitato.
Ai membri del “potere nascosto” non è dato accedere alla “Conoscenza Suprema”, ai “Grandi Misteri” (paravidya), perché sono confinati nell’ambito delle possibilità della “contro-iniziazione”, del potere del Lato Oscuro.
Il loro accanimento contro l’umanità è grande.

Chi sono, però, le “marionette” che servono il “potere nascosto” (il “puparo”)?
Sono i politici mediocri, gonfi di ego, ridicoli narcisisti, sono ministri, premier, economisti, finanzieri, industriali, magistrati, avvocati, intellettuali, artisti, scienziati, medici, militari, amministratori delegati, alti prelati, membri della classe dirigente, ma anche utili individui-massa, tutti scelti con cura.
I più sono emarginati dal “centro di potere decisionale”, sono intimoriti, sottomessi e pronti ad ogni sacrificio senza ribellarsi. I pochi sono i prescelti dal “potere nascosto” che devono eseguire le sue linee guida per controllare, governare e direzionare i più, e quelli che di quest’ultimi meglio si adegueranno, si conformeranno al modello voluto, verranno gratificati, premiati.
L’idea di popolo sovrano e le possibilità di esserlo davvero dovranno essere banditi perché si possa affermare la supremazia del “potere nascosto”, dell’élite che sottomette la popolazione mondiale. Per impedire che la sovranità del popolo possa davvero affermarsi hanno escogitato, i membri più prossimi al “potere nascosto”, una serie di Società Superiori che si preoccupano di tutto, dal “sistema monetario” al “governo globale”, dalla “direzione del commercio internazionale” alle “istituzioni globali”, ed ogni volta che si incontrano discretamente, per affrontare delicati argomenti (di estrema segretezza), redigono dei rapporti dove stilano i vari resoconti (che poi sarebbero le linee guida di quanto faranno pesare sulle spalle dei cittadini di tutti i Paesi del mondo).
Queste Società Superiori operano con il denaro delle grandi Fondazioni (tipo Agnelli, Ford, Rockefeller, Carnegie, Thyssen, ecc.) e si servono di società come quelle di seguito riportate, tutte segrete nei loro veri intenti:

Questo tipo di società si collegano tutte, le une alle altre, come il B’nai B’rith (o Benè Berith) “figli dell’alleanza”, una società di stampo massonico molto potente (diffusa in più di 48 Paesi), perfettamente connessa alla Massoneria, alla Pilgrims’ Society, alla Trilateral Commission, al CFR, al Bilderberg, ecc. Viene ad essere rappresentata anche all’interno dell’Onu e dell’UNESCO.

