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700. Come una grande tempesta: il passato che crolla

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Alcuni cakra della Terra continuano a comunicare “qualcosa” agli uomini, attraverso drammatici eventi, che perseverano ad ignorare puntualmente, tragedia dopo tragedia.
Alcuni eventi vengono fatti precipitare, nella realtà tridimensionale, come al passaggio improvviso di una grande tempesta, dove, subito dopo, nulla è più come prima: ci si ritrova con il crollo di ciò che rappresentava il “presente” di tutti sui valori del passato. Restano le macerie, la polvere, il ricordo di qualche vecchio che ha testimoniato la vita spazzata via di alcuni bambini. Solo nell’etere la storia vera resta scolpita per sempre, ma essa è una lettura per pochi.

Un’ulteriore tragedia umana è appena accaduta il 24 agosto 2016: un grave terremoto al Centro Italia (in provincia di Rieti, Accumoli e Amatrice distrutte; in provincia di Ascoli Piceno, Pescara del Tronto e Arquata). In soli nove ore si sono viste-sentite ben 160 scosse. Morti (più di 292), feriti (sembrerebbero 387), dispersi e un gran numero di sfollati (2500 inizialmente) segnano questo ulteriore doloroso evento. I sopravvissuti piangono sprofondando in alternati stati di ansia, di paura, di disperazione e di speranza: cercano di dare un significato alla loro sopravvivenza, per esorcizzare la sofferenza e dare una direzione alla loro vita ai fini della ricostruzione, per un futuro che ricordi le vite e la storia che è passata dal loro Paese.

Gli eventi come questo (alcuni come quelli in Emilia il 29 maggio 2012, in Abruzzo all’Aquila il 6 aprile 2009, nel Molise il 31 ottobre 2002, a Pollino il 9 settembre 1998, in Umbria il 12 maggio 1997, in Irpinia nel 1980, in Friuli nel 1976, in Belice nel 1968, ecc.) assumono, nella complessità dell’illusione sensoriale, il compito di provocare un certo risveglio della coscienza degli individui ancora troppo immersa nel sonno della coscienza umana. La coscienza di tutto ciò che vive deve svegliarsi: meglio sarebbe senza passare attraverso l’esperienza della sofferenza di tragici eventi. Il Karma, dei singoli individui strettamente connesso al Karma collettivo di una frazione, di una regione, di un Paese intero, deve necessariamente espletarsi.
L’uomo dovrebbe imparare a vivere, dopo essere passato attraverso il setaccio del dolore e della sofferenza, in sintonia con l’armonia divina senza ascoltare la voce della mente ingannatrice ma seguendo quella del cuore. È nel richiamo delle sirene mentali che si originano molti dei mali e delle negatività che si abbattono sull’umanità. Gli ignoranti, gli egoisti, i narcisisti che oggi incarnano ovunque la corruzione (pubblica e privata) che si diffonde come un veleno nell’acqua, sono le porte attraverso le quali il Maligno irrompe negli eventi quotidiani. Il Male si incarna anche attraverso le parole senza vero cuore pronunciate da politici e governanti per puro fine politico-elettorale: anche le frasi più impeccabili riescono a rivelare lo spirito dell’ingannatore, della falsità. L’astuzia del potere non sa arretrare nemmeno di fronte alle tragedie, alle immani sofferenze, riesce sempre a vedere il possibile sfruttamento di convenienza del momento. Gli sciacalli, che si aggirano in questi eventi, sono il simbolo vivente del Male silenzioso e presente tra gli uomini.

