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475. Il Silenzio di Kahlil Gibran

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E allora uno studioso disse: ‘Spiegaci la parola’. E lui dicendo: ‘Voi parlate quando avete perduto la pace con i vostri pensieri; e quando non potete più sopportare la solitudine del cuore voi vivete sulle labbra, e il suono vi è di svago e passatempo. E molte delle vostre parole quasi uccidono il pensiero. Poiché il pensiero è un uccello leggero che in una gabbia di parole può spiegare le ali ma non prendere il volo.

Tra voi vi sono quelli che cercano uomini loquaci per il timore di restare soli. Il silenzio della solitudine mette a nudo il loro essere ed essi vorrebbero fuggirlo. E vi sono quelli che, senza consapevolezza e prudenza, parlano di verità che non comprendono. E quelli invece che hanno dentro di la verità, ma non la esprimono in parole. Nel loro petto lo spirito dimora in armonico Silenzio.

Quando per strada o sulla piazza del mercato incontrate un amico, lasciate che lo spirito vi muova le labbra e vi guidi la lingua. Lasciate che la vostra voce parli all’orecchio del suo cuore; poiché custodirà nell’anima la verità del vostro cuore come si ricorda il sapore del vino quando il colore è dimenticato e la coppa è perduta.

Khalil Gibran
tratto dal libro “Il Profeta”


Il poeta Khalil Gibran conosceva il segreto di come penetrare nel “Silenzio” della sua anima.

 

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