Potrà mai avvenire un vero cambiamento che muti lo stato delle cose come sono adesso?
Noi pensiamo che ciò possa accadere solo alla presenza del venir meno della imperante “Filosofia del divenire” che ha avvelenato le coscienze, privandole dell’indispensabile discernimento-discriminazione, facendo affogare l’attuale società nella drammaticità del materialismo, dell’ateismo, della corruzione, della degradazione, del caos, di quel caos tanto bene mascherato di normalità, grazie ai sapienti architetti della manipolazione delle coscienze del “potere nascosto”. Quindi, diciamo, che solo l’avvio della “Filosofia dell’Essere” potrebbe avviare una totale rivoluzione pacifica dell’intera società che si ritroverebbe, come base, una rete di individui che riconoscendo la propria originaria natura spirituale non potrebbero fare a meno di spiritualizzare la visione fondamentale dell’esistenza, dove al centro c’è l’amore: una società, quindi, improntata sull’uomo-amore al centro, anziché il denaro, il potere e i mercati finanziari. La politica diventerebbe amore in azione per il bene supremo di tutti, quindi una politica dell’essere e non dell’apparire.
I lavoratori e gli imprenditori (datori di lavoro) non avrebbero più motivo di essere antagonisti perché li accomunerebbe la consapevolezza di avere entrambi la responsabilità dell’attività lavorativa svolta, qualunque essa sia. Se un’attività viene messa in campo deve essere vista e considerata degna di un’opportunità sociale per tutti. L’imprenditore, che è datore di lavoro, deve guardare alle proprie risorse come a cittadini aventi dignità, diritti e libertà da tutelare, quindi come a persone umane non schiavi da sfruttare al massimo retribuendoli al minimo (o in nero), a possibilità creative per lo sviluppo ulteriore della propria impresa nei confronti del futuro. Una visione che contenga al suo centro l’elemento fondamentale dell’equanimità che porta a svolgere ogni lavoro con amore. L’equanimità permette di vedere in profondità manifestando equilibrio. L’equanimità, quando presente, produce pensieri, emozioni, sentimenti, opinioni incondizionate verso gli altri, ecco perché è importante la sua presenza in tutta la struttura e le sue funzioni della società. Quella del datore di lavoro ritornerebbe ad essere “responsabilità” e non “potere su”.
Il lavoratore, che è una risorsa umana, si sentirebbe uno degli elementi creativi fondamentali dell’azienda presso la quale lavora, mosso da sentimenti lontani da quelli di chi si contrappone, lotta, si arrabbia, impreca. Un’amicizia spirituale contraddistinguerebbe il lavoratore e l’imprenditore, insieme finalizzati al bene per tutti. Il lavoratore toccato dall’equanimità, sentirebbe non solo l’importanza dei Diritti della persona umana, ma soprattutto l’importanza dei Doveri fondamentali per il rispetto e la equa distribuzione dei Diritti e lo sviluppo di una società umana più illuminata e più felice, basata sull’amore.

Avere governanti e governati che vivono e scelgono ogni cosa in base a Valori spirituali universali aumenterebbe veramente il benessere di tutti.

Questo cambiamento ancora non è avvenuto. Le possibilità in campo per realizzarlo esistono già: sono tutte dentro ciascun individuo-cittadino. Serve un percorso graduale dopo una presa di coscienza dello stato reale in cui versano tutti quanti. Una forza esplosiva si è accumulata nell’uomo-massa: questo è un serio pericolo per tutti. Se i politici stupidi e incapaci non capiscono cosa sta covando nella pancia delle persone, milioni di persone in difficoltà (con sempre più diritti e libertà sottratti), bisogna che lo facciano i cittadini più intelligenti, più capaci, quelli che rivogliono, prima possibile, l’onestà a guidare i Paesi, quelli che hanno più coraggio, quelli che hanno individuato alcune strade pacifiche prima che scoppi il peggio in una incontrollabile barbarie. I politici pensano davvero di essere intoccabili: oltre che mediocri, egocentrici, ciechi, insensibili, sono anche molto ignoranti perché non hanno studiato bene la storia, un politico è la prima cosa che dovrebbe conoscere meglio, per avere le idee chiare sugli errori fatti nel passato e saper superare la gravità dell’oggi.
Ogni potere furbastro e tirannico può essere sempre cacciato via quando i livelli dello scontento generale assumono pesi incontenibili e insostenibili. Come simbolo possiamo usare quello della cacciata dei Medici da Firenze (nel 1494), che nonostante tutto è stato possibile con danni contenuti.
La presa di coscienza del cittadino deve essere graduale, ma alla fine totale per trovare le vie pacifiche per intervenire ed evitare il peggio che si prospetta.
Capire il sistema di potere che ha regnato finora è fondamentale, comprendere che non è mai esistita veramente una democrazia, è il punto di partenza per una serie di sane riflessioni.

