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889. Vibrazione, Pensiero e Parola

Venerdì 23 Novembre 2018 00:00 Rosario Castello
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L’Universo manifesto (la manifestazione universale, prakrti) deriva da una Vibrazione originaria, la primordiale OM. Ogni cosa deriva da quella vibrazione: il corpo, la mente, la stessa coscienza dell’uomo. Dal Silenzio assoluto (del Brahman) con la primeva vibrazione è scaturita la Creazione. Per effetto della originaria vibrazione sono scaturite infinite altre vibrazioni, dando vita ad una reazione a catena: un movimento che creava altro movimento.

La realtà è formata da vibrazioni, dice oggi la scienza. Un tempo lo diceva la tradizione esoterica-spirituale. La materia, quindi, è vibrazione.
Abbiamo detto che la manifestazione deriva dalla prima vibrazione OM, cioè dallo squilibrio primordiale che ha determinato progressivamente gli stati della materia. Lo squilibrio o rottura primordiale ha caratterizzato tre espressioni, i guna-qualità: rajas-dinamismo, tamas-inerzia, sattva-equilibrio. Gli eventi provocati dai guna-qualità hanno generato i cinque elementi (pancabhuta) sia nel piano sottile (suksmabhuta) sia in quello grossolano (mahabhuta), i costituenti di tutta la realtà: etere-akasa, aria-vayu, fuoco-tejas, acqua-jala, e terra-prthivi.
I cinque elementi, dall’etere alla terra, hanno un ordine crescente di densità e il più denso degli elementi, rispetto al precedente, lo contiene, così la terra li contiene tutti e cinque. L’etere-akasa, quindi, è presente per tutti gli elementi.
È in etere-akasa che la vibrazione primordiale OM continua ad esistere permettendo all’universo di “essere”. È l’etere-akasa che permette all’aria di trasmettere i suoni (vibrazioni).

È così che è venuto in essere il piano sottile del pensiero, la realtà subatomica, i regni minerale, vegetale, animale e umano.
È il tipo di intensità della vibrazione che crea le forme, dei mondi visibili e dei mondi invisibili. La consistenza di una forma, derivata da una vibrazione, deriva dal tono e dal ritmo della vibrazione stessa. Ogni essere umano è come sintonizzato ad una specifica vibrazione, espressione di questa ma potenzialmente è in grado di “percepire” la vibrazione primordiale OM.
I cinque elementi (pancabhuta) che costituiscono l’universo manifestano vibrazioni specifiche mediante le loro corrispondenze in natura (caverne, vulcani, sottosuolo, fiamme, lampi, pioggia, temporali, mare, fiumi, ruscelli, vento e vuoto-spazio).
Si potrebbe dire che esistano vibrazioni sottili e vibrazioni grossolane, ma entrambe destinate alla inevitabile “cessazione”, per la legge della mutabilità che vige in questo mondo: le forme appaiono e spariscono (muoiono).
Le vibrazioni grossolane hanno una velocità limitata; le vibrazioni sottili si trasmettono istantaneamente anche da un mondo all’altro.
La parola è una vibrazione grossolana, possiede densità, pesantezza e velocità limitata; il pensiero è una vibrazione sottile e possiede un raggio d’azione infinito. Tutte le vibrazioni che viaggiano nello spazio possono influenzare qualsiasi cosa: anche eventi lontani.
Sono un esempio le varie comunità monastiche (di qualsiasi credo) che pregando o meditando in modo continuativo (producono, per il pensiero sottostante presente, vibrazioni positive) apportano un certo equilibrio generale al mondo (anche se non avvertito dai più), mentre gli stati incoerenti diffusi dalla maggior parte delle persone (che producono vibrazioni caotiche negative) manifestano disastri (guerre, terrorismo, terremoti, maremoti, cicloni, incendi, ecc.).
Una mente calma produce vibrazioni di equilibrio e armonia; una mente inquieta, agitata produce vibrazioni di squilibrio e disarmonia. Il mondo così è immerso in queste due immani correnti vibrazionali che ne determinano gli eventi, nella più totale inconsapevolezza dei più.
La coerenza tra pensiero, parola ed azione rilascia una corrente vibrazionale armonica; l’incoerenza genera squilibrio e disarmonia. I pensieri-vibrazioni si diffondono come le onde-radio e possono essere percepiti, consciamente o inconsciamente, a seconda della posizione coscienziale degli individui. Sono le vibrazioni affini che fanno attrarre le persone le une verso le altre (pensieri e sentimenti simili): così si formano coppie, amicizie, rapporti d’affari, gruppi di varia natura, organizzazioni, ecc..
Tutta la Creazione è un gioco di vibrazioni, di stati di quiete e di stati di moto (tutti, in realtà, stati coscienziali) dove prima è apparsa la forma e poi la vita. È con l’apparizione della forma che la materia subisce la sua fase evolutiva caratterizzando l’universo.
L’uomo è l’espressione apice della vita: egli può catturare energia dall’esterno e incamerarla in complessi processi chimici e riutilizzarla.
Esiste il popolo delle particelle primordiali che si aggrega (atomi, molecole, ecc.) così come esiste il popolo degli esseri umani: dietro ad essi giova la Coscienza.
L’uomo è un essere spirituale divino perché non è ciò che sembra, non è il corpo né la mente. La scienza con tutti i passi avanti (fisica quantistica, ecc.) che ha fatto non riesce ancora a cogliere e considerare il punto di vista metafisico.
Pur essendo l’uomo un essere spirituale divino si comporta, per offuscamento o sonno della coscienza, come un “distruttore”, un agente del caos che favorisce lo squilibrio cosmico. Per questo l’umanità è in grande difficoltà.
Tutto questo è possibile perché in lui risiede il “potere creatore” anche se usato erroneamente: le vibrazioni prodotte dai pensieri, dalle parole e dalle azioni sono in grado di influire sottilmente e grossolanamente sul mondo, nel bene e nel male, nell’ordine e nel disordine.
In questo momento bisognerebbe vivere con i piedi della bilancia in equilibrio.
Il sonno della coscienza non permette all’uomo ordinario (non risvegliato spiritualmente) di avere una visione completa della realtà (di vedere l’“intero”) perché gli fa vedere soltanto la “parte” (un particolare) limitandolo ad una visione parziale che inganna.
L’uomo risvegliato con la mente quieta può percepire la realtà come è, l’uomo ordinario, inquieto, sopraffatto dalle vibrazioni disordinate, caotiche, percepisce solo il movimento che crea illusione e da una visione parziale della realtà.

