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824. Il pericolo che serpeggia: gli autoritarismi e non solo

Giovedì 08 Febbraio 2018 00:00 Rosario Castello
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Il presente articolo accenna temi, trattati nel nostro ultimo libro L’Italia occulta, che invitano i lettori a riflettere sulle trame occulte che scorrono sopra la testa dei cittadini ignari.

La diffusione degli autoritarismi è la prova tecnica per la costruzione in opera della dittatura mondiale, tentata dall’èlite occulta che manovra “i peggiori”. Fa parte del piano planetario che perseguono instancabilmente, da moltissimo tempo, i membri del Vertice della piramide mondiale del potere.

È una evidenza che le democrazie sono assediate, in una forma o nell’altra, dagli autoritarismi (mascherati).

Si tratta di una vera e propria “regressione” che con l’inganno vogliono spacciare per diverso “progresso” di necessità.

È lontana la sera del 9 novembre 1989, quella del crollo del Muro di Berlino: era stata una speranza per i più, ma visto l’oggi è risultato tutto un inganno a lungo termine, una grande illusione.

I regimi della forza si impongono perché è stata sottratta la capacità critica, il discernere-discriminare, al cittadino che libero di scegliere non è.
L’oscurità, nell’ascesa del suo potere, non può che offrire “tempi bui”, la demagogia della sottomissione, l’addio alle speranze.
Non tutto però è perduto. Ancora è possibile il contrasto democratico, intelligente, pacifico che però va avviato subito da tutti quei cittadini che si identificano con i valori di tutti “i migliori”.
Il “potere nascosto”, a cui si riferiscono e fanno leva tutti “i peggiori”, scatena ovunque odio, rabbia, rancore, paura, sangue perché questi rendono più difficile la possibilità di contrastare l’avanzata delle azioni oscure dell’autoritarismo che spinge verso la dittatura mondiale (il Mondialismo).
L’autoritarismo e il totalitarismo non fanno bene a nessuno, neanche a chi li rappresenta. Scatenano solo ondate nefaste di xenofobia, di crimini, di brutalizzazioni, di paura  che sprigionano risposte irrazionali pericolose.

I pupi-simbolo dell’autoritarismo utilizzati dalle forze oscure in questo momento sono Trump negli Stati Uniti, Erdogan in Turchia, Kim Jong-Un in Corea, Le Pen e/o Macron in Francia, Putin in Russia, Orban in Ungheria, e molti altri ancora.
In Italia, più che pupi-simbolo si hanno delle caricature dell’autoritarismo ridicolo, ma pur sempre pericolosi per troppa ignoranza (vedi l’estrema destra azionata nel gennaio-febbraio 2018 e la Lega di Salvini con l’ostentazione sulla “razza bianca”) se venissero sostenuti, con mezzi ed intenzione, dalle oscure forze sovranazionali. Eppure sono pericolosi. Un esempio: la parata, organizzata presso il cimitero Maggiore (il campo numero 10) di Milano, per il 25 aprile 2017, cancellata dal prefetto e dal questore ma assicurata dalla Digos: infatti si è svolta puntualmente, tutti militanti di CasaPound, Lealtà Azione, esibendo, inquadrati come una falange militare, un perfetto saluto romano (in più di mille). Parliamo dell’estrema destra appoggiata dal Carroccio di Salvini che, mentendo, fa il democratico su e giù per l’Italia in campagna elettorale. Non hanno voluto festeggiare la “Liberazione” ma marcare di “nero” Milano, come postazione di potere appoggiata dalla politica parlamentare. Al momento si accontentano di creare forte tensione sociale con gli antagonisti. Ma in realtà non c’è nessun buono  e nessun cattivo: solo degli sbagliati. Si stanno infiltrando, mascherati di ovvietà, nei vari municipi. Intanto diverse forze avanzano e si organizzano: brigate nere, polizia fascista, banda Koch, Lealtà e Azione, movimento Hammerskin, internazionale nazi-fascista di Blood&Hanor, Guardia di ferro rumena, eccetera.
Il Raid Macerata, con 11 migranti presi di mira dal folle Traini, è un brutto sintomo dell’avanzata di molti disturbati mentali che abbracciano tale oscura ideologia. Tengono Mein Kampf, tracciano svastiche, venerano cimeli vari, leggono pubblicazioni riconducibili alla estrema destra ma prevale un incredibile vuoto culturale capace di azionare la mano in gesti folli.

