gototopgototop

279. Cenni sulla Retta Azione mancata

Giovedì 27 Settembre 2012 00:00 Rosario Castello
Stampa

Il compito dell’uomo sulla terra dovrebbe essere quello di riportare se stesso, a quel Mondo delle Origini (in senso metafisico e metastorico) illuminando ogni azione e rendendo ogni realizzazione non più ordinaria ma “spirituale”. Necessita un “modo di essere” proteso verso azioni che incarnano il dovere-giustizia (il Dharma universale che comprende quello individuale). Le azioni (karmadharma) che possono aiutare il mondo a risolvere i vari disordini in cui vessa sono quelle che potranno, nell’individuo, condurlo alla liberazione (Moksa). In senso metafisico il Dharma esprime l’Armonia quale espressione dell’Unità dell’Essere.
Dovrebbe, l’uomo, innalzarsi dalla mediocrità in cui è precipitato e invece persevera nelle azioni da uomo decaduto, in un mondo decaduto. Ogni uomo ha il dovere di elevare il proprio livello di coscienza accedendo a livelli di conoscenza superiori.
L’uomo può accedere alla fonte di tutta la conoscenza e di tutti i poteri e dovrebbe sentire a cuore l’interesse del benessere di tutto l’universo.
L’uomo dovrebbe risvegliarsi e divenire un essere luminoso che riceve e trasmette conoscenza ed energia risvegliante quale benefica influenza spirituale verso cose, persone, situazioni ed eventi.
A monte della sofferenza vi sono i Guna: è il grande squilibrio dei Guna la causa dell’insensatezza in cui vessa il mondo con la sua crisi mondiale. I Guna Rajas e Tamas emanano da Sattva (in successione) e si riassorbono in Sattva.
Il Guna Sattva sostiene il mondo ma gli uomini non sostengono il Sattwa che sostiene il mondo. Se gli uomini non ristabiliscono Sattva il mondo è in serio pericolo: il livello di Sattwa è continuamente esaurito per il vivere anti-tradizionale dell’umanità. Sattva è rapportato al piano causale (prajna).
È l’azione anti-tradizionale ispirata da una potente influenza “non umana” che spinge gli uomini a vivere in modo da non sostenere il Guna Sattva che sostiene il mondo.
Il decadimento “spirituale” è la causa dell’attuale crisi mondiale che non è una semplice crisi economica ma una crisi esistenziale ovvero una “crisi spirituale”.
La giusta azione (“azione tradizionale”) è prodotta dal perfetto equilibrio dell’attività ritmica e armonica del Sattva nella Buddhi (intelletto superiore; una delle quattro facoltà dell’Organo interno Antahkarana –, l’intuizione discriminativa; la parte più sottile e pura dell’Organo interno deputato a captare un riflesso della luce dell’Atman). Nello Yoga è Buddhiyoga o Jnanayoga.
È stato avviato un vero processo distruttivo nascosto nelle varie operazioni mondiali della politica, dell’economia, della finanza, del mercato del lavoro. Dietro tutte queste operazioni mondiali di “necessità” c’è un colossale Piano-Azioni contro l’umanità (un Sovvertimento mondiale).
Il processo distruttivo è stato avviato da molti decenni, dando invisibilità alla vera volontà in causa e facendo in modo che si autoalimentasse “dal basso”.
È in atto, mascherato, un inarrestabile “Sovvertimento mondiale” le cui azioni occulte, del potere che sta alla regia, sono attuate in tutti gli ambiti della società umana, provocando un “rovesciamento” di tutti i valori, di tutti i riferimenti: si tratta di una vera e propria “iniziazione rovesciata” di massa. Si tenta di condurre una moltitudine di esseri verso stati di coscienza infernali.
Il decadimento spirituale in atto sembra facilitare l’irrompere di azioni infere nella società in crisi.
Le città sono state fatte diventare i templi profani dove vengono svolti i quotidiani riti collettivi, i sacrifici, le processioni e dove i guru (dell’oscurità) moderni attuano i loro incantamenti. Gli uomini sono letteralmente intrappolati senza possibilità di uscirne. Gli individui, ogni giorno, vengono costretti a vivere in un’orgia dissacrante dell’esistenza.
Tutti escono dalle proprie giornate stanchi, confusi, disorientati, offesi: resi impotenti su quelle che dovrebbero essere le normali reazioni per le libertà e i diritti sottratti.
Anche chi pratica o tenta di praticare una via spirituale non può fare a meno di provare un senso di smarrimento, uno sconforto nel rendersi conto dei livelli di tossicità dell’ego umano che operano nel mondo. In un mondo così ridotto e che è quello che circonda il Sadhaka, lo sforzo continuo di “trasformazione” personale necessario, è quadruplo.
L’umanità sta attraversando un incredibile pericolo storico e sono in pochi a rendersene conto, mentre quelli al potere sono impegnati a nasconderlo. In questo clima mondiale intossicato gli individui sembrano impazzire ogni giorno sempre di più: basta vedere da cosa sono occupate le cronache quotidiane.
Tutti gli ambiti umani sono messi alla prova e quelli di ordine spirituale non sono da meno: infatti il confronto necessario lungo la Sadhana fa emergere le difficoltà a sostenere la dura guerra interiore che ogni sincero Sadhaka è chiamato a esperire.
I discepoli spirituali di oggi si trovano a dover combattere con “qualcosa” che nei tempi passati non incideva ancora, come oggi, sui risultati del “lavoro spirituale”.
Pur essendo sempre le stesse, le problematiche che un candidato all’iniziazione deve affrontare, nell’oggi c’è “qualcosa” di più: una invisibile diabolica azione invasiva nelle coscienze umane che ancora “ignorano di ignorare”.
