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966. Leggere è importante perché è a rischio il libero pensiero

Venerdì 31 Gennaio 2020 00:00 Rosario Castello
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La lettura, in quest’epoca di decerebralizzazione in atto, di diffusione della cultura demenziale, è un’ottima cura preventiva. Leggere è un importante esercizio per la capacità di concentrazione, per l’apprendimento, per le capacità cognitive. Se poi si leggono libri dai contenuti di buona qualità è molto meglio: leggere fa acquisire informazioni utili. La lettura coinvolge tutte le funzioni della mente: la mente empirica, l’intelletto per lo sviluppo delle capacità intuitive, la mente subconscia che viene stimolata e la funzione della mente che incarna il “senso dell’io”. La lettura è un metodo eccezionale per il risveglio e lo sviluppo della coscienza. Leggere è bello, la lettura stimola le emozioni e apre alle intuizioni che possono decidere un destino. La lettura di buoni libri aiuta a trovare la felicità, a trovare appagamento nella vita, a costruire un destino consono alla propria natura profonda.
Tutti i tipi di letture fanno bene all’equilibrio interiore dell’individuo: filosofiche, religiose, psicologiche, morali, etiche, spirituali, scientifiche, tecniche, culturali, artistiche, sociali, politiche, storiche, ecc..

Sono utili sia i libri cartacei, vecchia maniera, sia i libri digitali nei vari formati (Pdf, Epub, Mobi, ecc.). sono utili i quotidiani, i settimanali, le riviste mensili, le monografie, persino i fumetti di qualità.

L’uomo-massa, attualmente, è confuso, stordito ed è ipnotizzato solo dall’informativa breve, quella che non richiede troppo impegno (cerebrale e di tempo), e così ha smesso o ridotto la lettura vera, preferendo le notizie lampo sui social e affini, che consegnano “opinioni” pronte, senza richiedere lo sforzo di elaborarne di proprie: basta prenderle, accettarle e convincersene e poi magari accanirsi contro le opinioni che propagandano l’opposto. Tutto più semplice, più demenziale è meglio, senza fatica.
Tutto questo, nel giro di pochi anni, ha prodotto dei guasti cognitivi, culturali e sociali notevoli: molti ragazzi hanno difficoltà a organizzare il proprio pensiero, esteriorizzarlo in un discorso, esprimersi a parole (così usano spesso l’aggressività e la violenza come forme di linguaggio), leggono malissimo e soprattutto non comprendono il contenuto di ciò che leggono, scrivono con il linguaggio deformato degli sms, e molto altro ancora.