Il mondo, infatti, è oggi in una profonda crisi che rischia di travolgere tutto, la società intera con il suo materialismo, consumismo, ateismo, egoismo, narcisismo, autoritarismo, tutti gli strumenti che il potere oscuro dell’èlite ha saputo radicare nelle menti e nelle culture di milioni di esseri umani.
L’èlite controlla le masse in modo molto semplice, controllando tutto il sistema mediatico: televisione, radio, cinema, discografia, quotidiani, periodici, libri, videogiochi, internet, social. Il sistema mediatico raggiunge l’uomo-massa ovunque. Tutti i media sono controllati da un’unica cupola, anche coloro che ostentano indipendenza. Tutti sono liberi entro un confine prestabilito da rispettare, come è d’altronde per i politici che possono scegliere solo entro un certo numero di opzioni politiche.

Si fa necessario e urgente rivolgersi alle moltitudini, con una comunicazione onesta, sincera ed efficace per riportare nella vita sociale una morale e un’etica in grado di superare gli antagonismi e le frammentazioni che si stanno creando e diffondendo pericolosamente.
È altrettanto urgente contrastare, da subito, lo sfruttamento derivato dall’avidità di molti individui (tra “i peggiori”), nazionali e internazionali, perché questa crisi (supportata dagli autoritarismi diffusi e dal terrorismo-maschera dell’Isis) ha trasformato brutalmente la vita individuale, familiare, sociale, nazionale e internazionale.

Il senso di superiorità di alcuni divide, separa, fa crescere la volontà di differenziazione impropria, facendo dilagare un egoismo separativo a danno dell’intera nazione e delle sue relazioni con le altre nazioni.
I molti decenni trascorsi hanno visto costose conferenze mondiali per la Pace, ma il mondo ha, invece, subìto il dramma di diverse guerre sparse in più parti, fino al terrorismo dell’Isis di oggi e alle guerre finanziarie delle banche mondiali.

È bene ricordare che prima della “Prima e Seconda Guerra Mondiale” (1939-1945) ci sono state molte altre guerre, così come anche dopo, senza alcuna interruzione fino ad oggi.

Eccone solo alcune significative che esprimono tutta la logica dei “Signori della Guerra”:
prima guerra arabo-israeliana 1947-1949; Corea 1950-1953; D’Algeria 1950-1962; Canale di Suez 1956-1957; Indipendenza d’Eritrea 1961-1991; Vietnam 1964-1975; Iran-Iraq 1980-1988; Falkland 2 aprile-14 giugno 1982; prima guerra del Golfo 1990-1991; antiserba in Bosnia 1992-1995; Kosovo 1996-1999; Serbia 1999; seconda guerra del Golfo 2003-2011; Somalia 2006-2007; Libia 2011; intervento contro lo Stato Islamico in Iraq e Siria 8 agosto 2014 (in corso); Turchia, colpo di Stato fallito nel luglio 2016 (scusa per Erdogan per effettuare una dura repressione); ecc..

Sempre guerre. Troppe guerre.
Qualcosa non va.
Il vero fine delle guerre non è solo quello del profitto (basato su un sistema perverso – vedi il finanziamento del nemico, e molto altro ancora –) ma anche quello dello sperimentare scoperte scientifiche, tecnologie e sistemi di morte di massa. Alcuni esempi: l’atomica su Hiroshima; il napalm in Vietnam; l’uranio impoverito in Bosnia; i gas tossici in Afghanistan (Tora Bora).

La politica internazionale fa finta di parlare di logiche di Pace e dietro di loro “I Signori della Guerra” continuano a tramare guerre di profitto. La mascherata del terrorismo dell’Isis lo dimostra chiaramente: la sua mano grezza, che si sporca di sangue, è costituita dai “manipolati” (islamici e non); la sua testa sta nella loggia superiore della Massoneria sovranazionale, la Hathor-Pentalpha che ha inventato lo spauracchio dell’Isis.
Appartengono alla Hathor-Pentalpha il capo-Califfo della stessa Isis, Abu Bakr Al-Baghdadi, Recep Tayyp Erdogan (leader della Turchia), George W. Bush, Dick Cheney, Michael Leeden, Condoleezza Rice, Tony Blair, Nicolas Sarkozy, gli uomini del gruppo Pnac (– Project for the New American Century – Progetto per il Nuovo Secolo Americano, corrente che porta a ciò che si intende per il Nuovo Ordine Mondiale) nato nel 1997.