Si aggira tra le strade del mondo una azione invisibile virulenta che induce gli individui a continue risposte comportamentali e comunicazionali di natura illogiche. Gli individui rispondono alle sollecitazioni dell’ambiente senza riflettere, senza pensare: guardandoli si ha l’impressione che non pensino ma che siano pensati (da “qualcosa” che programma il subconscio). I modelli umani di riferimento ispirati ai valori universali, vengono messi in cattiva luce in quanto convenzionali, senza vera importanza per le comunità umane. In nome di un progresso necessario vengono imposti squilibrati stili di vita: non è la libera scelta a guidare ma la necessità economica, gli orari di lavoro, il condizionamento delle tendenze e soprattutto il PIL (che qualcuno ha imposto per scopi precisi di manipolazione).
Quest’azione invisibile ha avuto e continua ad avere un peso (un’influenza) enorme nell’evoluzione della civiltà umana mondiale (che ha assunto gravi espressioni di “involuzione”).
La vita di relazione ha assunto espressioni umilianti perché hanno prevalso più i vizi (accettati universalmente con pieno consenso) che le virtù (che ormai strappano sorrisi di sufficienza).
L’umanità non è mai riuscita realmente, a fare un salto evolutivo qualitativo definitivo nei riguardi dei valori morali e spirituali, al fine di poterli affermare una volta per tutte in qualunque futuro possibile. Le risposte evolutive sembrano giocare ad un “avanti e indietro” che non migliorano mai nulla, regredendo quanto di buono raggiunto.
Dalla decadenza della Lemuria in poi, i principi eterni ed immutabili non hanno mai raggiunto l’apice in una determinata epoca, al punto tale da poterla ricordare quale faro nella notte buia in cui l’umanità è caduta.
Lo spirito dei tempi, quindi, non dovrebbe fuorviare il sincero Sadhaka né rattristarlo per l’incoscienza in cui vessa l’umanità che non sa “accorgersi” dei pericoli che incombono lungo la linea di grave irresponsabilità, di chi detiene il potere. Continuare a dare consenso, per governare, a chi non è in grado di comprendere le cose dello spirito di Dio, certamente è cosa molto grave ma chi pratica una via spirituale non dovrebbe vivere tutto ciò con angoscia. Con un linguaggio suggerito dalla saggezza, ciascuno al proprio livello di risveglio, dovrebbe trasmettere, raccontare, consegnare quanto dello Spirito può guidare i folli nel mondo fuori dall’inganno universale.
Nel mondo, oggi, il livello dell’inganno è altissimo perché il Grande Impostore ha adepti ovunque, dove è difficile poterli smascherare.
La maggior parte degli enti planetari guardano a terra (materialismo) rifiutandosi di rivolgere lo sguardo al cielo (spiritualità). Chi cerca o ha intenzione di richiamarsi a dei princìpi per una guida e un orientamento? La maggior parte dell’umanità non si rende conto di stare correndo verso l’oscurità. Si tratta di un’epoca violenta, senza Sattva, con emissione di pensieri violenti, parole violente, scelte violente, azioni violente all’insegna di una ferocia, anche istituzionale (le scelte legislative), inaccettabile e ingiustificata. Governati e governanti s’incontrano in una pari violenza rivelatrice che dovrebbe invitare ad un brutale risveglio, un salto di coscienza.
La ricerca spirituale deve ridiventare il fondamento della società: una scala salda che va dall’etica alla morale, dal sociale allo spirituale. La spiritualità non dovrebbe mai scadere in una pratica di coscienza di massa che attecchisce per moda, volgarizzando i comportamenti e deformando i sacri riferimenti. Tutto oggi si muove, e i più sensibili possono avvertirlo, come una luciferina operazione di sottile contro-iniziazione di massa mediante l’influsso infernale, veicolato tramite i media (trasmissioni televisive, giornali, libri, cinema, internet, sistema educativo dominante, ecc.), per far percepire il mondo attraverso un convincimento imposto per mezzo di un incantamento.
L’incantamento opera negli enti planetari una trasformazione verso il basso, un livello di esistenza vuoto e cinico dove conta solo l’evasione possibile, al posto della “liberazione” dell’Alto.
La società, trasformata in società sessuofoba, ha reso nell’immaginario collettivo ogni tipo di pratica sessuale possibile al fine di un soddisfacimento che si rivela sempre incompleto, frustrante, umiliante, condizionante e contrapposto sempre a qualcosa che invita alla lotta (soprattutto di un nemico inesistente).
Il rifiuto del sacro è così diffuso che si è trasformato anche in un rifiuto della ricerca di ogni verità. L’umanità è arrivata ad un punto pericoloso di smarrimento mediante una comoda rassegnazione dove l’ignoranza è divenuta devozione inconscia al male.
L’umanità, con lo Yoga, dovrebbe scoprire lo spirituale che nel Bene vede il fondamento unico e indivisibile del tutto esistente. Colui che con lo Yoga scopre la radice del Bene si accorge che, divenuto Bene stesso, in lui non può germogliare né attecchire il male. Il male non è un opposto ma la degenerazione di una parte dell’ente umano che si è scissa dall’Intelligibile credendo di costituirsi quale realtà esclusiva ed autonoma.
Crescono tra gli anestetizzati umani filosofie distruttive che vorrebbero far interpretare il mondo in una sempre più umiliante materialità. Sono segni della crisi profonda del mondo.
Soffiano, in modo sinistro, venti di forze oscure che, penetrando nelle menti, ostacolano qualunque forma di richiamo alla Tradizione perenne. Stimolano solo verso rapporti con un mistero che si rivela sempre ingannevole e imprigionante.
I mezzi di comunicazione di massa sono stati utilizzati per deformare l’autentico concetto di libertà individuale perché viene sempre promosso, sotto diverse forme, scisso dalla responsabilità. Il modello della società, con l’arma della cultura dominante, forma individui egoisti e narcisisti, perfetti devoti dell’oscuro male, anche se non è, questo male, una realtà assoluta ma solo un “degrado”, un “accidente” aristotelico.

