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332. “Non preoccuparti”

Lunedì 04 Febbraio 2013 00:00 Rosario Castello
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Ci rivolgiamo, in tale ambito, soltanto a coloro che sono consapevoli di essere “discepoli dello spirito” ma consci, anche, di non riuscire ad esimersi dalle preoccupazioni quotidiane.
Ci rivolgiamo a tali discepoli a qualunque livello e grado di risveglio spirituale si trovino.

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Non preoccuparti.

Sei un essere spirituale che, per necessità karmica, stai ancora sperimentando una esperienza umana.
Per questo, non prendere troppo sul serio il tuo ego umano (il tuo ego-corpo-personaggio karmico), nemmeno di fronte alle gravi provocazioni degli esseri spirituali negativi (i “ribelli contro-Dio caduti” e “mescolati” tra gli esseri umani).
Vivi sempre più semplicemente senza arrecare torto ad alcuno e dimentica subito i torti a te fatti.

Non preoccuparti.

Se alimenti i ricordi dei torti ricevuti ne sarai ossessionato e ne resterai intrappolato karmicamente.
Non lasciarti ossessionare nemmeno dalle aspettative disattese: fai, offri, dona del bene, sotto qualunque forma, ma non aspettarti mai un ritorno. Così tutto è più semplice. E la sacca del karma resta vuota o più leggera.

Non preoccuparti.

Non alimentare le idee negative del discepolo spirituale del tipo: ad esempio, che sei poco pratico, che sei ancora troppo materialista, che non sei all’altezza di quanto sostieni, affermi e segui perché ti sembra di essere ancora troppo egoista, eccetera, eccetera.
Spesso il discepolo spirituale si crea troppe preoccupazioni.

Non preoccuparti.

Non preoccuparti per quello che potrebbe succederti: ricorda che stai in una realtà transitoria.
Non preoccuparti per il futuro, tuo, dei tuoi cari, della tua situazione economica, del tuo Paese, del mondo: tutto quello che vivi attorno a te è il riflesso del tuo Karma, correlato al Karma di tutti gli altri compreso quello che pesa sul mondo; esso, il Karma è già li ma si rivela gradatamente secondo il modo migliore per tirarti fuori dalla prigione della realtà transitoria.
Ricorda che sei, come tutti gli altri, un essere spirituale in un mondo transitorio che non avrebbe dovuto esistere.

Non preoccuparti.

Non affannarti per il domani.
Non preoccuparti del Male perché la sua diabolica rete c’è già in agguato: non devi preoccupartene né averne paura.
Tu hai già conquistato la consapevolezza del livello del tuo risveglio spirituale conoscendo la Presenza dell’Io Sono: ad essa tieniti saldo.
Il Male attacca in presenza della devozione all’ignoranza, all’egoismo, alla paura: le illusioni alimentate gli danno la possibilità di attaccare.

Non preoccuparti.

Non preoccuparti del Karma, delle tue passate incarnazioni, di chi sei stato, di cosa hai fatto: è già tutto lì che si manifesta sotto i tuoi occhi nella vita di tutti i giorni, e nell’intreccio delle sensazioni, delle emozioni e dei sentimenti che ti pervadono quando ti relazioni, ti rapporti con le cose, con le persone, con i fatti, con le circostanze, allineandoti o squilibrandoti. Le cose che accadono sono possibilità. Ogni giorno il fuoco del tuo cammino spirituale può consumare il Karma.

Non preoccuparti.

L’unica preoccupazione che devi avere è quella di assicurarti che l’intero tuo essere sia, o sta cercando di esserlo, UNO con DIO.
Quando sei UNO con DIO hai tutto: solo la Luce può manifestarsi.

Non preoccuparti.

Se le insidie delle forze del Male vogliono sottrarti a Dio, nulla può se tu non vuoi: chi vuole convincerti del contrario ha intenzione di renderti vulnerabile.
Non preoccuparti neanche di un Karma terribile del passato che sta per precipitare sulla tua testa: non è vero che non puoi far nulla. Lo spirito non ha limiti ma per poter evitare l’inevitabile devi iniziare a fare “qualcosa” proprio adesso, “qui ed ora”.
Comincia col non preoccuparti.

Non preoccuparti.