Leggere poco, o sempre di meno, per i legami che esistono tra linguaggio e pensiero, significa pensare ancor meno. La crisi esistenziale ha messo in crisi l’individuo che non legge, non pensa di suo e non acquista libri. La crisi dell’individuo che non legge ha messo in crisi le librerie e l’editoria ma soprattutto ha messo in crisi la cultura che significa degradazione e decadimento della società che si ammala ogni giorno di più.
Chi dovrebbe non comprende o resta arroccato sul proprio egoismo, sui propri guadagni di sopravvivenza. Eppure il mondo della cultura rappresenta tutto quello che abbiamo perché abbraccia la vita dell’individuo, la sua crescita e il suo corretto sviluppo: bambino, ragazzo, giovane, adulto, anziano e vecchio, tutti hanno bisogno di cultura, di informazioni, di conoscenza, di strumenti idonei per formulare il libero pensiero e comunicare con stessi, con gli altri, con il mondo.
Il mondo della cultura significa scrittori, libri, librerie, editoria, biblioteche, giornalisti e tutte le realtà che della cultura e dei libri hanno bisogno. Perché non investire in tutto questo senza egoismo, senza brama di profitto a senso unico?
Il mondo del lavoro è in crisi? Perché non pensare al mondo della cultura, i suoi vari ambiti, vecchi e nuovi possibili, per creare un’infinità di posti lavoro che offrono dignità morale ed economica alle persone? Perché continuare ad umiliare un numero elevato di giovani laureati ad accettare lavori umili, dopo aver studiato e sognato tanto, come quelli dei riders? Non perché ci sia nulla di male in chi li fa ma se si tratta di giovani che hanno conseguito una laurea e dei master questi lavori non vanno bene perché la frustrazione della sopravvivenza, del salario sottopagato (magari in nero), il peso psicologico del futuro rubatogli, dei chilometri costretti a fare di corsa con tutti i rischi sulle strade, abbruttiscono, alienano questi ragazzi, che come conseguenza perdono quel dono prezioso della capacità di pensare liberamente, in modo unico e creativo. Perché non inventare una nuova forma di “commesso colto”, al posto degli attuali spesso indisponibili e indisponenti, considerato e ben pagato, nelle librerie, in modo da avere un rapporto diverso con i clienti-lettori? Perché non eliminare il pensiero conflittuale che si è venuto a creare, che divide i lettori, tra il cartaceo e il digitale? È solo una questione culturale, di intelligenza e di apertura mentale. Che ognuno possa scegliere il libro che più gli aggrada secondo le proprie personali predisposizioni, che ci sia mercato per tutti, senza bisogno di farsi la guerra. Che il mondo della cultura non abbia solo l’editoria che privilegia le “fiere” e i “saloni” della lettura: si apra a tutte le infinite possibilità che il supporto della tecnologia ci ha messo davanti e prenda in considerazione le “Biblioteche” e le “Librerie” come luoghi da vivere, per tute le età (luoghi di incontro, di confronto e di socializzazione) in cui sviluppare più civili e più elevate forme di risposte comportamentali e comunicazionali. Si favoriscano i luoghi dello sviluppo del libero pensiero con spazi intelligenti e non dispersivi. È proprio il caso di dire che se si vuole con la cultura si può mangiare anche molto bene. I grandi rivenditori on line non devono mettere paura e non vanno considerati dei nemici ma considerati “parti” e “funzioni” del mondo della cultura e si deve trovare il modo di far legiferare in modo appropriato chi di dovere perché tutti vengano tutelati, perché ognuno esprima il giusto equilibrio tra i diritti e i propri doveri (tutti paghino, nel mondo dei libri, le giuste tasse, tutti usufruiscano di fondi pubblici regolati da leggi ad hoc come si fa già con il cinema, ovviamente con criteri oggettivi di merito e di trasparenza). Aiutare i piccoli editori a piazzarsi, senza problemi e avversità, nella grande costellazione della cultura dove i grandi già brillano. Realizzare ciò significherebbe aiutare tutti, grandi e piccoli, a vivere in armonia e migliorare la società.
È assurdo permettere che tante librerie siano state costrette a chiudere (2332 negli ultimi cinque anni). Bisogna utilizzare l’intelligenza, la creatività, l’altruismo anziché l’egoismo, evitando ogni furbesca vecchia tendenza protezionistica orientata alla conservazione e all’assistenzialismo.
Gli editori non devono scoraggiarsi, devono investire e offrire lavoro ai giovani i quali più facilmente possono avere idee creative e uno spirito d’iniziativa che guardi oltre l’orizzonte visibile. L’editore deve pensare di offrire edizioni economiche e maneggevoli senza fissarsi con gli “sconti” ma pensare e proporre “prezzi ridotti” per i bambini, per i giovani, per gli studenti, per gli anziani-pensionati.
Le librerie possono trasformarsi in “centri promozionali” degli editori che offrono dei “programmi” mirati. Si possono creare delle “scuole di lettura” coinvolgendo librerie, associazioni, teatri (compresi gli attori), gli istituti scolastici ma anche gli scrittori e i critici letterari, senza escludere eventuali “programmi radiotelevisivi”. Promuovere la lettura nelle scuole può far comprendere come questa favorisca la crescita personale dell’individuo, specie dall’adolescenza in poi (aiuta a vincere la timidezza, aiuta ad avere fiducia in sé stessi, a individuare le proprie risorse creative, ecc.). Bisogna aiutare a capire, chi non legge, perché non lo fa. È diffondendo la passione per la parola, per il linguaggio, per la comunicazione orale, con programmi-propaganda a largo spettro, che si può ampliare il numero dei lettori. Cominciando col far comprendere ai giovani la fortuna che hanno oggi nell’avere la possibilità di poter leggere liberamente di tutto, rispetto agli uomini del passato. Aiutarli a capire che fare selfie, sms, mail e sbirciare tutto il giorno i social non rende unici, non fa distinguere chi lo fa da tutti gli altri, tutti illusi di essere unici, mentre tutto quello che si può acquisire dalle letture che si fanno offre la possibilità di non omologarsi, di differenziarsi dalla massa, e non diventare un “uomo-massa” per le statistiche e per gli esperimenti sociali. Sfogliare un libro è un’esperienza, conoscenze che possono diventare tuo vissuto, far parte di te, di ciò che sei e che puoi condividere e trasmettere ad altri. Per un ragazzo, per un giovane entrare in una libreria può essere una esperienza fatale avvincente che può determinare il suo destino: tra i banchi di libri, tutti lì a portata di mano, che può sfogliare immediatamente, a differenza di uno store on line (utile per momenti diversi) può trasformarsi in una profonda esperienza evolutiva.
Ecco perché non devono morire le librerie, esse devono poter continuare a vendere libri, noi speriamo tanti libri che accendono la passione della lettura nelle nuove generazioni. I libri sono le fiaccole della cultura e le librerie sono i suoi empori esperienziali della ricerca dove bisogna entrare e viverne la magia.

