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I “segni” dell’altra realtà

Venerdì 31 Dicembre 2010 00:00 Rosario Castello
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Nel 1928 Nikolai Kostantinovitch Roerich nelle vicinanze dei Monti del Karakorum, presso l’accampamento del distretto di Kukunor (vicino la Catena di Humboldt), vide nel cielo, insieme ai carovanieri, un grande ovale brillante che luccicava come il Sole, al di sopra di una grande aquila nera che volteggiava, che si spostava a gran velocità fino a vederlo dileguarsi. L’osservazione fu fatta col binocolo da campo. Il Lama presente nella spedizione disse a Roerich che si trattava di un segno di Shambhala a lui propizio.

Ai tempi di Roerich non si parlava ancora di UFO.

Il primo rapporto ufficiale su una formazione di veicoli circolari metallici (da cui la locuzione di “dischi volanti”) sopra il cielo di Mount Rainier (Washington – USA) si è avuto, dal pilota Arnold Kenneth, quasi venti anni dopo il fatto di Roerich.