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Il Potere che uccide i sogni degli uomini

Mercoledì 13 Aprile 2011 00:00 Rosario Castello
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L’Umanità ha seri problemi da affrontare e gli uomini perdono ancora tempo con le sciocchezze e le convinzioni che hanno generato i problemi da risolvere. Vane credenze, deliranti ambizioni, sogni di onnipotenza tengono sotto scacco la mente e il cuore dell’uomo. Tutti i Paesi del mondo vessano in serie difficoltà. Nell’incognita di un futuro possibile i servi dell’elite sfruttano sempre di più i disagi e le sofferenze della popolazione mondiale. Il “sogno del domani” è stato sottratto già a molte generazioni di giovani che provano difficoltà a pensare in termini di nuovi modelli di esistenza oltre quello del rassegnato mondo del precariato. Precariato e flessibilità sono il grande inganno che tiene i giovani prigionieri nel deleterio stato-condizione dei limiti insuperabili. E in questo mondo delle promesse disattese da parte dei politici, di governo e d’opposizione, al servizio dei poteri forti dell’elite, le tragedie umane si consumano giornalmente sotto lo sguardo indifferente dei ricchi e dei potenti. L’elite fa muovere ogni cosa nel mondo con la suggestione del denaro: ogni cosa è possibile solo grazie al valore che il denaro da alle cose. Un uomo è valorizzato solo in base a quanto denaro possiede e a quanto potere riesce ad esercitare. Il denaro, per una minoranza, in molti casi fa ridere e invece per i più, nella maggioranza dei casi, fa piangere. Mercati e Banche decidono in quale direzione deve procedere la vita delle persone. La Banca Centrale Europea, nel dicembre 2010, ha raddoppiato il proprio capitale. Come mai? E in che modo? E come mai i cittadini europei non hanno visto i loro pochi risparmi ed i loro stipendi raddoppiare? Perché tale fatto è passato del tutto, o quasi, inosservato? Tale evento significherà altri debiti, altri vincoli per i popoli europei. Il denaro irreale (pura virtualità) sta immiserendo la civiltà occidentale. Serve una rivoluzione mondiale (interiore): il risveglio alla dimensione reale e la nascita di una cultura della coscienza.