Chi è responsabile della cultura dominante degradata e decaduta che ha permesso che si leggesse sempre di meno tra le varie fasce di età e di categorie di persone?
Noi pensiamo che i responsabili siano la politica, le istituzioni, i governi che si sono avvicendati, gli imprenditori e gli editori egoisti, i vari media che invece di servire i cittadini-contribuenti servono i politici amici per riceverne favori, privilegi, fondi furbastri.
La situazione generale che ha coinvolto tutte le categorie richiede, per trovare soluzioni sostenibili, meno egoismo, altruismo, senso della solidarietà, intelligenza, buon senso e volontà vera di risolvere per il bene supremo di tutti.
Che futuro può aspettarsi il potere se lascia nell’ignoranza e nella degradazione in atto il popolo sovrano? Occorrono politiche e programmi sociali mirati. Si dessero da fare, con grande altruismo, gli editori invece di piangere per ricevere ulteriori aiuti passivi di Stato e additare un nemico da incolpare lontano da sé stessi. Le difficoltà ci sono state, ci sono ancora ma quello degli editori è un compito importante, è una missione che può scrivere le buone pagine di storia di un paese.
La lettura e i suoi effetti sugli individui che leggono sono un’esperienza unica per l’essere umano: la lettura fa acquisire nuove conoscenze e nuove competenze; aiuta a riflettere, ad analizzare e saper fare una sintesi; fa bene alla salute perché rilassa, rende tranquilli e riduce lo stress; leggere aiuta, a chi lo fa abitualmente, ad esprimersi al meglio, in modo naturale, sia nello scritto che oralmente; migliora la memoria ed è un fatto accertato scientificamente; apre un occhio sull’orizzonte degli eventi del mondo, aiutando ad anticipare i cambiamenti; chi legge molto è aiutato a prendere più facilmente delle decisioni e a saper raggiungere i propri obiettivi; e molto altro ancora.
I libri non esistono per provocare l’“effetto gregge” ma per dare ad ogni individuo la possibilità di manifestare la propria unicità. Non esistono per insidiare e manipolare le coscienze ma per renderle libere.
Le furberie, escogitate dai “cattivi editori” al fine di ingannare i pochi lettori che circolano e acquistano libri, fanno male ai libri, alle librerie, all’editoria, alla cultura, all’intera società. Le furberie, gli espedienti non possono essere giustificati dal fatto che l’editore ha bisogno di arrangiarsi come può e per questo legittimato ad escogitare “trovate” ingannevoli per il lettore. Se l’editoria è in crisi, come piangono gli editori, è lecito che un editore si metta ad ingannare proprio i pochi lettori-acquirenti di libri rimasti? Non risulta, così, un ulteriore danno alla categoria?
Per i libri, per le librerie, per la cultura non può essere solo una “questione commerciale”: un libro non deve aver bisogno di ingannare-attrarre il lettore mediante, ad esempio, una “fascetta” che esibisce l’informazione di premi inesistenti, di frasi sibilline, di citazioni famose inventate e quant’altro.

Mondo della cultura e mondo del lavoro attivati sinergicamente possono avviare una nuova rivoluzione culturale positiva per una nuova società umana più libera, più illuminata, più felice.

I governi salvano le banche e lasciano chiudere le librerie: questa non è Civiltà.

 

Alcuni Autori consigliati
Maurizio Viroli, Altiero Spinelli, Stefano Rodotà, Gianpaolo Pansa, Norberto Bobbio, Emanuele Severino, Tomaso Montanari, Felice Cimatti, Gitta Sereny, Primo Levi, Cormac McCarthy, George Orwell, Giorgio Bassani, Ignazio Silone, George Sand, Allan Poe, Emile Zola, Charles Dickens, Jules Verne, Friedrich Nietzsche, Michel de Montaigne, Baruch Spinoza, Henri Bergson, Francois-Marie Arouet detto Voltaire, Giordano Bruno, Mark Twain, Elémire Zolla, ecc..

