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541. Un abusivo al Governo italiano

Lunedì 27 Ottobre 2014 00:00 Rosario Castello
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Gli italiani, inebetiti da un ventennio corruttivo, sono incapaci a prendere consapevolezza del terribile ulteriore inganno a cui vengono crudelmente sottoposti. Non riescono a vedere chi hanno di fronte, a guida del Governo (del Paese), per quello che è veramente: una scimmia simpatica (dalle grandi capacità imitative) che fa la pantomima, ridicolizzata, del grande statista (una recita come si fa in un recital in mediaset). Gli italiani subiscono, credendo di non poter far nulla (perché glielo hanno fatto credere per troppo tempo), un governo antidemocratico non eletto (ma imposto come gli ultimi due precedenti), che con quanto sta avviando aggrava ogni possibile futuro dignitoso. Se gli italiani non si fossero fatti sottrarre le capacità naturali di discriminazione e di discernimento si accorgerebbero come l’attuale governo in carica stia procedendo nella realizzazione finale di quel piano sovversivo chiamato “Piano di rinascita democratica” della famigerata Loggia massonica P2, un piano, quindi, anti-istituzionale (vedi Senato e le catene di riforme avviate, tutte non di pubblico interesse), in gran parte espletato dai governi dell’ultimo ventennio. Un premier con la maschera di sinistra che distrugge il proprio partito di provenienza trascinandolo antidemocraticamente in una “mescolanza” con la parte peggiore di una destra corrotta, corruttiva e pregiudicata ma anche che intesse “fili” con chi non ama il popolo, servendo così l’elite di un discutibile “potere nascosto”.
L’Italia ha un premier “pupazzo”, manovrato da fili occulti, che si illude di essere “puparo” e per questo, inebriato dall’illusione di una potenza inesistente, commette azioni, prende scelte, offre ridicole immagini di , si atteggia a potente sfida-tutto in quanto ego-pallone gonfiato che rivela, a chi non è obliato, di essere un “vuoto contenitore” (un prodotto della cultura demenziale di oggi, narcisista, spregiudicato, arrivista) al servizio di un “potere nascosto” che lo possiede, che lo fa adepto inconscio, un potere che lo ha forgiato e gli ha concesso, lungo la strada che lo ha condotto fin qui, i privilegi indebiti (vedi gli abusi commessi, nel privato insieme al padre, nella provincia e nel comune di Firenze) di cui ha grassamente goduto finora.
Un premier circondato da risorse giovani laureate, si è vero, ma senza esperienza di vita, senza la conoscenza del bisogno, senza l’esperienza di chi ha lavorato, nel privato o nel pubblico, e superato, con sacrifici, le difficoltà che incontra normalmente chi lavora per guadagnarsi da vivere, per arrivare a fine mese; risorse che incoscientemente “toccano” (cioè demoliscono) ciò che non conoscono, ciò che non significa nulla per loro in quanto mancanti della pietra di paragone necessaria per una reale e saggia valutazione (come l’esempio della “Costituzione italiana”, di un partito democratico condotto sul terreno degli scontri fratricidi, del sindacato, del patronato, del contratto collettivo di lavoro che tuteli sia i lavoratori sia i datori di lavoro, di un posto di lavoro non precario veramente a tempo indeterminato, i parametri onesti di uno stipendio dignitoso e di una pensione giusta per tutti, di un sacrosanto TFR a fine ciclo lavorativo, di un istituto di vigilanza dei diritti e delle libertà universali, ecc.).
L’Italia è in gravi difficoltà e nella spirale di un serio pericolo: solo la presa di coscienza di tutti i cittadini potrà salvarla (cittadini sia di destra, sia di sinistra, sia di centro), non i politici attuali arroccati sui privilegi che si salvaguardano in tutti i modi possibili, vergognosamente, e che offrono, ai cittadini, solo parole vuote inflazionate, soluzioni virtuali immaginifiche, mentre depredano e smantellano la cosa pubblica.
L’Italia ha bisogno, in questo momento, di statisti veri e capaci ma, soprattutto, a guidare il Paese, di persone oneste e non egoiste, che si distribuiscano nelle provincie, nelle regioni, nei comuni, nello Stato, nel Governo, in tutte le istituzioni.

“Che i cittadini possano prendere consapevolezza dello stato reale delle cose del proprio Paese e si lancino, con passione, a difesa della “Costituzione” scritta a suo tempo dai padri fondatori, persone intelligenti, persone dalla grande esperienza di vita, dotati di grande buonsenso e con un grande cuore. Possano i cittadini italiani avere il coraggio di arginare i mediocri, gli incompetenti, gli inadempienti, gli ingannatori, gli approfittatori, i pifferai, i disonesti, i corruttori, gli egoisti, i servitori dei “poteri” che manovrano i governi in modo occulto, e riappropriarsi di quanto gli compete, di quanto è lecito, della sovranità popolare sottratta dai vigliacchi detrattori (mascherati) della Democrazia”.

 

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