gototopgototop
Registrazione

Centro Paradesha

SEI QUI: Home / Articoli / 43. Caduta di un Paese (l'Italia)
A+ R A-

43. Caduta di un Paese (l'Italia)

E-mail Stampa PDF
Il mondo è nel caos.
Le informazioni rilasciate dai media non dicono la verità delle cose nel mondo.
Il Paese Italia è sull’orlo di un precipizio: etico, morale, sociale, spirituale, politico, economico, ecologico, eccetera, eccetera.
L’Italia è ammalata di egoismo, di ignoranza e di paura. L’Italia ha perso la sua fondamentale caratteristica che ha prodotto, nella storia del mondo, pensieri-guida: ha perso il senso “del Bello, del Buono, del Vero”.
L’Italia è diventato il Paese, per eccellenza, dei corruttori e dei corrotti. Le azioni del malaffare hanno prevalso nel mondo degli affari.
I rappresentanti del Paese, dell’Alto (responsabili e istituzioni) e del Basso (i semplici cittadini) per la prima volta nella Storia si eguagliano in fatto di orientamento alla disonestà.
L’Italia sta diventando un Paese invivibile perché solo negli ultimi 5 anni si è avuto, secondo le ultime del Censis, un aumento del 35,3% di minacce e ingiurie subite, il 26,5% di lesioni e percosse e il 26,3% di reati sessuali.
Dove sono andati a finire gli italiani meravigliosi, nonostante tutto, di un tempo?
Cammini per le strade, di qualsiasi città italiana, e ad una prima occhiata l’attenzione viene colpita da una fiumana di persone aggressive e/o depresse; ma alla seconda più accurata occhiata, nell’interagire con alcuni, l’impressione di prima diventa certezza ed un senso di tristezza profonda, di mortificazione e di preoccupazione ti prende.
L’italiano è cambiato. Dovunque si incontrano individui, di qualsiasi età, che sfoderano pulsioni senza controllo che violano ogni tipo di regola, anche la più semplice legata al buon senso. In giro, in qualsiasi ambito (uffici, bar, ristorante, parrucchiere, metro, chiesa, cinema, teatro, convegno, , strada, piazza, ecc.), si notano individui che ostentano un solo pensiero fisso: di se stessi. In Italia è prevalso il narcisismo.
Gli italiani sono diventati eccessivamente clementi con se stessi ed esageratamente giudicanti con gli altri. Nei confronti degli altri emerge un pericoloso senso di autoritarismo veramente inquietante. Gli italiani sembrano improvvisamente diventati, nel giro di pochi anni, intolleranti, razzisti, classisti, individualisti, vergognosamente egoisti, disgustosamente narcisisti, ma soprattutto tristemente infelici e proprio per questo infinitamente pericolosi (mancano oramai della sana capacità di discriminare quanto dice il buon senso essere giusto o sbagliato).
Un individuo divenuto capace di “sentire” solamente i propri bisogni a discapito di qualcun altro e del bene comune è certamente un individuo che ha perso non solo l’orientamento ma anche la bussola e quindi pericoloso per l’intero sistema sociale. Ma l’intero sistema sociale è ormai costituito dalla maggior parte di individui smarriti (compresi quelli che hanno funzioni di responsabilità nella “cosa pubblica”): quest’individuo è fagocitatore di antidepressivi, di fumo, di droghe, di alcool, di mondi virtuali, di porno, di giochi, di pillole per il piacere, di pillole per dormire, di pillole per ogni bisogno. E questo ripiegamento in se stessi ha prodotto e produce gli schiavi dello specchio (dell’apparire): dalle riparazioni delle rughe ai rifacimenti di nasi, orecchi, seni, glutei, organi genitali e quant’altro. Anche i tatuaggi e i piercing, ormai esagerati, rientrano nelle forme di ripiegamento narcisistico (il modello “grande fratello” è divenuto una forma mentis).
È la vittoria dell’illusione dell’apparire sulla realtà dell’essere. È stata uccisa anche la vera comunicazione: sms, mail e Facebook sono lontanissimi dai reali livelli comunicazionali di cui ha bisogno l’individuo per “sentirsi” bene psico-affettivamente.
L’individuo narcisista, carente di capacità interiori, alza la voce per farsi rispettare, passa facilmente allo stato d’ira e da questo all’uso delle mani o a qualunque forma di strumento che gli dà potere aggressivo.
Anche gli aggressori delle donne, che inumanamente vedono solo se stessi e il loro più imperante bisogno, rientrano nella categoria dei narcisisti da curare. Ma andrebbero curati anche tutti coloro che fanno delle affermazioni come quella di Monsignor Arduino Bertoldo, vescovo emerito di Foligno che per chi non lo conoscesse, si è permesso di esprimere qualche illuminante esternazione: “le donne inducono in tentazione i loro stupratori e fanno più vittime dei preti pedofili; l'aborto crea più vittime dei pochi preti pedofili; ...”. Monsignor Bertoldo ha sentito la cristiana necessità di esternare in questo modo sulle donne a seguito dell’infelice uscita, alla York University di Toronto, dell’ufficiale di polizia Michael Sanguinetti che ha dichiarato agli studenti di legge: “Se le donne la piantassero di vestirsi come puttane avremmo molte meno vittime in giro”. Questo tipo di forma mentis è la nota prevaricante della cultura dominante sia in Italia sia negli altri Paesi del mondo: questo è il vero problema che si diffonde a macchia d’olio.
Narcisisti, furbi, bulli, trasgressivi delle regole, mal affaristi e simili fanno purtroppo una consistente “parte” della popolazione.
Questo tipo di individualismo è veramente una realtà da curare.
C’è un Paese da curare; c’è un popolo che sta morendo da curare.
L’Italia è in piena “crisi antropologica”.

Centri Consigliati

centri consigliati

Libri consigliati

Libri consigliati

Riviste consigliate

Riviste consigliate

Link consigliati

Link consigliati