gototopgototop

226. Prodigiosa Vita del Maestro Morya

Mercoledì 02 Maggio 2012 00:00 Rosario Castello
Stampa

“ Bisogna non solo riconoscere che il vuoto non esiste,
ma che la vita è presente ovunque.
Comprendere che la vita è intessuta di rapporti
e si dà vicendevole sostegno
significa realizzare l’onnipresenza dell’energia psichica.
Anche nei fenomeni più modesti,
anche nei micro-organismi più incompleti si può scorgere
una saturazione prodigiosa della vita.
Miriadi di correnti, di raggi, di qualità chimiche
attraversano le moltitudini delle creature,
e l’energia psichica non solo non le rallenta, ma le trasmette oltre.
Allorché si parla di aria purissima,
e persino del Prana più elevato,
cionondimeno si presuppone una saturazione,
in cui agisce una molteplicità di tensioni.
È bene rappresentarsi questa onnipresenza,
perché aiuta a comprendere i Mondi superiori.
In verità tutto è vita e ogni cosa esprime una medesima energia.
Quest’assunto iniziale fa intendere inoltre
che tutto ciò che esiste è trasmutabile.
La morte diviene una semplice trasposizione,
e la vita assurge a una cooperazione inevitabile.
L’approccio stesso al Mondo del Fuoco sta nell’applicare qualità conformi.
È penoso vedere come l’uomo si limita
e come cerca di distorcere l’universo.
Forse la sovraproduzione, la competizione, la deformazione del senso della vita
finiranno per insaccare l’umanità in un vicolo cieco,
dove sarà costretta a fermarsi a riflettere.
Infatti, quando si accantonano le limitatezze
balena il riconoscimento dei Mondi superiori.
Chiamando alla Sfera del Fuoco
si giunge a fare paragoni con i micro-organismi,
così stimolando a riflettere su quella vita ininterrotta che satura ogni cosa.
In realtà, è più facile pensare con il cuore,
oltre qualunque micro-organismo.
È una soluzione da far conoscere “.

dal Volume II “Mondo del Fuoco”, verso 140, dei testi Agni Yoga