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929. Il potere “dopa” i cervelli legalmente

Mercoledì 12 Giugno 2019 00:00 Rosario Castello
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Cos’è il cervello umano? Cos’è la mente? Cos’è la coscienza?
La scienza non fornisce ancora risposte chiare, esaurienti, definitive ma si preoccupa molto di sviluppare “rimedi” chimici e “dispositivi” tecnologici per influire profondamente sul cervello, sulla mente, sulla coscienza. Perché?

È in atto un fenomeno sempre più preoccupante che nessuno sottolinea a dovere, e quanti dovrebbero interessarsene fanno finta di non vedere o sottovalutano, certamente per motivi nascosti.

Si è diffuso l’uso di “sostanze” legali (nootropici conosciuti come “smart drugs”, ovvero farmaci intelligenti) per aumentare l’intelligenza, come se ciò fosse possibile, come se fosse una questione di chimica indotta. Nessuna pillola può far diventare più intelligente o più capace un individuo che non si impegna per una sincera aspirazione a migliorare. Una miriade di “sostanze-farmaci” per potenziare la concentrazione, migliorare la memoria, azzerare la fatica per poter condurre uno stile di vita scellerato, a ritmi sempre più intensi. Nessuno si pone il problema delle conseguenze poiché sono tutte “sostanze” legali, dimenticando che sono diffusissime anche le “sostanze” illegali (le droghe, leggere e pesanti).
Sono “sostanze” reperibili facilmente, alcune online a prezzi accessibili e altre in farmacia, parafarmacia o erboristeria. Un grande uso improprio di sostanze che riguardano la cura del disturbo da deficit dell’attenzione, della narcolessia, dell’iperattività, dell’ansia e addirittura dell’Alzheimer o il Parkinson. Somministrate a persone sane si ottiene un effetto di potenziamento delle facoltà cognitive più o meno lungo. Ad usarle sono una vasta gamma di individui delle più diverse categorie: bambini, studenti, professori, medici, politici, imprenditori, dirigenti, impiegati, operai, controllori di volo, piloti (aerei, treni, navi, metro, camion, pullman), ecc..
Tutte queste “sostanze” agiscono sui neurotrasmettitori, quelle sostanze che trasportano le informazioni da un neurone all’altro.

Qualcuno” ha voluto, appositamente, diffondere la cultura del potenziamento cognitivo mediante la chimica indotta (e non quella da risposta naturale-funzionale) anziché incrementare lo sviluppo dell’intelletto attraverso dei mirati processi culturali in grado di elevare naturalmente i livelli e i gradi della coscienza degli individui, per sane risposte comportamentali e comunicazionali. Il Sistema Mente-Corpo umano produce naturalmente, se sapientemente utilizzato, processi psico-chimici-energetici in grado di aumentare le normali capacità prestazionali.

Cosa si vuole ottenere davvero?
Rendere il cervello flessibile o controllabile?
In queste faccende l’etica è sempre la grande assente.
Il potere si serve degli studiosi delle neuroscienze per condurre esperimenti sociali all’insaputa degli sperimentati.
Le neuroscienze hanno individuato molecole capaci di agire sulla memoria per diminuire l’impatto di ricordi traumatici, processi chimici alla base dell’innamoramento, molecole in grado di migliorare la vita di persone molto timide e introverse. Le molecole individuate sono in grado anche di trasformare un individuo equilibrato in uno squilibrato (ne sa qualcosa il famoso Tavistock Institute di triste memoria). Il risultato è quello di un comportamento forzato di molti individui sani nei confronti dell’uso di antidepressivi per tenere alto il tono dell’umore, oppure sostanze per la memoria, per il potenziamento sessuale, per la resistenza alla fatica, ecc.. Si tratta di un falso credo indotto che fa pensare che delle pillole possano dare la soluzione a molte carenze o addirittura dare la felicità.
Parallelamente alla cultura del potenziamento cognitivo, mediante la chimica, viaggia l’idea del potenziamento mediante dei dispositivi tecnologici che producono stimolazione tanscranica elettrica o magnetica e per questo si parla di neuroenhancement. Si sta diffondendo la tecnologia che offre una “realtà aumentata”. Tutti vogliono diventare dei superumani: migliorare l’attenzione, la memoria, il ragionamento, la concettualizzazione ma, soprattutto, prestazioni motorie superiori da esibire, da mettere in vetrina per il piacere dell’apparire, dimenticando l’essere.

È sicuro che l’incontro tra le neuroscienze e le fisico-ingegneristiche sia a totale beneficio dell’essere umano? Noi abbiamo molti dubbi in proposito.
Crediamo sia un vero problema il fatto che gli enti pubblici che si occupano di scienza siano gestiti da persone nominate dai partiti politici. Questi hanno sempre dimostrato di tenere più all’interesse di servire organizzazioni come le multinazionali che il bene dei cittadini. Basta guardare onestamente come stanno le cose all’interno della Sanità Pubblica italiana, con l’aumento preoccupante dei cittadini che rinunciano alle cure per problemi economici. Queste multinazionali che i politici servono per bene fungono da macchine da guerra del potere occulto sovranazionale (cioè del Vertice della piramide mondiale del potere occulto).