Una semplificazione del sistema di potere
Un pensiero oscuro guida da dietro il sistema mondo avviato dal “potere nascosto”: nell’apparenza ha sviluppato una società virtuosa, di persone per bene, impegnate, laboriose, dove vengono recitate le leggi, ma nell’ombra una società dei vizi, della corruzione, dell’egoismo che stimola e fa crescere il cosiddetto benessere collettivo della società (infatti il Pil sembra crescere nei nostri giorni grazie alla malavita), con la gioia degli uomini di governo, dei politici, degli insospettabili signori in abito scuro. Nella società tutto spinge gli individui a soddisfare i propri vizi, a spendere denaro al di là delle proprie possibilità, a richiedere prestiti, a sperperare, a giocare d’azzardo, a ricercare il lusso e tutto quello che riguarda la lussuria, ecc.. A tutti si fa credere di poter ottenere quanto hanno i ricchi e i potenti, ma serve solo a illudere per far aumentare i consumi dei poveri e i guadagni dei ricchi: importante è far circolare denaro, non per i bisognosi, non per coloro che stanno in difficoltà, ma sempre e solo per i soliti ricchi e potenti. Infatti con l’attuale crisi economica-finanziaria i soliti ricchi sono diventati ancora più ricchi e gran parte della popolazione più povera. I servi (politici, imprenditori, multinazionali, faccendieri, economisti, finanzieri, media, ecc.) del “potere nascosto” si sono conquistati sempre più privilegi. L’economia è basata sulla stimolazione degli ego, ad essere sempre più narcisisti anziché altruisti.
Hanno spinto, i servi del “potere nascosto” verso l’eccesso economico fino a raggiungere lo squilibrio sociale in atto e così il livello del debito pubblico ha toccato punte insostenibili aggravando la situazione generale.
Il modus operandi della società dei consumi, voluto dal “potere nascosto”, è quello dell’insidiare, con gli spot-mantra, la mente degli individui-cittadini, la loro mente conscia e la mente subconscia, trasformandoli in inebetite macchine spendi-soldi (senza sapere perché e senza rendersi conto se sono in grado di poterlo fare). Il “potere nascosto”, espressione di una comunità elitaria, di nuovi dèi creatori che hanno forgiato l’Homo oeconomicus (espressione dovuta a John Stuart Mill, nel 1836) utile al sistema mondo che hanno voluto creare, è il vero responsabile della situazione mondiale attuale: una situazione che non è frutto di un errore commesso, ma di un’intenzione voluta fortemente perché questa facilita l’avanzamento del segreto Piano-Azioni planetario che vuole il mondo sotto un unico governo totalitario. La società si è riempita di tanti piccoli Luciferi (Homo oeconomicus) sempre più cinici e spietati tesi ad ottenere il massimo vantaggio a discapito degli altri, dei più deboli soprattutto, infiltrati ovunque senza etica, senza morale ignorano i valori umani universali e sono sempre agguerriti dal numero di obiettivi da raggiungere; si muovono sempre e solo sulla valutazione della propria personale utilità-tornaconto.
L’economia è stata messa al centro e l’uomo in periferia: ecco perché il governo ha salvato le banche anziché i cittadini-risparmiatori, facendo perdere loro tutto quello che avevano accumulato con anni di sacrifici. Il denaro non lo fanno circolare più per creare lavoro e per aiutare le classi più povere. Hanno invertito alcuni aspetti del foraggiare i cittadini: il cittadino deve aiutarsi da solo, non sperare in un aiuto del governo e dello Stato, deve rassegnarsi e non guardare più a quello che era il posto fisso, ma a quello che può capitare momento per momento e ringraziare pure. Il Jobs Act se studiato bene rispecchia una terribile mentalità in crescita ed un segreto intento per il futuro. Ogni giorno la cronaca e i politici (addomesticati) bombardano l’opinione pubblica di quelli che vorrebbero si affermassero come modelli comportamentali e comunicazionali: mediocrità diffusa (e i politici danno l’esempio); corruzione diffusa (e i politici danno l’esempio); indifferenza, egoismo, narcisismo, insensibilità diffuse (e i politici sono ai primi posti); guasto e confusione nei costumi a discapito dei giovani e dei bambini (in molti danno il cattivo esempio); ecc.
L’uomo-massa è sotto incantesimo, come posseduto da un’influenza malefica, senza più senso critico, senza discriminazione-discernimento per comprendere veramente di cosa ha bisogno e di quale è il vero senso della vita, che non può essere solo il cercare di soddisfare i bisogni più bassi, il possedere l’ultimo telefonino in voga (o l’auto, il capo d’abbigliamento firmato, l’orologio di marca, ecc.), il cercare di diventare famoso, ricco e/o potente ricorrendo a sistemi iniqui dicendo addio all’onestà.
Il “potere nascosto” ricorre sempre, per un maggiore convincimento dell’uomo-massa, su cosa deve credere e per cosa lottare, a certi filosofi, certi economisti, certi scienziati, certi artisti, di un certo tipo di intellettuali disposti a servire bene in cambio di privilegi. Alcuni intellettuali, veramente pochi, partecipano in buona fede.
La società senza amore è la più indicata per esercitare il “potere su” sulla gran parte della popolazione senza alcun problema: è sufficiente manipolare (con tv, stampa, internet, cinema, musica, scuola, terrorismo, malavita, ecc.) i principali caratteri dell’uomo-massa per riuscire a trascinarlo sempre dove vuole il “padrone”.