L’evento naturale porta in luce sempre quanto la mano dell’uomo non ha fatto rettamente o ciò che si è astenuto dal fare per interesse o guadagno. Le colpe dei pochi irresponsabili ricadono sempre sui molti. Come ha detto il vescovo ad Amatrice “non ha ucciso il sisma ma le opere dell’uomo”. Infatti, con i morti sulla coscienza, non c’è alcun gesto soccorritore che possa cancellare le colpe di un “disastro colposo e omicidio colposo”: chi ha errato irresponsabilmente sa su cosa e perché e con una libera ammissione potrebbe facilitare il compito degli inquirenti.
I sogni egoistici generano le tragedie; la bramosia del potere di alcuni (l’affermazione, il guadagno, la speculazione) semina disastri per il futuro, appesantendo il Karma dell’intera umanità.
Gli esoterici insegnano con semplicità, senza imporre catechismi, di sognare altruisticamente: i sogni, i desideri, gli atti spontanei di bontà e di altruismo, compresi i sacrifici di buona volontà, generano un tale Bene da spingere gli individui a migliorare il mondo migliorando la vita e la coscienza di tutti, alleggerendo il Karma dell’intera umanità.
Tra gli anonimi soccorritori si sono viste grandi gesta silenziose, senza nulla chiedere e tutto dando: segno inconfondibile di come nonostante tutto esistano tante anime nobili da cui imparare e prendere esempio. 

Gli esoterici collaborano consapevolmente con la Vita; ma anche chi segue i consigli degli esoterici, in un certo modo e a un certo livello, possono collaborare con la Vita. Essa riverserà in loro molta attenzione sotto forma di protezione, aiuti inaspettati, la chiara percezione di essere amati.

In circostanze come queste si risveglia, dentro l’uomo, la paura in tutte le sue forme: la paura dello scatenarsi delle forze della Natura, la paura provocata da chi effettua le persecuzioni, la paura del male che arma la mano e la mente dei violenti e dei deboli, la paura della solitudine, la paura del buio, la paura del domani, la paura della paura, ecc.. L’uomo moderno non ha superato le paure dei primordi (della creazione) e quando sembra tranquillo è solo distratto dal proprio egoismo e dalla febbre di un insensato consumismo. Quando un tragico evento lo riporta alla paura rimane attonito come un bambino davanti ad un mistero della vita. Tutte le paure primordiali sono nascoste, non estinte, nell’inconscio collettivo che, di volta in volta, secondo le circostanze vengono travasate nella subcoscienza di ciascun individuo per farne la personale esperienza. La subcoscienza si serve di tutti i simboli necessari per esorcizzare la paura stessa. La paura è sempre stata una costante nell’umanità che ha influenzato tutti i tipi di uomini: persone semplici, persone dotte, scienziati, teologi, guerrieri, manager, ecc..
San Gregorio di Nazianzo (329-390 ca.), nato in Cappadocia, vescovo e dottore della Chiesa (maestro di San Girolamo) trattò approfonditamente della questione della paura dell’uomo, da cosa essa derivasse.
Nell’uomo, dentro l’uomo, anche nel suo patrimonio genetico, vive tutto il passato, vivono tutte le cose della vita, vivono le tracce di ogni condizione che ha sviluppato gli eventi che hanno fatto la storia.

Tutte le volte che accadono questi tristi eventi il sonno dei veri esoterici (quegli individui particolarmente sensibili, anche chiaroveggenti) viene improvvisamente turbato, perché l’infinito oceano eterico è scosso dall’emersione dei simboli delle singole subcoscienze, tutte interconnesse a più livelli e gradi, formanti quel complesso e complicato inconscio collettivo che cerca di far comprendere come la vita materiale sia inconsistente, sia tutto illusione, ma che tramite il conflitto con questa illusione l’Anima può essere toccata aprendo l’uomo alla sola vera Realtà. I sensibili-sensitivi percepiscono i simboli che sfuggono all’illusione umana, ovvero quelle espressioni non materiali della vita che in certi momenti cercano di comunicare qualcosa: tutte cose non conosciute ed ignorate dall’uomo ordinario. Gli esoterici testimoniano in silenzio la connessione esistente tra tutte le cose, quel legame invisibile che sta alla base dell’unità di tutte le cose, che sul piano metafisico è l’Uno-senza-secondo.

 

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