Le guerre, le azioni cruente del terrorismo, vengono motivate ad arte, dai manipolatori del potere, con il senso di superiorità e dell’orgoglio della storia, della razza, del giusto possesso, ma scatenano l’arroganza, la vanagloria, il disprezzo, la violenza verso le altre culture e civiltà favorendo la degenerazione e facendo concepire un senso di sacrificio inutile e indegno.
Sotto la patina della presunta civiltà mondiale si nascondono ancora cose terribili: cecità, crudeltà, follia di onnipotenza, squilibrio, motivazioni oscure indicibili, eccetera.

La manifestazione del totalitarismo graduale, ma fortemente insidiante e invadente, ha assunto quasi il controllo della linea corretta del pensiero ufficiale (chiamato pensiero unico) da seguire: il principale strumento di controllo della comunicazione è nelle mani dei “gestori” (palesi e occulti) della globalizzazione e del sovranazionalismo.
L’opera svolta è piuttosto insidiosa: lo strumento della propaganda censura e limita il diritto di espressione ma impone l’agenda delle cose in cui credere, delle cose che si possono dire e fare, ma anche il come.

Rifletta il cittadino su quanto sceglie, o crede di scegliere ogni giorno e su ciò che è “portato” a seguire nella propria esistenza; rifletta sulla comunicazione mediatica e sulla comunicazione legislativa.
Quanti tentativi vengono fatti per far passare leggi non proprio a favore dei cittadini (cioè dei loro diritti e delle loro libertà)?

Hanno avviato un diabolico processo di limitazione della libertà di pensiero e di espressione: un processo dagli oscuri intenti e pericoloso in quanto comincia a condizionare sempre di più la vita delle persone (basta vedere quanto si insiste, a livello di cultura mondiale, per l’eliminazione dei riferimenti ritenuti sessisti – movimento nato nelle università americane per contrastare la discriminazione di alcune categorie – ; oppure sulla teoria del gender, e molto altro ancora).
È attraverso alcuni “movimenti”, intelligentemente manipolati, che viene sferrato un attacco non palese alla società umana: le prese di posizione ideologiche che cercano di imporre “visioni del mondo”. Sono pericolose perché alterano il principio della logica e del buon senso, ma anche del senso della misura.

Appare evidente, quindi, e inverosimilmente schiacciante la responsabilità dell’impoverimento oggi diffusosi ovunque pericolosamente e che tale fenomeno grava su tutti coloro che stanno servendo (tutti “i peggiori”) l’èlite occulta nel loro piano disumano (cancellando possibilità di lavoro, qualità della vita per i più, e le più diverse forme di cultura): grandemente responsabili politici, affaristi, banchieri, monopolisti, amministratori delegati di immense società, ecc., che operano sul pensiero unico dell’èlite che non ha alcun interesse a beneficiare, in un qualche modo, il pubblico.
Si può osservare e riflettere su quanto sta accadendo oramai nelle città di tutti i paesi, ovvero la diffusione di una sindrome pericolosa: aumentano gli stupri, i casi di pedofilia, le baby prostitute, il bullismo, le aggressioni per un non nulla, le violenze di ogni tipo, i furti, gli episodi di guerriglia urbana, incidenti provocati per divertimento, eccetera. Una degradazione appositamente provocata dal potere dell’èlite per giustificare gli interventi previsti in cantiere per il prossimo futuro: la necessaria e indispensabile mano ferma per la difesa e la protezione dei cittadini in balia dei cattivi. Tutte le trasformazioni sociali future saranno funzionali a tale buona volontà. Se ne vedono già i segni.

Il piano dell’èlite è un piano a lungo termine e per questo costituito da più “piani” intercambiabili e integrabili lungo le vicissitudini dei “lavori in corso”. Diverse “Officine” occulte hanno lavorato silenziosamente, per questo piano, lungo la storia passata ma anche in quella attuale.

Un Pensiero-progetti-Piano ha sempre guidato i vari scopi, del momento, dell’èlite occulta al Vertice della piramide mondiale del potere. Piani che hanno abbracciato correnti di pensiero tali da influenzare la cultura dominante nel verso voluto dall’èlite: Transumanesimo, Eugenetica, Genetica, Informatica, Intelligenza artificiale, Robotica, Nanotecnologia, Genere cyborg, Bionica, e simili (tutto ciò che può portare alla creazione di un nuovo prototipo di “essere senziente” capace e in grado di sostituire in tutto, o quasi, l’essere umano come si conosce).
Si tratta di un pensiero pericolosissimo che però ha trovato luce in diverse applicazioni scientifiche grazie ad una corte di uomini che hanno flirtato con il potere.
La fila dei transumanisti è ormai lunga e ci sono anche associati, basta vedere l’”Associazione Italiana Transumanisti” della quale è fondatore e presidente il sociologo e filosofo italiano Riccardo Campa che vive e lavora a Cracovia.
In questa sua frase si può vedere la sintesi del suo pensiero e del suo vero intento: “La tecnologia è il trampolino per salire il prossimo gradino della scala evolutiva dopo quello dell’homo sapiens” (Riccardo Campa”.

