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1075. La natura dell’Anima

Lunedì 01 Novembre 2021 00:00 Rosario Castello
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Non c’è bisogno di praticare particolari discipline: se si cerca di capire tutto ciò che accade nella vita di ogni giorno, si può comprendere anche la natura dell’Anima.

L’individuo si identifica con il corpo per ignoranza: “ignora di ignorare”. Così egli finisce per vivere credendo che tutto quello che può essere si trova nel corpo fisico, nella mente e nell’energia vitale (base della quale sono i liquidi linfatici in stretto rapporto proporzionale con i liquidi della terra). Quanto condensato in ciò che chiamiamo ego-corpo-personaggio karmico (“piccolo io”) è un riflesso dell’Anima. È questo piccolo io che si è ridotto a credere in un universo esteriore mutevole avvinghiato da un ciclo di vita-morte e si è immerso in essi.
È come se l’Anima avesse dimenticato la sua natura non duale (advaitasvarupa) e vivesse di ignoranza.
Errore di molti all’inizio del sentiero è credere, pensare che l’anima sia l’oggetto dell’intelletto. Non è così: l’Anima è sorgente e origina l’intelletto.

L’uomo deve essere in grado, per risvegliarsi, di riconoscere l’unicità e la divinità della propria vita.