Il morbo del “potere su” è una vera piaga nella società di oggi, dove oltre ai soliti individui di sempre (i soliti ricchi di famiglia, e delle consorterie varie, ecc.) si sono aggiunti tanti emergenti stupidi arroganti che, senza meritarlo, hanno potuto agguantare posti di “responsabilità” (anche all'interno dei governi) che amano chiamare di “potere”, dove loro sono “i capi”, capi per la loro grande capacità di non capire proprio nulla di lavoro, di risorse umane, della vita, dell’esistenza, se non solo quello che vogliono ottenere impropriamente e ostinatamente per loro stessi, servendo il vero potere che li usa.
Il mercato del lavoro è danneggiato dall’ignoranza, dalla mancanza di intelligenza e dalla ristrettezza di vedute di chi lo legifera e lo gestisce. Lo hanno rovinato con il prevalere sempre di più degli impieghi a tempo determinato su quelli a tempo indeterminato (ancor di più con l’immorale e disonesto Jobs Act). Prevalgono sugli occupati rimasti i disoccupati e i precari, senza contare l’aumento degli occupati in nero. Si vogliono assolutamente sottrarre le ultime Libertà e gli ultimi Diritti rimasti al cittadino, in ogni suo ambito di vita.

Vengono penalizzati bambini, giovani, adulti, anziani e vecchi: vogliono stravolgere l’intero arco di vita dell’individuo-cittadino, arco di tempo che pensano di concedere secondo la loro concezione malata, si perché a governare e guidare le istituzioni sembrano esserci ormai dei malati psichiatrici.
Cresce l’insofferenza e la rabbia (degli individui che non sono più pronti a tollerare oltre ogni limite le azioni dei governi che stanno solo disastrando e divorando i beni del paese) che non viene presa in considerazione dai politici che continuano a sciorinare menzogne e sciocchezze credendosi furbi, in barba ai cittadini: incoscienza pericolosa. Si sta delineando una vera e propria classe di cittadini insofferenti dalla rabbia esplosiva: basterebbe, per i politici, vivere per un po’ come gente normale, comune e sentire per le strade, nei bar, nei supermercati, nelle farmacie, negli ospedali, le parole che esprimono gli stati d’animo contro tutta la classe dirigente del Paese. A manifestare questo tipo di rabbia sono figure che vanno dal giovane sconfortato al pensionato che non c’è la fa più, dalla donna stanca di tutto (mancanza di soldi, tempo, rispetto, dignità, ecc.) al precario, al disoccupato che da anni non riesce a trovare lavoro (da quando aveva trent’anni ai quarantacinque di oggi), dall’artigiano al commesso, dal venditore porta a porta all’operatore di call center, alla coppia che non si può sposare per soldi o per mancanza di lavoro o di casa, e così via. Molti giovani vengono presi da raptus di rabbia per l’angoscia (paure, insicurezze) del futuro che li pervade e si sfogano spaccando quello che gli capita in quel momento: si creano continue tensioni e scontri in ogni luogo (per strada, nella metro, sugli autobus, nei locali, ecc.). ai giovani hanno sottratto diritti, dignità e opportunità. La politica inconcludente nei loro confronti li rende vulnerabili, ma anche un vulcano pronto ad esplodere.

