Perché seguire la Via del Silenzio?
L’Iniziazione aspetta il pellegrino sulla Via del Silenzio.
Nel Silenzio s’incontra la Voce della Saggezza che apre le porte dei regni Immateriali.
Salga il pellegrino tutti i gradini necessari, dal più basso al più alto, per raggiungere il Silenzio entro la quale i sussurri del Mondo dello Spirito indicano qual è l’ora di varcare la soglia che varcano le “Fiamme della Salvezza”.
Le scuole delle Strade Alte si trovano sugli altopiani della vastità del Silenzio perché in esso emerge la potenza del pensiero che si fa parola nel servizio al Mondo.
il Centro Paradesha
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Chi può giudicare?
Quando si fanno giudizi e pensieri su altri senza aspettare, si cade per lo più in errore. Ci si accorge dopo dell’avventatezza, di aver giudicato frettolosamente.
Se si avessero avuti prima gli elementi venuti dopo, non si sarebbe giudicato male. Ma, talvolta, questi elementi non vengono mai a nostra conoscenza, pur essendoci egualmente. Rimangono per sempre nel numero infinito delle cose ignote all’uomo limitato.
Per questo fu detto di non giudicare. La saggezza consiglia di non parlare per fare apprezzamenti cattivi, di astenersi da ogni sorta di giudizio negativo per insufficienza di elementi su cui fondare seriamente una condanna.
Anche dinanzi alla fragrante evidenza di un’azione ritenuta perversa, non vi sono elementi di giudizio. Infatti l’uomo vede soltanto l’esterno, cioè proprio quanto di meno probante vi è per giudicare. L’esterno non è l’uomo, è la veste, la corteccia, ciò che cambia e non è; quello che vedono coloro che guardano, non quello che è oltre ciò che appare.
Che ne sai tu della coscienza di colui che condanni? Della sua strada, delle sue esperienze, delle sue vere intenzioni? Della sua fede, delle sue convinzioni, di tutto il suo vero essere?
E poi ricorda ancora: “Chi è senza peccato scagli per primo la pietra”.
Vico di Varo
L’Arte del Silenzio e l’Uso della Parola
tratto dal Capitolo 4 Non parlare di un soggetto che non conosci a fondo
Editore Amedeo Rotondi
