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308. L’inganno dell’Armageddon

Sabato 01 Dicembre 2012 00:00 Rosario Castello
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Che cos’è l’Armageddon?
Bisogna capire, prima di ogni cosa, che cos’è il Male.
Il Male è assenza di vero Amore. Significa che il Male è presente dove è assente l’Amore, là dove gli esseri rifiutano la presenza di Dio.
Il Male è separazione da Dio; è l’orgoglio di credere di poter fare a meno di Dio. Il Male è la perdita dell’Umanità Primordiale. Nella perdita dell’Unità con Dio emergono tutte le forme di possibilità del Male.
Il Male è rappresentato da tutti coloro che hanno accettato la “caduta” spirituale; da coloro che hanno voluto sentirsi separati dal Regno di Dio, cioè separati da Dio e hanno seguito il pensiero della Grande Ribellione, del Separatore, dell’Ostacolatore, che altro non è che il Grande Ingannatore.
Un “pensiero” di separazione è stato instillato subdolamente nel cuore degli esseri per farli sentire nemici gli uni contro gli altri.
Quel “pensiero” è ancora presente e più che mai potente. Quel “pensiero” vile ha scatenato, alle Origini, la Grande Guerra Spirituale tra la Luce e le Tenebre e oggi, il suo influsso sull’umanità obliata, è più che mai forte. L’umanità non è mai in pace: in essa continuano violente innumerevoli guerre, visibili e invisibili.
La Guerra spirituale tra la Luce e le Tenebre continua a giocarsi tra gli enti planetari di questa attuale umanità.
Quell’antico “pensiero” di separazione continua a confondere ancora anche gli enti migliori facendo credere loro che la soluzione migliore, per elevare il mondo da queste tenebre, è quella di un attacco esemplare, mediante una grande guerra, contro i cattivi.
Ma chi sono e dove sono i cattivi?
Gli enti migliori sono vinti dall’illusione; i peggiori, i manovratori del potere, visibile e occulto, hanno la meglio scatenando ovunque, nel pianeta, guerre con le armi, guerre con l’economia, guerre con la finanza, guerre con la manipolazione mentale tramite le tante forme di paura diffuse scientificamente.
La critica situazione mondiale fa sperare i più, per effetto del sinistro influsso manipolatorio, in un nuovo ordine mondiale che metta fine alle sofferenze umane. L’inganno è servito ancora una volta astutamente.
Lo “spirito di contraffazione” riesce sempre nelle sue astuzie. Il potere spirituale, grazie allo “spirito di contraffazione”, è stato ridotto da molto tempo nel mondo.
Il grande immaginario collettivo è stato preparato a dovere, per tantissimo tempo, per riuscire a produrre colossali opere creative a danno dell’ente planetario, cioè dell’Uomo incarnato in un ego-corpo-personaggio karmico.
I molti, a causa dell’immaginario collettivo, vedono-prevedono una fine del mondo con disastri naturali o con la conseguenza di grandi battaglie insostenibili.
L’immaginario collettivo fa chiamare tale possibile evento la grande battaglia di Armageddon.

Armageddon deriva da Har-Magedon (biblico termine ebraico Har Magiddo che significa “la collina di Megiddo”). Megiddo (custode dell’accesso alla piana di Yizreel), in quanto luogo strategico sin dall’antichità, è stata al centro di battaglie cruciali e quindi divenuta simbolo dello scontro finale tra le forze della luce e quelle delle tenebre. Armageddon nel cuore dell’immaginario collettivo rappresenta questo scontro finale.
Come molti altri simboli anche di Armageddon ne è stato fatto un uso strumentale finalizzato alla manipolazione delle coscienze.
Alcuni credono di stare combattendo già la guerra che metterà fine a tutte le guerre.
L’Armageddon vera non è una battaglia terrena ma sovramundana. Le battaglie terrene sono fatte dagli uomini che obbediscono agli influssi delle tenebre che non amano l’Uomo, l’Umanità, il Pianeta e nemmeno Dio. Tutte le sfere del Mondo Sottile sono coinvolte ma l’uomo ordinario, in Terra, non se ne avvede.
La battaglia di Armageddon si deve combattere e vincere qui sulla terra, ma interiormente perché ogni individuo stronchi definitivamente ogni legame con il Male.

La posizione più corretta, nel voler considerare il senso e il significato di Armageddon, è quella di sentire dentro di la responsabilità della chiamata a combattere, ma deve essere un combattimento sul piano spirituale.
Si tratta della battaglia tra il bene e il male che si svolge nel cuore interiore di ogni sincero “ricercatore della verità” risvegliato. La battaglia è tra la luce del vero Sé e le tenebre dell’io-ego frutto di influssi perniciosi dell’oscurità. È una guerra spirituale che ogni vero Sadhaka svolge da sempre nella propria Sadhana cercando di svelare le illusioni che ingannano il mondo.
Chi sceglie la via spirituale viene contrastato da forze ostili (personali e impersonali).
Ogni ente planetario incontra, e vi si scontra, ostacoli interiori (impulsi al male) provenienti dalle incarnazioni passate e dall’incarnazione presente; si scontra anche con ostacoli esteriori provocati dalle energie emanate dai livelli oscuri della coscienza di massa (cieca ignoranza) che tendono a trascinare verso il basso.
Potenti quanto possano sembrare, le forze del potere oscuro non hanno reale consistenza perché l’unica Realtà vera è la Realtà di Dio. Per questo necessita il risveglio spirituale degli enti planetari. È un fatto indiscusso: più oblio più illusoria esistenza; più risveglio meno realtà ingannevoli.
La vera Armageddon si combatte a livello microcosmico; inganna chi spinge a combattere una guerra santa nel macrocosmico.
Nel proprio sentiero interiore bisogna vincere ogni nemico, comprendendo la legge della corrispondenza tra macrocosmo e microcosmo.
Così facendo comincia il vero percorso di iniziazione.