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933. La Salute del cittadino e della Democrazia: il pericolo è nella Rete

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La massa umana è vista dal potere come un’entità unica, irrazionale e imprevedibile, facilmente influenzabile, suggestionabile, da una qualsiasi propaganda ben organizzata che riesce ad arrivare e toccare le corde dell’immaginario che hanno radici profonde nella subcoscienza. Il potere opera, con i suoi ingegneri sociali della manipolazione, sulle subcoscienze e sull’inconscio collettivo. La suggestione è stata trasferita, oggigiorno, dalle piazze mobilitate alla mobilitazione degli spazi virtuali sul web. Riescono ad influenzare le opinioni con cambiamenti repentini imprevedibili, a suscitare scoppi di rabbia, aggressività e violenza: nel web funziona il contagio come era nelle piazze, nei popolosi raduni. La rabbia virtuale si concretizza facilmente, per un non nulla, per le strade, nei luoghi di divertimento, sui mezzi pubblici, nei posti di lavoro, ecc..
La massa umana del web è prigioniera dell’abile manipolazione esercitata dagli esperti della persuasione occulta: nell’oggi, più di ieri, si fanno uso anche di dispositivi tecnologici di condizionamento, strumenti con grande potere di penetrazione. Oggi gli algoritmi contribuiscono impropriamente ad inchiodare forzosamente un numero indefinito di campionamenti di profilazioni anonime (divisione per gruppi di comportamento).
Vengono insidiate le menti instillando, in esse, i sentimenti e i desideri voluti dalla regia occulta della manipolazione esercitata: i sentimenti e i desideri vengono prima creati artificialmente, introdotti nella subcoscienza dove trovano, senza difficoltà, le energie per la loro piena soddisfazione, superando ogni morale e ogni forma di etica.
La Rete non ha reso più libero l’individuo ma lo ha confinato in un campo infinito di falsa libertà, un’illusione che è in realtà una invisibile prigione, più temibile di quella con le sbarre o il filo spinato: la Rete ha anche alienato le capacità creative dell’individuo oltre che smantellato le sue capacità di discernimento-discriminazione.
Le masse di individui mosse dai fili invisibili della Rete sono rese pronte e disponibili ad una nuova forma di tirannia incontrastata.
I frequentatori dei vari social sembrano scatenati contro le varie élites senza comprendere, nemmeno sospettare, che dietro i social ci sono sorridenti, con il ghigno di Satana, proprio le varie élites.
I politici di oggi, dal profilo piuttosto mediocre in fatto di valori e cultura, servi nascosti di queste élites, risolvono per finta i problemi dei cittadini solo sulla Rete e non nella vita vera delle persone. L’infiammarsi delle risposte social, che dà loro consenso umorale momentaneo, li soddisfa in quella pochezza che sono, in quell’incompletezza che riempiono di falsità e di effimero. Si nutrono di una vetrina quotidiana che a lungo andare può aprire loro una voragine provocata dalla loro incurabile ignoranza coscienziale: manifestano vuotezza e insensibilità dietro l’apparente passionalità politica. Tutto questo sta mettendo a rischio, più che seriamente, la Democrazia.
A rischio, però, non c’è solo la Democrazia ma anche la salute dei cittadini inconsapevoli che sono stati confinati, senza preavviso (“maneggiare con cura”), in una prigione mentale dopo aver loro sottratto ogni capacità di giudizio, di senso critico, di discriminazione-discernimento.
Aver consegnato ai cittadini, senza il cartello educazionale dell’etica, la tecnologia dei diversi tipi di dispositivi digitali è stato un errore (voluto o non voluto?) gravissimo perché ha prodotto un guasto profondo nella struttura umana dei più.
Se così non fosse, adesso che la situazione è piuttosto grave, non avrebbero sfornato il “servizio di disintossicazione da Computer e smartphone” per dare l’impressione, l’illusione, che si preoccupano davvero dei cittadini. Noi crediamo che sia ormai troppo tardi. Come si fa a tornare indietro? Come si fa a far ridurre o eliminare l’uso nocivo della tecnologia, che ha invaso la vita umana, di milioni e milioni di individui assuefatti dall’automatismo digitale?

