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1029. Dall’ordinario all’oltre: per un interesse superiore

Martedì 29 Dicembre 2020 00:00 Rosario Castello
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A chi interessa la natura della Realtà?
Quanti intuiscono la Realtà dell’universo multidimensionale? E quanti che l’uomo stesso ha una natura multidimensionale?
I più vari “ricercatori della verità” si avvicinano a tali possibilità intuitive, ma occorre altro. Occorre intraprendere consapevolmente un percorso (yoga, tantra, taoismo, meditazione, vedanta, esoterismo, alchimia, ecc.): rari sono i casi spontanei di coloro che raggiungono direttamente le realizzazioni riguardanti la supercoscienza (la realizzazione del ).
Un soggetto più predisposto è colui che ha già la mente aperta, un sistema nervoso libero da schemi e da strutture preordinate. Altrimenti pratiche come il pranayama purificano e liberano il sistema nervoso da quanto ostacola il raggiungimento di stati di coscienza non ordinari. In tali soggetti predisposti o in quelli che hanno forgiato il sistema nervoso predisponendolo, è presente molto attiva una ricerca trascendentale verso l’unione con l’intera creazione mediante l’esplorazione dei più profondi stati di coscienza possibili.
Chi si adopera per tale possibilità, guardando il mondo, si rende conto di quanto assuma ancora più importanza la propria ricerca per un necessario passo evolutivo dell’umanità, dal punto di vista delle complesse dinamiche sociali, antropologiche e spirituali.
Un tale percorso presuppone implicazioni fisiologiche, culturali, filosofiche e metafisiche.
Chi comincia ad assaggiare stati di coscienza non ordinari (per davvero) si rende conto dell’immenso potenziale a disposizione, delle incredibili possibilità e non riuscirà mai a distaccarsi dalla ricerca, non vi rinuncerà mai.
Si è scoperto scientificamente ormai come gli stati non ordinari di coscienza abbiano a che fare con la serotonina (chiamata l’ormone del buon umore che sostiene molte funzionalità ed è il precursore della melatonina), un neurotrasmettitore che se ne lascia influenzare ampiamente. Uno stato di coscienza non ordinario (non amiamo chiamarli stati alterati di coscienza, come vengono chiamati comunemente), raggiunto mediante uno stato di concentrazione e/o di meditazione sostenuto, influisce sui siti recettori della serotonina che sono sparsi in tutto l’organismo, specie nel cervello e nell’intestino (tra cervello e intestino esiste un legame strettissimo). La serotonina viene sintetizzata dal sistema nervoso centrale e da alcune cellule del sistema gastro-intestinale. Della serotonina rilasciata nel cervello una parte entra nel flusso informativo neuronale e il resto si degrada o viene riassorbito-immagazzinato nel terminale pre-sinaptico.
Non da meno è l’intervento del ruolo della ghiandola pineale, fonte di melatonina, negli stati di coscienza non ordinari, vere esperienze spirituali per le visioni o le intuizioni-conoscenze offerte. La ghiandola pineale sembra comportarsi come un punto d’incontro tra il mondo metafisico dello spirito e la dimensione materica del corpo biologico: un universo di possibilità.

E allora, come sostenevano gli antichi Saggi dei Veda, l’Uomo può riprendersi il Divino che ha in ? Sembrerebbe proprio di sì.