Autori che aiutano nel leggerli
Epicuro, Pitagora, Eraclito, Socrate, Platone, Aristotele, Plotino, Raphael, Vivekananda, Shankara, Ramana Maharshi, Nisargadatta Maharaj, Sant’Agostino, Erasmo da Rotterdam, Niccolò Cusano, Pico della Mirandola, Nicolò Macchiavelli, Jakob Bohm, Giovanni Calvino, Jean-Jacques Rousseau, ecc..

Letture consigliate
I neuroni della lettura, Stanislas Dehaene, Raffaello Cortina Edizioni
Manuale di lettura espressiva, Francesco Schipani, La Rondine Edizioni
Prima l’Italiano. Come scrivere bene, parlare meglio e non fare brutte figure, Vera Gheno, Newton Compton Editori
Educazione alla lettura e continuità educativa, E. Catarsi (curatore), Junior Editore
Leggere è un’avventura, Massimo Birattari, Feltrinelli Kids
Grammatica della fantasia, Gianni Rodari, Einaudi
Il libro degli errori, Gianni Rodari, Einaudi
La lettura come benessere, Barbara Rossi, La Meridiana
Fascette oneste. Se gli editori potessero dire la verità, Marco Cassini, Italo Svevo
Sapiens. Breve storia dell’umanità, Yuval Noah Harari, Bompiani 2014
Homo Deus. Breve storia del futuro, Yuval Noah Harari, Bompiani 2018
21 lezioni per il XXI secolo, Yuval Noah Harari, Bompiani 2018
La Costituzione spiegata ai ragazzi … e agli adulti, F. Garingella e A. Danza, Dike Giuridica
La Costituzione in classe, E. Saladino e A. Drezza, Editore Scuola & Azienda
Elogio della Costituzione, Giovanni Maria Flik, Paoline Editoriale Libri
Il dovere dei diritti, Paolo Mirabella, Effatà
Siamo nati tutti liberi, di Paoline Editoriale libri
Storia dei diritti umani, Marcello Flores, il Mulino
Antropologia e diritti umani nel mondo contemporaneo, a cura di V. Maher, Rosemberg & Sellier
Diritti umani e inclusione, a cura di Nota, Mascia e Pievani, il Mulino
La struttura originaria, Emanuele Severino, Adelphi
Dispute sulla verità e la morte, Emanuele Severino, Rizzoli
Oltrepassare, Emanuele Severino, Adelphi
Dalla parte del torto, Tomaso Montanari, Chiarelettere
Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia, Jean-Louis Ska, EDB
Oltre l’illusione dell’io. Sintesi di un processo realizzativo, Raphael, Asram Vidya Edizioni
Plotino, Giuseppe Faggin, Asram Vidya Edizioni
Iniziazione alla filosofia di Platone, Raphael, Asram Vidya Edizioni
Orfismo e tradizione iniziatica, Raphael, Asram Vidya Edizioni
Essenza e scopo dello Yoga, Raphael, Asram Vidya Edizioni
Il Vedanta e l’inconscio. Alla ricerca del sé, Arnaud Desjardins, Astrolabio Ubaldini
Che cos’è la tradizione, Elémire Zolla, Feltrinelli

Blog consigliato
fascettanera.blogspot.com
Fascetta nera di Alberto Forni

Scuola del Libro consigliata
www.scuoladellibro.it

Contributi alla lettura
Radio3 – Fahrenheit – Caccia al libro
Caccia al libro cerco – Caccia al libro offro
Conduttori: Loredana Lipperini; Felice Cimatti; Carlo D’Amicis; Tommaso Giartoso, Graziano Graziani.

Il Cacciatore di libri
Con Alessandra Tedesco
www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/cacciatore-libri?refresh_ce=1

Il Libraio
www.illibraio.it/

 

Fondazione Aida
Iniziative per la promozione della lettura
www.fondazioneaida.it/sub/13/progetti-/206/iniziative-per-la-promozione-della-lettura.html

 

Giornale della libreria
Promozione della lettura: la rassegna delle migliori iniziative attivate nel mondo
www.giornaledellalibreria.it/news-editori-promozione-della-lettura-la-rassegna-delle-migliori-iniziative-attivate-nel-mondo-687.html