Un altro genio, che ha creato la Space Exploration Technologies Corporation e la Tesla Motors, al servizio delle richieste del potere sostiene che: “Gli esseri umani dovranno fondersi con le macchine per non diventare obsoleti” (Elon Musk). Sta lavorando al progetto Elon Musk Neuralink (alla prima interfaccia cervello computer) presentato già il 28 marzo 2017.
Riferendosi a Musk (che promette innesti cerebrali per potenziare memoria e intelletto), Liviu Babitz (tra i fondatori di Cyborg Nest) dice: “Lui costruisce qualcosa di incredibile per il futuro, noi qualcosa di futuristico nel presente” (un annuncio su Facebook dove auspica “un mondo dove ciascuno potrà potenziarsi come uno smartphone con le app”).

Presentano sempre gli aspetti positivi ed utili all’uomo ma non parlano mai dei risvolti negativi di un tal pensiero applicato ai fini del controllo e del dominio della popolazione mondiale.

È bene sapere che i cyborg esistono già (centinaia e centinaia di organismi cibernetici), infatti Neil Harbisson ha fondato la Cyborg Foundation nel 2010, insieme a Moon Ribas. La Fondazione sostiene gli individui che sono divenuti dei cyborg e incoraggia molto gli entusiasti a diventarlo. Si sono attivati (a marzo 2017) facendo nascere la Dichiarazione dei Diritti 1.0 (“Ogni persona è libera di esprimersi attraverso modifiche o ampliamenti corporei”) perché gli attuali cyborg chiedono un nuovo Habeas corpus (cioè la “libertà da perquisizioni inutili, sequestro, interruzione della funzione o smontaggio senza processo”).
Stiamo parlando di una frontiera su cui già molte corporazioni investono miliardi. Affascinano molti giovani perché presentano facilmente una tecnologia per espandere i sensi, la mente o le abilità fisiche.

Il “progetto di deumanizzazione” insieme al “programma di istupidimento della popolazione mondiale”, sferrati anni or sono dall’èlite, hanno creato un tipo di cultura dominante idonea a fare da bacino per qualsiasi tipo di sviluppo deviante.
Ritornando al pensiero dell’Eugenetica, che significa la “buona specie”, questo ha preso luce già a metà dell’Ottocento, da Francis Galton Darwin (1822-1911), in seguito amplificato, all’inizio del Novecento, dalla Fondazione Rockefeller con il pieno sostegno della Massoneria (il Rito Scozzese) uniti dall’interesse di sponsorizzare la genetica psichiatrica nel 1934.
Dal pensiero dell’Eugenetica alla genetica uscirono tutti i progetti finanziati negli anni Trenta dalla famiglia Rockefeller (nello stesso tempo in cui finanziava alcune ricerche del Terzo Reich) che già nel 1908 aveva messo le mani sulla giovane industria farmaceutica trasformando la medicina tutta in farmacologia negli USA (mediante lo studio Rapporto Flexner), dal momento che reggeva l’industria petrolchimica.
Un membro del consiglio direttivo della Fondazione Rockefeller, sostenitore dell’Eugenetica, dice: “Sarebbe di gran lunga più semplice e ragionevole produrre un essere umano totalmente nuovo servendosi degli elementi primari accuratamente selezionati, piuttosto che cercare di riconvertire in una forma umana quei tristi simulacri rimasti” (Frederick Osborn, nel Il futuro dell’eredità umana: un’introduzione all’eugenetica nella società moderna – Weybright and Talley, New York 1968, pp. 93-104).
Galton, cugino di Charles Darwin, è infatti il padre dell’Eugenetica sostenuta dalle correnti di ispirazione darwinistica e maltusiana. Nella stessa epoca Herbert Spencer sviluppa “l’evoluzione della psicologia”, una complessità di studi e ricerche tra psicologia, sociologia, evoluzione e biologia (la teoria che partiva dall’affermare che molte persone biologicamente imperfette erano degne di una morte molto veloce). Galton incoraggiava coloro che erano forti e sani a fare tanti figli al fine di migliorare l’umanità e permettere di giungere alla selezione per una razza superiore.

