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334. L’inconsapevolezza e l’azione del male

Lunedì 11 Febbraio 2013 00:00 Rosario Castello
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Il Sadhaka è colui che è giunto alla scelta di separare la luce dalle tenebre cominciando da dentro di se e vigilando nel proprio stile di vita.
L’autocoscienza è l’arma essenziale per riconoscere e sconfiggere il male.
L’inconsapevolezza lascia sempre sentieri aperti attraverso i quali gli agenti del male si insinuano per intrappolare.
Un Sadhaka sincero conosce bene certi momenti della sua vita in cui gli è capitato di lasciarsi trascinare in una situazione estranea a ciò che egli è veramente, estranea ai valori della sua Sadhana. L’inconsapevolezza priva di difese permette all’influsso dell’agente del male di accedere al timone delle scelte del Sadhaka. Solo dopo, il Sadhaka, riprendendo l’autocoscienza si rende conto di aver ancora sperimentato una forma di caduta. Ma questa è la vita del Sadhaka finché non risolve tutto il Sentiero.
Egli impara di volta in volta.
L’agente del male riesce, con astuzia, a far identificare gli uomini intrappolati, con il Non- perché solo così si diventa preda del male.
La maggior parte degli enti planetari, vittime dell’oblio, possono essere controllati, manipolati perché vivono identificati nel Non-sé.
Coloro che si sono riconosciuti stabilmente nel Sé Superiore, con la consapevolezza divina, è impossibile che possano essere controllati e manipolati.
Il Male è incarnato, sulla Terra, negli esseri spirituali caduti delle Origini (chiamati anche angeli ribelli) che hanno corrotto gli uomini e formato la “Mescolanza”.
La potente elite che domina il mondo in modo occulto è costituita da questi esseri oscuri, gli angeli ribelli, che attraverso il Sovvertimento mondiale agevolano il Piano di un Governo Unico Mondiale (dittatura mondiale).
Dominare l’umanità e il mondo serve loro a sottrarre la Luce, ai Figli di Dio (i portatori di Luce), per rafforzare le Tenebre.
L’elite sta usando, per fini tenebrosi, l’umanità ignara.
Gli uomini devono diventare dei Sadhaka autocoscienti perché le energie, trasferite sugli esseri oscuri dell’elite (che incarna il Male) e sul Non-sé, che li fa essere potenti, possano ritornare agli uomini formando una Forza Unica in grado di reclamare il diritto alla posizione coscienziale divina sulla Terra, per ritornare alla “Sfera dell’Alto”, il Regno Spirituale di provenienza.

C’è stata una “caduta” che deve essere risolta.
Cosa è questa “caduta”?
È la violazione della Legge di Dio che ha provocato la “caduta” di un certo numero di “Esseri Luminosi delle origini”, dalla “Sfera dell’Alto” (il Regno Spirituale di Dio) alla “Sfera del Basso”: la caduta è nella materia, nel tempo, nella dualità e nella morte.
Il Ritorno alla “Sfera dell’Alto” è possibile solo tramite un risveglio e un cammino che ritrovi la Legge violata: il ritrovamento dell’Androgino, l’Unione dei due Principi Divini.