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L’Uguaglianza che non c’è

Domenica 03 Novembre 2013 00:00 Rosario Castello
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La Classe Dirigente attuale, quella che si preoccupa soltanto di sopravvivere al disastro che ha provocato con la propria irresponsabilità, è egoista, manca di lungimiranza, è mediocre, è sprovvista di fervida immaginazione, non sa ascoltare, manca di coraggio, è straniera al buon senso.
Una vera Classe Dirigente dovrebbe essere quella in grado di instaurare giusti e retti rapporti umani con le risorse del Paese: un legame giusto e intenso, di dare e avere, ai fini del bene supremo per tutti.
La parola chiave dell’oggi dovrebbe essere “Uguaglianza”.
La Classe Dirigente dovrebbe essere quella in grado di trasmettere il sogno di uguaglianza, non a parole (disoneste e menzognere) ma con i sentimenti e i fatti. Dovrebbe essere quella capace di muoversi con la consapevolezza che le varie vite si vivono in modo diverso, con talenti e bravura diverse, ma con lo stesso grado di valore.
Questa è la formula per risolvere i problemi del mondo.
Chi l’ha vista una vera Classe Dirigente degna di chiamarsi tale?