Ai politici mediocri di oggi manca l’ermeneutica, cioè la capacità del comprendere e dell’interpretare i veri segni dei tempi. Invece si autocelebrano nonostante i disastri seminati: non sono stati rottamati i problemi del paese, ma gli ultimi diritti e le ultime libertà dei cittadini. Nessuna vera realizzazione economica e nessuna vera crescita: solo spot e salvataggi per le banche.
Perché l’insofferenza cresce? Perché di fronte alla continua crescita della soglia di povertà (quasi otto milioni di persone in Italia), della disoccupazione di coloro che cercano lavoro da molto tempo senza riuscire a trovarlo nonostante il Jobs Act, dell’irrisolto precariato, del pericolo dei propri risparmi (vedi le migliaia di cittadini derubati per il salvataggio delle quattro banche), del pericolo di prelievo abusivo di Stato dalle pensioni, del dissesto della sanità, del degrado della scuola, gli sprechi di Stato e le sottrazioni indebite dei politici del denaro pubblico (vedi questione Air Force Renzi: costa ai cittadini-contribuenti 15 milioni all’anno, 40 mila euro al mese) sono intollerabili, fanno indignare la popolazione massacrata economicamente, specie quelli che non riescono ad arrivare a fine mese. L’indifferenza di un Governo di fronte alle molte sofferenze dei cittadini in difficoltà rivela la vera natura mascherata di questi uomini osceni, egoisti, narcisisti che mimano un potere che in realtà non hanno: stanno solo servendo il “potere nascosto”, sono solo dei vergognosi servi traditori del proprio Paese. Il faticoso lavoro che questi politici svolgono è di come far apparire reale ciò che non lo è, e non lo sarà mai: faticano a creare l’illusione di essere qualcuno, di avere un ruolo importante e fondamentale a livello locale e internazionale, ruolo che di fatto non esiste. Hanno esportato l’immagine di un Paese in decadenza.

Quella attuale è l’epoca della marcia indietro della civiltà: uccidere il futuro ai giovani non può essere segno di civiltà evoluta, ma in declino. Avere imposto ai giovani, da anni ormai, una assurda e vergognosa flessibilità del mercato del lavoro rivela la vera intenzione di erodere i Diritti dei più.

La sottrazione del controllo sul tempo di vita dei giovani rivela l’oscura intenzione di dove vogliano arrivare, dove condurre tutti verso il cambiamento epocale che vogliono realizzare (una non-democrazia): lo certifica la tendenza avviata a spingere al ribasso i salari a livello globale; i più non devono guadagnare più di tanto altrimenti non sono controllabili a dovere.

Chi ha escogitato questa flessibilità, su cui educare i giovani ad accettare come normalità e come fattore di mentalità evoluta, non l’ha però applicata a se stesso. È rimasto antiquato, attaccato al posto fisso, ben pagato e protetto. Come mai? La cosa perché vale solo per la fanteria e non per i generali?

La verità è che l’individuo-cittadino è sempre in balia degli umori di potere dei pochi che regnano, che non governano: il cittadino viene fatto sentire, da ogni governo, sempre colpevole di qualcosa, un cittadino che non merita nulla di buono e quello che gli si può dare, per spirito di solidarietà e non per diritto, è qualche briciola, qualche offerta misera di lavoro, perché i lavori buoni, a posto fisso, sono solo per i figli dei pochi, non dei molti. E se il cittadino diventa diffidente è da punire, forse anche da controllare perché potrebbe essere un pericolo per la democrazia.