La Creazione è stata il risultato di una originaria Vibrazione che ha scosso la quiete.
È in akasa (etere) che la vibrazione primordiale OM continua ad esistere permettendo all’universo di “essere”. È l’etere-akasa che permette all’aria di trasmettere i suoni.

Sulla consapevolezza di queste antiche conoscenze, riscoperte oggi dalla scienza, si basano molte delle pratiche esoteriche-spirituali quali i mantra, i bija-mantra, i bhajan, l’uso di certi strumenti musicali, ecc..
Un mantra si può recitare in tre modalità diverse: ad alta voce, sussurrata e mentale. L’OM (pronunciato AUM) è il suono primordiale da cui derivano tutti gli altri suoni (vibrazioni). Le tre lettere con le quali si pronuncia correttamente sono la A, che indica lo stato di veglia (jagrat); la U, che indica lo stato di sogno (svapna); la lettera M, che indica lo stato di sonno profondo senza sogni (susupti). Il Silenzio che segue è lo stato di “ekatman” (l’atman unico), il raggiungimento del , della pura coscienza.
La scienza sperimentale di oggi ha potuto confermare gli effetti positivi dell’OM sulla fisiologia umana: potenziamento della concentrazione, calma mentale, serenità, crollo dello stress, mente chiarificata (e molto altro).
Il cervello e il sistema nervoso vegetativo sono i grandi beneficiari delle vibrazioni della OM recitata, anche solo in una delle tre modalità.
La sperimentazione è stata fatta anche con l’ausilio della Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) per meglio esplorare gli effetti a livello cerebrale (rilevazione anche degli effetti riguardanti il flusso sanguigno correlato con l’attività neuronale).
Si è verificato che la semplice recitazione del mantra OM, per almeno 30 minuti, apporta un significativo aumento delle onde Theta, accertata espressione di stati di meditazione profonda.
È particolarmente interessante riscontrare che, quanto preso in considerazione nell’antichità, nei Veda e nelle Upanisad, nell’oggi la moderna fisica (quantistica e teorie delle stringhe) non disdegna le conoscenze delle antiche tradizioni sapienziali (dell’India e dell’Oriente, come dell’Egitto e della Grecia), anche se espresse con un linguaggio diverso.
Insomma, tutta la Creazione non è altro che una sinfonia di vibrazioni: vibrazione, suono, movimento e vita.
Il suono viaggia attraverso l’aria ed è pressando questa che oscilla, così da poterlo misurare come frequenza in Hertz (differenza di tempo tra le oscillazioni, uno al secondo). L’uomo riesce a sentire una gamma acustica tra 20 Hz e 20 KHz (suoni di frequenze). Al di sotto dei 20 Hz ci sono gli infrasuoni; al di sopra dei 20 KHz ci sono gli ultrasuoni.
L’orecchio umano è modellato per sintonizzarsi solo a tale gamma acustica. I suoni nello spazio la NASA ha potuto registrarli mediante apparecchi altamente sensibili (Osservatori a raggi X Chandra). La scienza ormai studia quelli che chiama i “mormorii spazio-temporali”, mediante dei rilevatori che decodificano le onde di energia in suono (interferometro LIGO; interferometro VIRGO; rilevatore di onde gravitazionali Geo600).
Il suono è un’onda come la luce e il calore ma a differenza di questi ha bisogno di un mezzo per viaggiare (molecole, particelle).

Il corpo umano dimostra di essere un sistema vibrante e risonante e per questo, sin dall’antichità, si sono utilizzati strumenti come le campane di cristallo, tibetane, diapason: una vera terapia del suono.
Certi studi e ricerche lasciano sperare sulla possibilità di guarire attraverso suoni, campi magnetici e luce, una riprogrammazione delle cellule attraverso il suono; l’effetto delle vibrazioni sonore sulle cellule staminali umane adulte (CNR di Bologna).

L’utilizzo dei suoni e della voce (parola) per scopi di guarigione è molto antico.

La musica è vibrazione e non si possono disconoscere le parole di Pitagora che sosteneva che la musica (vibrazione armonica) non è un passatempo ma un modo di connettere l’anima di ciascuno alla propria natura divina.