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318. Il Supremo Bene per tutti

Venerdì 28 Dicembre 2012 00:00 Rosario Castello
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Questo mondo, cioè questa realtà transitoria, dovrebbe servire solo esclusivamente, qualsiasi cosa si faccia, a risvegliare la coscienza spirituale che riconduce alla “Sfera dell’Alto”, l’Unica Vera Realtà, il Regno Spirituale di Dio. Non c’è altro Scopo vero che la “Causa di Dio”.
Questo necessario e fondamentale processo di risveglio, sulla Terra, viene ostacolato, reso quasi impossibile a realizzarlo, e pervertito continuamente.
Chi ha interesse a tenere gli esseri umani sotto incantesimo, cioè nell’Oblio, ha fatto di tutto per corrompere l’umanità ai livelli attuali che conosciamo e che sono sotto gli occhi di chi vuol vedere. L’opera di corruzione e degradazione viene ordita mediante le forti sollecitazioni offerte nella società umana che esaltano e amplificano l’ignoranza, l’egoismo e la paura.
Negli ultimi cinquanta anni si è visto l’egoismo lievitare in un modo inverosimile. Gran parte della responsabilità dell’attuale crisi planetaria, che è crisi esistenziale, non sembra vederla quasi nessuno nell’imperante egoismo che soffoca i vari Paesi.
Prevale, in modo esasperato, in tutte le caste sociali del mondo, questo egoismo nelle forme di egocentrismo e narcisismo.
Nelle famiglie, nelle attività commerciali, nelle aziende, nelle multinazionali, nelle banche, nella politica, nelle istituzioni, nell’economia, nella finanza, a degradare ogni cosa è sempre l’egoismo.
La spaventosa crisi economica, che ha già mietuto numerose vittime, è dovuta ad un egoismo senza freni. Necessita meno egoismo e più altruismo e si troverebbe la soluzione di molti problemi umani.
Il rapporto con il denaro è diventato avido, col pensiero fisso dell’arricchimento a qualunque costo e per questo si specula, si corrompe, si ricatta, si minaccia raggiungendo tristi e incontrollabili moti perversi in tutta la vita sociale.
Chi dovrebbe essere un esempio per i molti è il primo ad essere circondato di ombre, del fatto commesso o del sospetto (assessori, governatori, sindaci, ministri, premier, politici in genere).
Prevalgono lo squilibrio, la disarmonia, la disuguaglianza. Tutti gli esseri umani riflettono nella loro vita questo problema che sta mettendo a rischio l’intera umanità.
Coloro che dovrebbero essere deputati, in primis, a cercare di risolvere i problemi più urgenti che assillano l’umanità di oggi, comodamente seduti sui loro privilegi, facendo finta di impegnarsi a risolverli, ostentano freddi e astratti ragionamenti sull’impalcatura di modelli matematici, elaborando provvedimenti inumani, a discapito di chi dovrebbe essere aiutato con urgenza, dove le risoluzioni appaiono sempre più lontane in fondo all’orizzonte. Questi signori li chiamano tecnici, esperti, professori che si dimostrano, come tutti gli altri, professori del nulla. Dimenticano, semmai l’abbiano mai saputo, che le persone non sono numeri. Dimostrano con le parole e con i comportamenti che considerano i governati dei “trascurabili”, il “popolino” che nulla ha da pretendere.
Necessita uno sforzo collettivo, in basso come in alto, dove un forte ripensamento sui propri comportamenti egoistici riporti, ovunque, in primo piano il fattore umano, la sensibilità che è la vera espressione dell’intelligenza, un autentico senso della giustizia ed uno spiccato valore della solidarietà. Bisogna ridare la possibilità di un futuro responsabile ai giovani a cui questo diritto è stato sottratto per egoismo.
Con meno egoismo è possibile cambiare il modo in cui pensiamo l’economia e l’intera società in cui viviamo.
Tutti, ognuno nel proprio ambito, dovrebbero pensare intimamente, e sentirlo fortemente, di lavorare per il “Supremo Bene per tutti”.
Così facendo il mondo può migliorare, può cambiare.