Disoccupazione e precariato provocano molta sofferenza, ma anche tanta rabbia che ha bisogno di essere incanalata prima che sia troppo tardi.

La vera intenzione del “potere nascosto” si è palesata, questi ha mostrato il suo volto: è un volto mostruoso, raccapricciante. Esso sta operando una demolizione economica controllata, una operazione voluta scientemente (insieme ad altre controllate operazioni: programmazione di massa, limiti di crescita, spopolamento, deindustrializzazione, abbattimento del potere politico, diffusione delle guerre e del terrorismo – vedi ISIS – diffusione di droghe e virus, ecc.).
Dall’altro piatto della bilancia sociale pesa tutto il disagio di questi lunghi anni, tutta la rabbia e i sogni di rivalsa che paventano ripercussioni che potrebbero diventare davvero esplosive.

Quello che hanno scatenato, per milioni di persone, è un grandissimo senso di insicurezza, di disagio, di impotenza, una grande mancanza di capacità di farsi sentire che richiede Giustizia.

Ma è possibile ovviare davvero a questa condizione di corruzione, di degrado, di ineguaglianza dell’umanità? L’individuo-cittadino-uomo ha perduto la sua originaria condizione naturale, cioè quella libertà di essere padrone di se stesso, autonomo, indipendente, non schiavo delle diseguaglianze. La soluzione è possibile solo nel tentare di fondare una “Società dell’Essere” grazie alla “Filosofia dell’Essere”, abbandonando la “Filosofia del divenire”: mettere in pratica la più grande delle rivoluzioni pacifiche, il risveglio della Coscienza in grado di costruire una società con amore più illuminata.

 

“Allo stesso modo una società chiamata segreta potrà essere doppiamente clandestina: per il ristrettissimo numero dei suoi membri e per il complesso od una parte delle proprie attività; oppure, sempre nel caso attuale di molte associazioni massoniche o rosacruciane, in quei Paesi nei quali sono legalmente autorizzate, possono far conoscere il proprio indirizzo, organizzare pubbliche conferenze ed anche rendere noto il nome dei propri dirigenti. Sempre conservando quelle particolari attività strettamente riservate ai loro membri. Per questo rimangono sempre segrete. Lasceremo ora da parte le società segrete che hanno obiettivi assai limitati, effimeri e di circostanza, per occuparci invece di quelle che si dedicano a fini superiori, trascendenti gli obiettivi parziali e circoscritti. Tali società fanno parte d’una categoria superiore, quella delle società dette filosofiche o iniziatiche.
Tutti ci chiediamo se oltre alle società segrete di cui si conosce l’esistenza (come per esempio la Massoneria) non esista tutto un complesso di gerarchie, di sovrapposizioni, di legami che possano portare a delle confusioni difficili da chiarire”.

Serge Hutin(1929-1997)
Governi Occulti e Società Segrete
pagg. 18-19
Edizioni Mediterranee

 

“(…) il potere del denaro è ora sotto l’influenza o tra le mani delle forze e degli esseri del mondo vitale. È per via di questa influenza che non si vede mai il denaro confluire, in somme considerevoli, verso la causa della verità. Sempre viene fuorviato, perché è sotto gli artigli delle forze avverse ed è uno dei loro principali mezzi per mantenere il loro dominio sulla terra. Il controllo delle forze ostili sul potere del denaro è potentemente, totalmente e accuratamente organizzato, ed è un’impresa difficilissima tentare di ottenere una qualsiasi somma da questa organizzazione così compatta. Ogni volta che si cerca di togliere un po’ di denaro ai suoi attuali guardiani, bisogna ingaggiare una feroce battaglia”.

Mère
Conversazione del 10 marzo 1929