Il saggio sa leggere, nelle pagine dei nostri giorni, chiaramente gli antichi riferimenti al Kali Yuga, l’Età delle Tenebre ma sono in pochi ad ascoltarlo veramente.

Nei Visnu Purana si parla incredibilmente dei nostri giorni (di seguito nostri liberi cenni): “… i responsabili (i governanti) deruberanno e spoglieranno i loro sudditi per mezzo di pretesti fiscali … di giorno in giorno la moralità e la legge decresceranno fino a trasformare la vita nel mondo in un caos dove trionferà l’empietà tra gli uomini … l’inganno sarà lo strumento per il successo … il mondo sarà totalmente pervertito … dominerà la venerazione per i beni materiali … solo l’apparenza (l’abito) sarà quella che rappresenterà il sacro (la qualità spirituale del sacerdote) … verranno a mancare quelle particolari norme che legano un discepolo al maestro spirituale perché non avranno più forza … il denaro farà essere padrone degli uomini che cercheranno disonestamente la ricchezza e saranno in molti … il materialismo aumenterà la paura della morte … le donne umilieranno i loro corpi offrendoli in modo dissacrante e diventeranno egoiste, menzognere, unite ai corrotti e ai dissoluti …”.

Il mondo, l’umanità sono sotto il potente influsso di una Contro-iniziazione di massa. Le organizzazioni preposte sono attorno all’uomo comune.
Bisogna aiutare l’uomo ad affinare la capacità di discriminare attraverso il necessario lavoro spirituale sull’Antahkarana (l’Organo interno).
Gli ambienti spirituali dovrebbero insistere sullo sviluppo di una coerente pratica di “trasformazione” e promuovere, in ogni circostanza possibile, il superamento di quell’arroganza che contraddistingue questo moderno e sciocco uomo economico.

 

Questo articolo è “capitolo” del libro in formato ebook scaricabile gratuitamente:
Tradere – Per le immortali Vie dello Yoga Vol. Terzo
Edizioni Digitali Centro Paradesha

Dello stesso autore:
Yoga – piccola Guida per Conoscerlo
Edizioni Youcanprint
Disponibile su 29 Store online e 29 Ebook Sore online (Amazon, LaFeltrinelli, ibs, bol, hoepli, Rizzoli, ilgiardinodeilibri, Macrolibrarsi, etc.).