La cosa è piuttosto grave ma non viene evidenziata come si dovrebbe dalle autorità competenti. Perché? Perché ci sono immensi interessi che nessuno vuole ostacolare. Come fai, ad esempio, a far capire quanto sia nociva la tecnologia 5G che viene spinta dagli interessi indicibili dei “poteri forti” e dei “poteri occulti” sovranazionali? Chi ostacola seriamente il 5G può morire, non per l’effetto delle radiazioni, che ci vorrà del tempo, ma per la mano occulta di chi serve chi decide cosa deve accadere e chi deve vivere e chi morire.

Di seguito, un elenco delle varie patologie moderne, veri disturbi psichiatrici, che gli interessati preferiscono non riconoscere per continuare a considerarsi normali, sani.
L’elenco redatto dai competenti è piuttosto ricco e creativo: sindrome da iperconnessione; no mobile fobia (paura di rimanere senza connessione mobile); Fomo (“fear of missing out”), cioè la paura di essere tagliati fuori dalle reti social; vamping (stare tutta la notte in chat); hikikomori (uso esagerato della rete che porta a condotte di ritiro sociale); cyberbullismo; sexting e sextortion; gioco d’azzardo on line compulsivo; narcisismo digitale; phubbing (tendenza a ignorare gli altri perché immersi nel proprio cellulare). Tali disturbi patologici toccano tutte le fasce d’età, senza più distinzione: una vera catastrofe sociale.
Questo servizio di disintossicazione è stato lanciato a Milano da Cerba Healt Core, un gruppo internazionale dedicato alla diagnostica ambulatoriale.
Tutte le forme di dipendenza, on line o non on line, sono disturbi mentali veri e propri, ovvero psichiatrici e a maggior ragione quelle legate alla Rete che riguardano un numero crescente di bambini e di adulti. Dove può andare a sbattere una società piena di malati di questo tipo che si credono normali e sani? Aumentano a dismisura incidenti di ogni tipo: automobilistici a causa della connessione, per l’insana mania di farsi dei selfie, per distrazione dalle proprie mansioni lavorative per l’attenzione incollata allo schermo dello smartphone, eccetera, eccetera.

La patologia costringe alla connessione, secondo l’Agi-Censis, prima di andare a dormire il 77%, subito dopo la veglia il 63%, il 61% anche a letto e il 49,7% a tavola. L’uso della Rete provoca, a livello diffuso, ansia per una eventuale mancanza di connessione.

Nonostante l’evidenza della situazione che ognuno può constatare da , oltre i dati sostenuti dall’Agi-Censis, ci sono linee diverse sostenute da certi medici britannici del Royal College of Pediatrics and Child Health (RCPCH) che dicono che smartphone, tablet e computer non fanno male ai bambini, che non ci sono prove sulla tossicità di questi strumenti. Stiamo parlando di persone competenti cieche o in malafede?
Purtroppo a sostenerlo sono i pediatri dell’RCPCH che hanno diffuso tali informazioni in seguito a degli studi sull’argomento pubblicati sulla rivista Bmj Open. Le analisi fatte si sono basate sul tempo trascorso davanti allo schermo della televisione, dello smartphone e del computer e sostengono che tutto questo tempo trascorso davanti a uno schermo non sia “tossico”. Percepiamo molta malafede dietro a queste gravi affermazioni spacciate per scientifiche.
Non bisogna dimenticare come nella evoluta Britannia sia nata la Tavistock Clinic e da essa si sia sviluppato il Tavistock Institute of Human Relations (in cui dicono di applicare la scienza sociale ai problemi contemporanei). In realtà il Tavistock Institute è nato come organismo occulto per sviluppare protocolli di controllo mentale delle persone, modellarle, piegarle secondo certe linee guida (iniziate nel 1912, proseguite nel 1921 e diffuse con una disumana sperimentazione sociale su innumerevoli individui ignari di essere manipolati), stabilite dai vertici della piramide del potere mondiale.
La località Tavistock, durante la seconda guerra mondiale, era il quartier generale del Direttivo di Guerra Psicologica dell’Esercito britannico che, attraverso le disposizioni dello Special Operation Executive, dettava la politica anche alle Forze Armate degli Stati Uniti nelle questioni di guerra psicologica.
Nonostante i loro diabolici lavori siano venuti alla luce della pubblica opinione, proseguono e diffondono quei “semi” tramite nuovi presunti studi e ricerche con medici, psicologi, psichiatri, pediatri, antropologi consenzienti e molti altri competenti di altre discipline. Si tratta di un organismo che fa parte della rete di organizzazioni dei “poteri occulti sovranazionali”.
Decine di miliardi da almeno cinquant’anni vengono stanziati dal governo degli Stati Uniti per foraggiare istituti come il Tavistock e tutte le fondazioni in linea con esso e i tanti gruppi di ricerca sparsi nel mondo. Il Tavistock ha ideato innumerevoli programmi di controllo mentale per la CIA oltre che al MI6 per un efficace lavaggio dei cervelli.
Utilizzano una precisa conoscenza della forma e del modo di formazione del pensiero, della logica, della linguistica e della psicologia individuale e di massa che consente di progettare le più svariate forme di controllo e di intervento sull’ignaro uomo-massa. 