Etichettando molte diavolerie con la dicitura ”non invasive” si aprono infinite strade al consenso generale così da sperimentare liberamente sui principali meccanismi cerebrali.
I campi elettromagnetici indotti producono nel cervello dei cambiamenti nell’eccitabilità corticale fino a stimolare una riorganizzazione della rete funzionale responsabile di una specifica funzione cognitiva.
La stimolazione magnetica (TMS transcranial magnetic stimulation) e quella elettrica (TES transcranial electric stimulation) sono al centro di molti studi e ricerche per verificare i livelli di plasticità cerebrale (che può anche significare possibilità di manipolazione) che si traducono in modificazioni nel funzionamento del cervello.
Esistono anche strumenti come la “risonanza magnetica funzionale” (per immagini) che è in grado di analizzare il cervello mentre prova una emozione e certamente è molto interessante. Ma con strumenti come questi tutto dipende dalle intenzioni ispirate dal dopo analisi e dalle eventuali elaborazioni che si trasformano spesso in segreti protocolli.

Il Transumanesimo già con le sue proposte (l’avanzamento culturale e fattivo dell’”Homo Cyborg”) sta incidendo profondamente sulla cultura dominante. In molti già fanno uso di questi dispositivi indossabili e, alcuni, anche quelli impiantabili, per aumentare le prestazioni stimolando la corteccia prefrontale. Non solo ma alcuni si attivano anche tramite una App per smartphone e tablet. Il Mercato, per indurre più persone possibili ad usarli, li ha lanciati nel mondo del gioco online. Esistono dispositivi che modificano le onde cerebrali che va a significare anche una modifica di natura chimica (quindi si può dire di natura psico-chimico-energetica). Qualcuno pensa già a libri a “realtà aumentata” con dispositivi tecnologici (componenti elettronici quali sorgenti di luce, speakers, un proiettore video o uno schermo, connessione con un libro interattivo, effetti elettronici).

Volendo giustificare il desiderio di aumentare le proprie capacità ciò che non va però è la mancanza totale dell’impegno personale: emerge solo un porsi passivamente, la voglia di ottenere ma senza faticare.

I soli telefonini, specie gli smartphone, in pochi anni hanno provocato seri guasti nella persona umana, che i più rifiutano di riconoscere: guasti educazionali, dell’apprendimento, dell’attenzione, della memoria, ecc.., e i molti incidenti, per strada e sul lavoro, dovrebbero attenzionare sul serio il problema. Disturbi infiniti dovuti alla perenne connessione tecnologia che rende molti compulsivi (bambini, ragazzi, giovani, adulti e vecchi ormai): un guasto evidente nelle più normali risposte comportamentali e comunicazionali. Una situazione molto preoccupante di cui molti non hanno interesse a direzionarvi il faro pubblico della consapevolezza. Si può notare-percepire, ormai, in molte persone, di qualsiasi categoria, una costante agitazione di fondo (che rivela un digrignare di denti, tic nervosi di ogni tipo, un parlare concitato, un tono della voce incontrollato, visibili spasmi muscolari in alcune parti del corpo, occhi vitrei o con palpebre battenti, visibile disattenzione, evidente incapacità nel comprendere l’ascolto, continuo guardare lo schermo del tablet o dello smartphone, ecc.) che fa comprendere i diffusissimi gesti folli che scoppiano ogni giorno ovunque all’improvviso, che le cronache riportano puntualmente ma senza che nessuno si ponga il problema delle cause.

Un individuo ignorante culturalmente e coscienzialmente, senza voglia di faticare per un personale auto-miglioramento, che si autoreferenza, quindi mentitore, può essere trasformato in una persona intelligente mediante una pillola o un dispositivo tecnologico? Cosa viene potenziato in questi casi, invece, per davvero? E tanti soggetti così trasformati e lanciati in tutta la società, già piena di seri problemi, cosa può venire a determinare?

Possiamo solo sperare che qualcuno si ravveda in tutto questo folle sperimentare socialmente sulla pelle dei cittadini: ignari, questi, di essere al centro di una mostruosa manipolazione per essere trasformati (degenerati) antropologicamente. Si sta rischiando non di trasformare degli uomini normali o cretini in superumani ma di disumanizzare l’intera popolazione umana.
Lentamente stiamo assistendo allo svuotamento della persona umana, trasformata in un “guscio vuoto” che si mostra, che si atteggia, che si mette in vetrina e comincia a non richiede altro che questo poter mostrarsi. L’uomo derubato della propria umanità perché scomoda al potere: un uomo privato della propria capacità critica il quale non comprende che in certe circostanze dovrebbe reagire, pretendere i propri diritti, compresi la libertà e la dignità. Cosa si vede per le strade, in ogni dove? Uomini che hanno perso la concezione di e che non reagiscono più per le cose giuste, importanti che riguardano la vita vera, l’esistenza, ma reagiscono ferocemente per il divieto alla Cannabis, per la partita di calcio non trasmessa o per un goal ritenuto fallace, sfociando in drammatici atti di violenza inaudita. Quest’inesorabile disumanizzazione (anche animalizzazione) è un lento processo che logora tutti, annienta già i più fragili, automizza i sempre connessi.

Perché non fare qualcosa prima che la luce venga completamente spenta?

 

Alcune Letture consigliate
Cervello senza limiti, Johann Rossi Mason, Codice Edizioni
Il futuro della mente, Michio Kaku, Codice Edizioni
Splendori e miserie del cervello, Semir Zeki, Codice Edizioni
Una nuova mente, Domenico Parisi, Codice Edizioni
Connettoma, Sebastian Seung, Codice Edizioni
Declino, Andrea Capussela, Luiss Up Editore
I segreti della mente, Vittorino Andreoli, BUR
L’educazione (im)possibile, Vittorino Andreoli, Rizzoli
L’uomo di superficie, Vittorino Andreoli, BUR
Essere e destino, Vittorino Andreoli, Marsilio Editori
Il rumore delle parole, Vittorino Andreoli, Rizzoli