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316. Il processo di risveglio in sintesi

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Un uomo ordinario, un addormentato nella coscienza spirituale, dopo un’infinità di incarnazioni in questa realtà transitoria, avverte la necessità di comprendere il senso di tutte le cose, dell’esistenza tutta. In quel “momento” si attiva in lui, e per sempre, un “qualcosa” che lo accompagnerà in tutte le successive reincarnazioni.
Questo primo cenno di risveglio, dal sonno della coscienza, lo porterà un giorno, suo malgrado, ad intraprendere, prima in modo incostante e gradualmente sempre più costantemente, una “ricerca della verità”.
Il processo consta di una lunga catena di sofferenze, del corpo  e dell’anima, per giungere ad uno stato di consapevolezza in cui appare chiara la necessità e l’importanza di una seria “ricerca della verità”.
Di questa ricerca ne farà, un giorno, un vero e proprio sentiero spirituale da percorrere dove arriverà, per esperienza, alla comprensione che tutte le cose sono illusione e il principio della sapienza è il capirlo.
Le cose sono illusione ma esse devono essere comprese tramite l’immedesimazione consapevole.
La Verità esiste perché la coscienza risvegliata, ricercandola, possa divenire la Verità stessa.
La coscienza risvegliata comprende l’importanza del segreto che lega il soggetto osservante e l’osservato-oggetto-tutto.
A quel livello di risveglio pur ripudiando l’illusione la si vive intimamente.
Risvegliarsi è accorgersi di ciò che è Verità e ciò che è Errore, illusione, inganno.
Risvegliarsi al più elevato stato di coscienza significa dover realizzare lo stato in cui “… si è nel mondo senza essere del mondo …”.
Attraverso molte vie del mondo, lungo le tante vite esperite in qualità di “ricercatore della verità”, l’uomo giunge alla “porta” delle possibilità superiori che offre l’iniziazione:

  • l’iniziazione essoterica
  • l’iniziazione esoterica
  • l’iniziazione divina

L’iniziazione essoterica è quanto aiuta il “ricercatore della verità” a penetrare il linguaggio dei simboli e dei segni. Si tratta, però, di un livello dell’aspetto esteriore della verità occulta: una strada preparatoria per chi è in grado di andare oltre.

L’iniziazione esoterica è diversa dalla essoterica perché riguarda il sentiero che il ricercatore deve preparare “dentro” di . Si tratta di quel livello in cui si incontrano i “misteri minori” e i “misteri maggiori”.

L’iniziazione divina è la più rara: è quella che proviene direttamente da “Colui che non ha Nome”. È quella che penetra nel Regno dello spirito.

Il risveglio spirituale è la vera missione che un “Figlio di Dio” deve portare a compimento. Egli, entrando in contatto con il fuoco del cuore, che lo unisce a tutti gli altri e a Dio, diventa un tutt’uno con il suo Sé divino, nell’ultima fase del risveglio nel Cakra della Corona, nella sede del Sé Sovrano, nel Sahasrara Cakra.
Ogni volta che si verifica un tale raggiungimento si ha, sul sistema solare e sull’intero cosmo, un impatto simile, ma più grande, di quello prodotto dalla scissione dell’atomo.
Il fuoco spirituale dentro il cuore, quando risvegliato, sprigiona una energia di grande portata.

La verità è che c’è uno spazio sacro, un non-luogo, oltre la Materia, nascosto nel mistero del corpo di sangue e carne: è una sorta di intervallo cosmico, uno spazio immateriale che occupa tutte le dimensioni esistenti ma sconosciute all’uomo tranne la terza in cui si muove con tutti i limiti possibili. Questo non-luogo è circondato da un incredibile campo di forza luminosa e protettiva.
Questo intervallo cosmico è il punto di contatto tra la sfera interiore dell’uomo e la “fune di Luce” discendente dalla Presenza Divina di cui il risvegliato deve esserne consapevole e l’iniziato saper utilizzare. È il punto di possibile contatto con il Divino.

L’Iniziazione opera profonde trasformazioni, rendendo possibile la penetrazione delle informazioni superiori (codici di luce) dal piano dell’iniziazione al cervello fisico.

L’Iniziato autentico è colui che ha saputo ritrovare l’Unità dopo il dramma della “caduta”.
L’Iniziato è colui che in uno sforzo estremo, lungo il sentiero di risveglio, ha ricordato la propria origine universale-intelligibile: risolvendo la completa identificazione dell’ahamkara, riflesso del Jiva-Anima, con i veicoli-corpi espressivi e con le qualità dell’individuazione.
L’Iniziato è colui che ha esperito la piena comprensione degli stati di coscienza dell’ente planetario:

  • lo stato di veglia Jagrat; gli corrisponde il corpo grossolano Sthulasarira; indica anche sia la vigilanza esteriore sia la visione esteriore.
  • lo stato di sonno con sogni Svapna; gli corrisponde il corpo astrale Lingasarira; indica la condizione coscienziale individuale in cui il Jiva fa esperienza della dualità soggettiva.
  • lo stato di sonno profondo senza sogni Susupti; gli corrisponde il piano-corpo causale Karanasarira; indica la condizione della coscienza che giace nella sua unità indistinta; la condizione di virtualità del Jiva.
  • il “Quarto statoTurya li trascende tutti; è lo stato reale e assoluto. Turya è Brahman che rappresenta l’Assoluto, l’Essere Non-qualificato; è “Essere senza secondo”. Questo stato può essere realizzato con il Nirvikalpasamadhi.

Esiste anche, purtroppo, la condizione di un “ricercatore della verità” che non ha registrato di essere un antico discepolo dello Spirito, un “Figlio di Dio” impantanato nelle illusioni (zavorrato dal Karma) e/o rallentato nella sua ascesa al Divino. Egli si comporta, perché inconscio di sé, da aspirante medio. Tale sofferente discepolo non riesce ad accorgersi dell’evidenza della posizione coscienziale occupata, anche se velata, calcando deliberatamente il Sentiero: serve e aiuta il prossimo e non comprende, non ricorda.
Gli esseri umani hanno dato molti nomi alla “Via”.
Un tale discepolo, e sono tanti in quest’epoca in tale condizione, ha bisogno di raggiungere una prospettiva giusta e un punto di vista equilibrato perché una qualche consapevolezza della sua reale posizione coscienziale si faccia strada nel suo intelletto (buddhi) e possa riaprirsi alla consapevolezza dell’Eterno Presente (passato, presente e futuro), vincere le limitazioni del tempo (di questa realtà transitoria) e neutralizzare il Karma.

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