Stiamo parlando di qualcosa di molto grave che viene appositamente sottovalutata per interessi di profitto, di dominio, di egemonia.
La verità è che il “Potere” controlla i Media per manipolare i cittadini e farne un gregge direzionabile a volontà.
Pilotare, ad esempio, la libertà di stampa in una sola direzione significa cercare di ottenere il controllo della società per mezzo delle parole, con la complicità di nuovi neologismi creati ad arte. La manipolazione rende schizofrenici sia coloro che la praticano sia coloro che la subiscono. Non a caso vengono utilizzate le cosiddette Fake news per ottenere il controllo attraverso la manipolazione dell’immaginario e dell’emotività delle persone.
Bisogna rendersi conto che si sta effettuando un attacco occulto alla libertà individuale.

Il Serpente antico si aggira, serpeggia oggigiorno tra i big data.

 

 

Letture consigliate
Adolescenti e dipendenza da Internet, Santina Marino, In.Edit Edizioni
Un malessere sociale: la dipendenza da internet, Anna Civita, Franco Angeli
Cyberbullyng. Un nuovo tipo di devianza, Anna Civita, Franco Angeli
Sexting e cyberbullismo, Shaheen Sharif, Edra
Sempre connessi, Maria Calabretta, Franco Angeli
Quando internet diventa una droga, Federico Tonioni, Einaudi
La rete del bullismo, il bullismo nella rete, M. Manca e L. Petrone, Alpes Italia
Bulli, gregari e vittime. Tutti nella stessa barca, B. Furcas e I. Gambella, Arkadia
Educati alla violenza. Storie di bullismo e baby gang, Antonio Murzo, Imprimatur
L’Istituto Tavistock, Daniel Estulin, Macroedizioni
La fine della sovranità, Alain de Benoist, Arianna Editrice
Traditori al governo?, Marco Della Luna, Arianna Editrice
NeuroSchiavi, Marco Della Luna, Macroedizioni
Governo Globale, Enrica Perucchietti, GianlucaMarletta
Europa. Miti, congiure ed enigmi all’ombra dell’unificazione europea, Paolo Rumor, Giorgio Galli e Loris Bagnara, Editore Hobby & Work Publishing
Massoneria e sette segrete …, Ephifanius, Editrice “Ichthys”
Massoni, Gioele Magaldi, Chiarelettere
Il quarto livello, Carlo Palermo, Editori Riuniti
Geometria del Male, Sigismondo Panvini, Edizioni Il Punto D’Incontro
Italia occulta, Giuliano Turone, Chiarelettere (gennaio 2019)
Poteri occulti, Stefania Limiti, Rubbettino
Pedagogia sociale, G. Mollo-A. Porcarelli-D. Simeone, Morlacchi Editore
Homo premium come la tecnologia ci divide, Massimo Gaggi, Laterza
La democrazia nel futuro, Vannino Chitti, Guerini e Associati
Educazione morale e neuroscienze, Milena Santerini, Editore La Scuola
Kalergi, la prossima scomparsa degli europei, Matteo Simonetti, Nexus
Oligarchia per popoli superflui, Marco Della Luna, Koinè Nuove Edizioni
Dalla Massoneria al terrorismo, Giovanni Francesco Carpeoro, Revoluzione

Il Volto del Male – Mistero e Origine, Rosario Castello
L’invisibile identità del potere nascosto, Rosario Castello
Il Chiaro e lo Scuro nel Mondo – La Mescolanza, Rosario Castello
Questa è l’Ora dell’Urgenza, Rosario Castello
Le Maschere del potere nascosto, Rosario Castello
Potestas Tenebrarum, Rosario Castello
I Fiori del male che divorano il Mondo, Rosario Castello
L’Italia occulta, Rosario Castello (agosto 2018)

 

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