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667. I miei primi Primo Maggio di Landini-Romagnoli

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Presentiamo, di seguito, alcuni brevi stralci dell’intelligente libricino scritto da Maurizio Landini e Umberto Romagnoli, I miei primi Primo Maggio (Collana L’Io e il mondo), Editor Jaia Pasquini. Abbiamo stima e simpatia per Maurizio Landini e sappiamo essere onesto, sincero e brava persona, che meriterebbe essere maggiormente ascoltato e seguito dai giovani. Tutti quei giovani confusi da quanto il “potere” propina  loro, quel potere che provoca lotte fra generazioni invece di risolvere i problemi. Così questi giovani non hanno ben compreso come egli, Landini, stia lottando per i loro interessi, per quel futuro che sembra loro sottratto dai provvedimenti dei vari governi che si sono succeduti (di destra, di sinistra, di centro e cosiddetti tecnici).
Questo libricino, splendidamente integrato da appropriati disegni, è diretto ai bambini e ai ragazzi che molto spesso non ricevono risposte e delucidazioni dai genitori, che versano nelle difficoltà lavorative dei nostri tempi e nella mancanza di tempo concreto per la gestione di casa, oltre alle difficoltà economiche (il fine mese fatidico) da affrontare.

In divina amicizia il Centro Paradesha

 

*****


I miei primi Primo Maggio

 

… perché oggi non vado a scuola e la coop è chiusa?


“cosa vuoi fare da grande?”
A questa domanda tu non rispondi
Andare spesso al cinema

Pochi rispondono
fare tanti figli

A nessuno salta in mente di dire
essere una persona gentile, simpatica, …”

Se non ci hai pensato prima , se ancora non lo
Sai, ti viene subito da cercare
Di immaginarti … cosa?

Poliziotto, ballerina …
Calciatore, maestra, dottore …

Insomma, pensi a mestieri, professioni,
LAVORI.

PRIMA PENSI DI FARE LE PROFESSIONI CHE VEDI PIU’ SPESSO

(LA MAESTRA? IL BARISTA? LA CASSIERA?).

POI PENSERAI DI FARE QUELLO CHE FANNO
MAMMA E PAPA’
(L’INFERMIERE? L’AVVOCATO?).

DOPO ANCORA FARAI FANTASIE SU CIO’ CHE
PROPRIO A TE PIACEREBBE FARE.

Io farò il calciatore

ALLA FINE FARAI IL LAVORO CHE
SARA’ POSSIBILE

(…)
MAMMA E PAPA’ OGGI SONO A CASA.
SI VA AL PARCO TUTTI ASSIEME, POI PIZZA.
OGGI AL LAVORO NON CI VANNO. STANNO CON ME.
E PERSINO LA MAESTRA CHE STA CON ME TUTTI I GIORNI A
SCUOLA, OGGI STA CON IL SUO BAMBINO,
MAGARI INSEGNA A LUI LA PROVA DEL 9.

UN PO’ ANCHE PER
QUESTO, OGGI.
È ANCHE LA MIA FESTA.

È LA FESTA MIA, DI MAMMA E PAPA’, DELLE MAESTRE E DEI
BIDELLI, DI QUELLI CHE CI PULISCONO LA SCUOLA, DEI LORO
AMICI E DEI MIEI, PERCHE’ LORO SONO LAVORATORI, E
PERCHE’ NOI LO SAREMO.

ANZI, NELLA FANTASIA, LO SIAMO GIA’.

MA È ANCHE LA FESTA DI CHI UN LAVORO NON CE L’HA E LO
VORREBBE, DI CHI LO CERCA E NON LO TROVA.

DI CHI FA UN LAVORO CHE NON GLI PIACE,
E DI QUELLI CHE FANNO UN LAVORO
CHE NON PIACE AGLI ALTRI.

DI QUELLI CHE LAVORANO DA GIOVANI PERCHE’
NON VOGLIONO STUDIARE;

DI QUELLI CHE LAVORANO DA GIOVANI PERCHE’
VORREBBERO STUDIARE MA COSTA TROPPO.

DI QUELLI CHE LAVORANO DA VECCHI PERCHE’
SENZA IL LAVORO SI SENTONO INUTILI E SI ANNOIANO;

DI QUELLI CHE LAVORANO DA VECCHI PERCHE’
VOGLIONO DARE I SOLDI AI FIGLI CHE VENGONO
PAGATI TROPPO POCO PER AVERE UNA VITA TUTTA LORO,
LIBERA E AUTONOMA.

È LA FESTA DI TUTTI
PERCHE’ SENZA LAVORO
NON SI È PERSONE LIBERE NEL MONDO (…)

(…)
LAVORO PERCHE’ NE HO BISOGNO,
E QUESTO BISOGNO PUO’
RENDERMI DEBOLE E DIPENDENTE,
MENTRE RENDE MOLTO,
TROPPO, FORTE, CHI IL LAVORO
ME LO DA’.

PER NON COSTRINGERMI A TUTTO, CI SONO I DIRITTI.

I DIRITTI
SONO GLI STRUMENTI CHE DICONO
AL MIO CAPO, A CHI DIRIGE IL POSTO
DOVE LAVORO, AL PADRONE
DELL’AZIENDA
PER LA QUALE PENSO,
FATICO E IN CUI PASSO MOLTO DEL MIO
TEMPO,
E UN PO’ ANCHE A ME STESSO,
CHE
IL LAVORO È LAVORO
E NON SFRUTTAMENTO;
CHE
IL LAVORO È LAVORO
E NON UN REGALO CHE FACCIO
E NEPPURE UN REGALO CHE RICEVO.

INSOMMA,
DICONO A TUTTI,
CHE IL LAVORO NON È UNA MERCE.

PER QUESTO CI DEVONO ESSERE
DEI DIRITTI CHE MI PROTEGGANO.
ME E TUTTI I LAVORATORI.

E IL PRIMO DIRITTO CHE HO COME LAVORATORE
È QUELLO DI NON ESSERE SOLO,
PERCHE’ DAVIDE VINCE CONTRO IL GIGANTE GOLIA
SOLO NELLA BIBBIA.
E NELLE FAVOLE.
NELLA REALTA’ NON VINCE MAI.
(…)

Maurizio Landini e Umberto Romagnoli
stralci tratti da I miei primi Primo Maggio
Collana L’Io e il mondo
Editor Jaia Pasquini

 

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