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734. Il Leader etico di Gaetano Mollo

Martedì 17 Gennaio 2017 00:00 Rosario Castello
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Non possiamo che consigliare la lettura di questo splendido libro del professor Gaetano Mollo, Il Leader etico, Morlacchi Editore, perché condividiamo quanto ha in esso comunicato e comunica con tutto il suo lavoro, rivolto a generare, attraverso un’ampia e luminosa “visione”, consapevolezza ed evoluzione. Offre quei pensieri-concetti in grado di “accendere” chi è “pronto”, ma mancante dell’inserimento effettivo in una “rete concettuale” dalla quale cominciare il proprio viaggio di compartecipazione-cooperazione nella cosiddetta civiltà in cui si vive. Offre strumenti collaudati di miglioramento, di crescita, di rinnovamento non solo per i singoli individui, che fanno una scelta, ma per l’intera società, bisognosa di un processo formativo, bisognosa di tanti leader etici, per risorgere realmente democraticamente per un modo più giusto, più felice, più illuminato.

Consigliamo il libro ai giovani, a chi lavora e a chi è disoccupato, a chi è precario ed arrabbiato, agli educatori, ai politici di oggi (giovani e meno giovani) che non hanno ben chiaro il senso della loro missione e di quella che dovrebbe essere la loro responsabilità, a tutta la classe dirigente perché ne venga ispirata, agli anziani perché trasmettano ai nipoti alcuni principi cardine fondamentali.

In Divina Amicizia

il Centro Paradesha

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Il Leader etico

(Per non alterare il corretto senso della lettura del libro riportiamo solo alcuni cenni dell’egregio lavoro del professore)

“Pensate ai vostri nipoti e a quelli che non sono ancora nati,
 i cui visi sono ancora nascosti nel ventre della terra”
Costituzione degli Irochesi

Le urgenze ambientali ed economiche della nostra epoca globalizzata – definita, anche, senza profezie e promesse – ma soprattutto le esigenze sociali, richiedono nuovi modelli di vita e ci sollecitano a cambiare le nostre limitate visioni del mondo, modificando certi inadeguati stili di comportamento. Il senso della comune appartenenza all’umanità deve poter ispirare le nuove politiche della cooperazione mondiale, basate sulle coordinate della condivisione e della corresponsabilità.
Tante persone impegnate nell’ambito sociale, molteplici movimenti culturali e spirituali, sensibili ai segni dei tempi, varie comunità di persone responsabili stanno acquisendo la consapevolezza della necessità di un cambio di vita, per uno stile comportamentale ben diverso da quello individualistico e consumistico, predominante in questi ultimi tempi.
È necessario manifestare l’esigenza e indicare la necessità di una nuova classe dirigente, professionalmente preparata ma soprattutto umanamente attenta e socialmente partecipe. Da tutto ciò la necessità di pensare a una nuova figura sociale, capace di assumersi compiti direttivi e di coordinamento: quella del leader etico.
C’è bisogno di delineare e prospettare un nuovo modello di leader, che sia di guida, riferimento rinnovamento socio-culturale, per un diverso stile di vita etico-sociale, all’interno di una leadership democraticamente ispirata ed eticamente credibile. (…).

(…) Non crediamo si tratti di un sogno utopistico. La consapevolezza della degenerazione morale e della degradazione ambientale, cui si è giunti, ne sono i sintomi di un’indispensabile rinascita etica. Si tratta di una presa di coscienza e di un impegno rigenerativo. La possibile confluenza culturale della funzione di questo scritto – oltre che a rappresentare un momento di autoriflessione personale – è nella proposta di corsi di formazione etico-politica, rivolti prevalentemente a giovani motivati, dove integrare prassie teorie, sperimentazioni creative e riflessioni critiche, dinamiche interpersonali e gestione di situazioni sociali e ambientali, limiti personali e passioni ideali.

(…) C’è bisogno di tanti leader etici, disseminati in tutte le diverse istituzioni ed enti, pubblici e privati, in grado di fare rete fra loro e di cambiare le regole della vita sociale, rinnovando ciò che si sta perdendo: la fiducia fra Stato e cittadino e la speranza in un mondo migliore.
La via è quella del rispetto per ogni persona, la sicurezza di un mondo del lavoro, dove ci sia il riconoscimento di funzioni e di meriti – nel cercare di offrire a tutti opportunità di realizzazione e collaborazione – , la speranza in un mondo della vita, dove le relazioni umane e le organizzazioni siano ispirate dal principio della solidarietà e dal criterio di giustizia.
Onestà, lealtà e responsabilità ne dovrebbero scaturire come benefici e salutari effetti rincuoranti per l’animo umano, rigenerativi di autentica umanità. (…)

(…) Il leader etico deve tener sempre presente che ogni parte è sempre parte del tutto e che se una parte prende troppo il sopravvento o crea eccessivo squilibrio, accentuando la disuguaglianza o con evidente ingiustizia, il tutto perde la sua armonia, scadendo nella separazione e generando rivendicazioni e conflittualità. Da tali inique situazioni può generarsi un clima di sfiducia reciproca e di risentimento sociale.
Conseguentemente, possono costituirsi tre deleterie forme di degenerazione sociale: l’individualismo, l’indifferenza e l’incomunicabilità.
Un leader etico deve saper contrastare queste tre degenerazioni, per ricostituire il senso della fiducia reciproca e ridare credibilità alle Istituzioni, attraverso la rigenerazione del senso etico-sociale. Da qui la nuova morale utilitaria. (…).

Gaetano Mollo

 

L’autore è professore ordinario di “Pedagogia generale” e “Pedagogia sociale” presso il Dipartimento di Filosofia, Scienze sociali, Umane e della Formazione dell’Università di Perugia. È stato presidente del corso di laurea in “Filosofia” e del Corso di laurea magistrale in “Etica delle relazioni umane” dal 2004 al 2008. Ha coperto anche, per affidamento, le cattedre di “Metodologia e Didattica” e di “Didattica generale”, dal 1984 al 2002. È stato, inoltre, docente di “Pedagogia generale” nella Scuola di specializzazione per l’insegnamento nella scuola (S.S.I.S.) sino al 2009, di cui è stato anche responsabile per le discipline trasversali. Attualmente insegna nei corsi del Tirocinio Formativo Attivo (TFA). È professore ordinario di “Pedagogia generale” e “Pedagogia sociale” presso  il Dipartimento di Filosofia, Scienze sociali, Umane e della Formazione dell’Università di Perugia. E altro ancora.


Libri consigliati del professore:
collana La Rete, Morlacchi Editore

Il Leader etico
La conquista della coscienza
Linee di Pedagogia generale (nuova edizione)
L’arte dell’insegnamento
La civiltà della cooperazione