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1088. Ricerca del mondo dei misteri e vera Iniziazione

Giovedì 31 Marzo 2022 00:00 Rosario Castello
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Quale dovrebbe essere lo scopo di intraprendere un sentiero di ricerca della verità, della conoscenza, un sentiero esoterico-iniziatico?
È quello di risvegliare la coscienza del ricercatore, portarlo alla illuminazione, alla realizzazione e alla liberazione finale: premesso che si fa “iniziando” corredato delle giuste “qualificazioni”. Un iniziando-discepolo si deve aprire all’esistenza del mondo superiore e lavorare per fare dei suoi veicoli (corpo fisico grossolano, corpo sottile e corpo mentale-causale) la dimora per la Divinità.

Non è leggendo dei libri iniziatici che diventerete degli Iniziati. L’Iniziazione è un lavoro ininterrotto di organizzazione, di purificazione, di padronanza. Ecco perché ciò che accade attualmente, questo interesse che si nota sempre di più per le opere di occultismo, in realtà non è il bisogno di una vera spiritualità, ma il desiderio di immergersi in un mondo sconosciuto, misterioso, vietato. D’altronde, si vedono i risultati: quei libri non rendono le persone più sagge, più equilibrate, più pure; al contrario, liberano in loro delle forze oscure, confondendo le loro idee e facendole vittime delle entità inferiori che cercano solo di nuocere agli esseri umani…

La maggioranza degli esseri umani non conosce la ragione della loro vita sulla terra, si chiedono anche che cosa ci stiano a fare e, in attesa di ripartire, si accontentano di mangiare, di bere, di dormire, di divertirsi, di litigare… Ma per il discepolo della Scienza iniziatica, tutto è chiaro: sa che deve riparare gli errori commessi durante le sue vite precedenti. In seguito, cerca di comprendere perché si trova in quel paese, in quella famiglia, perché possiede certe facoltà oppure certe lacune e che cosa ci si aspetta da lui. Infine, si sforza di sviluppare  tutti i germogli delle qualità e delle virtù che il Creatore ha deposto in lui sin dall’eternità. Ecco perché una Scuola iniziatica è così indispensabile: non esiste nulla al di sopra della luce che fornisce al discepolo sul senso della sua vita terrestre.

Nel passato, chi voleva essere ammesso in una Scuola simile, era sottoposto a determinati esami che dovevano rivelare le sue qualità mentali e psichiche. Lo si rinchiudeva, per esempio, in una stanza dopo avergli messo davanti una figura geometrica (cerchio, quadrato, triangolo…) e lo doveva interpretare. Lo si lasciava là con un poco di acqua e di cibo e, dopo qualche giorno, gli si chiedeva di esporre il risultato delle sue meditazioni. A seconda della maniera in cui riusciva ad interpretare la figura, lo si accettava o meno nella Scuola. Adesso, le Scuole iniziatiche sono aperte a tutti, che da un lato è una cosa buona poiché ognuno al proprio livello può, se è sincero, trovare almeno una verità che gli permetterà di progredire. Ma coloro che, spinti dalla vanità, dalla cupidigia, dalla sensualità, dalla voglia di potere, cercano tutt’altro che il loro perfezionamento, corrono psichicamente i più grandi pericoli.

E’ meglio un materialista convinto, che rifiuta la realtà del mondo invisibile, che un sedicente spiritualista che si avventura in un mondo che conosce male e che vuole sfruttare per interesse o anche solo per vanità, per attirare l’attenzione su di se, perché infrange le leggi del mondo spirituale e, un giorno o l’altro, dovrà rispondere dei propri errori. Il sapere che gli Iniziati hanno accumulato durante i secoli, non era destinato all’uso che ne fanno molte, troppe persone che vi si interessano: dei curiosi, degli storditi, dei malati, degli scrocconi… Chi pretende essere spiritualista non deve aspettarsi altro dalla Scienza iniziatica che la trasformazione della propria vita interiore, il proprio perfezionamento. Ogni elemento estraneo a questa preoccupazione non è la vera spiritualità.