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183. Nascita dello stimolo alla ricerca spirituale di don Mario Mazzoleni

Rosario Castello
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Di seguito, un luminoso passo del Capitolo 2 del libro di don Mario Mazzoleni “Un Sacerdote incontra Sai Baba” – Armenia Editore – .

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Capitolo 2

Una Croce per Spianare la Strada


“Quando la mente è oppressa da un dolore smisurato, le vengono a mancare le capacità e le forze per volgersi alla ricerca della verità: il suo interesse primo è l’eliminazione di quel dolore. Per questo, nel mondo i sinceri ricercatori della verità sono assai pochi; la maggior parte della gente è impegnata nell’urgente bisogno di evasione dalla propria sofferenza, inseguendo gioie effimere. Appagati e ubriacati da queste soddisfazioni di breve durata, gli uomini se ne sono creati la dipendenza, vi si invischiano ed infine non sentono più il bisogno di uscire da quella situazione così precaria, giudicandola ‘naturale’. Con la testa ripiegata sulle cose, non possono vedere Ciò che sta al di là delle cose stesse.
Ma quando il dolore è esistenziale, cioè ti attanaglia da ogni parte non concedendoti più alcuna chance, quando tutti i rimedi che hai cercato fino allora – meri surrogati – sono essi stessi parte e causa di quel dolore, in quanto carichi di delusione e insufficienti a coprire il fabbisogno di felicità dell’anima, allora nasce lo stimolo alla ricerca … “

don Mario Mazzoleni

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Testi, di (Don) Mario Mazzoleni, consigliati:
Un Sacerdote incontra Sai Baba – Armenia Editore 1991
L’Albero dei Desideri – Milesi Editore 1993
L’”intervista” – MacroPost 1998
“Isavasyopanisad” (Il Divino che tutto avvolge) – Milesi Editore 1994

Sacerdote dal 1969 fino al 1992; negli anni 1972-75: Licenza in Scienze Teologiche e Dottorato in Sacra Teologia Morale; dal 1976 al 1979 collaboratore del quotidiano L’Avvenire e di Radio Vaticana.
Approfondito studioso di Filosofia Orientale viaggia in India visitando molti ashram. Studia gli insegnamenti di Babaji Haidakhan, Krishnamurti, Yogananda, Kriyananda, Maharishi Mahesh Yogi e molti altri per sentirsi arrivato al “giusto punto di partenza”: la grandezza spirituale di Sai Baba. Questo riconoscimento della sua coscienza gli costerà, nel 1992, la scomunica per “eresia” dalla Chiesa Cattolica. Il 24 settembre 2001 lascia il corpo mortale alla presenza di Sai Baba.