Rientra nel piano dominante dell’èlite dare una diversa direzione all’uomo (evoluzione post-umana): lo vuole spostare da essere “umano” a essere “tecnologico”, per tutti i vantaggi che la trasformazione comporterebbe, l’assoluta obbedienza incontrastata.

In molti hanno contribuito ad alimentare questo folle piano che permetterebbe l’attuazione di un unico centro direzionale tirannico mondiale: ad esempio il biologo evoluzionista Julian Huxley (fratello del famoso Aldous, lo scrittore profetico), che nel 1957 ha coniato il termine “transumanesimo” (utilizzato nel testo “In New Bottles for New Wine”) solcando la tradizione Illuminista.
Il termine viene riutilizzato, ad hoc, negli anni ottanta (negli Stati Uniti) con uno spostamento di significato (orientato a un maggiore individualismo). Invece Max More concepisce e definisce il transumanesimo come “una classe di filosofie che cercano di guidarci verso una condizione postumana”; “Il Transumanesimo differisce dall’umanesimo nel riconoscere ed anticipare i radicali cambiamenti e alterazioni sia nella natura che nelle possibilità delle nostre vite, che saranno il risultato del progresso nelle varie scienze e tecnologie (…)”.
L’ideologia del Transumanesimo con Max More va lontano, si cala nel passato delle origini, infatti More enfatizza una certa descrizione di Lucifero (un eroe ribelle contro un Dio tirannico) fatta dal massone del 33° di Rito Scozzese Antico ed Accettato, Albert Pike: “Lucifero è l’incarnazione della ragione, dell’intelligenza, del pensiero critico. Egli si erge dinnanzi al dogma di dio e tutti gli altri dogmi. Egli sostiene l’esplosione di nuove idee e di nuove prospettive nella ricerca della verità”; “Lucifero, figlio del mattino! È lui che porta la luce, e con intollerabile splendore attraversa i deboli scuri con la sua anima sensuale, o egoista? Non vi è dubbio!”.

Anche il termine cibernetica, coniato dal matematico statunitense Norbert Wiener, abbraccia un vasto programma di discipline varie (biologia, matematica, tecnologia, fisiologia generale, ingegneria, informatica, studi sul sistema nervoso – le neuroscienze – ). Il futurista Ray Kurzeweil (una specie di sacerdote dell’intelligenza artificiale) contribuisce ad influenzare la cultura dominante, nella direzione voluta dell’èlite, suggerendo che bisogna prepararsi ad un nuovo grande balzo nel potere del cervello, non appena si potrà attingere alla potenza di calcolo del cloud.
Lo stesso vale per la bionica (uno dei padri è Hugh Herr) la scienza che studia le funzioni sensorie e motorie degli organismi viventi, allo scopo di riprodurle o potenziarle con dispositivi di vario tipo. In essa convergono numerose discipline oltre alla biologia e all’elettronica, la chimica, la matematica, la fisica e l’ingegneria. Oggi esistono già organi bionici, occhi, mani, gambe e braccia, pancreas regolato dall’iPhone.
Un ingegnere genetico israeliano, il professore Aaron Winkler (docente di neurobiologia, genetica e patologie correlate alla Stanford University, alla John Hopkins e altro ancora), si è spinto molto oltre le più avanzate creazioni di intelligenza artificiale (robot, androidi, cloni, ecc.): ha ideato un essere senziente, ovvero il Bione (dalla forza fisica smisurata, memoria illimitata, capacità intellettuali straordinarie, dalle eccezionali capacità di resistenza ad attacchi di ogni tipo).

L’èlite, nella più totale follia di onnipotenza, vorrebbe tentare di creare tecnologicamente l’essere umano “eterno” mediante l’Uploading, cioè il processo con cui trasferire la mente del singolo individuo dal cervello biologico alla memoria, all’hard disk del computer. Ci stanno lavorando (scansione cerebrale che grazie alla nanotecnologia deassembla il cervello atomo per atomo, o per via neurale – registrazione delle funzionalità di ogni interconnessione sinaptica, e tanto altro ancora).

Su cosa deve riflettere e di cosa deve prendere consapevolezza il cittadino?
Della vera guerra in atto, quella invisibile, insospettabile, che si sta svolgendo, volente o nolente, tra sette miliardi (+ 477.220 nel gennaio 2017) di individui nel mondo contrapposti a uno sparuto numero di individui ricchi, potenti e senza scrupoli, che costituiscono l’èlite occulta di cui parliamo. Su questi sette miliardi solo 8 uomini, da soli, posseggono 426 miliardi di dollari pari alla ricchezza della metà più povera del pianeta, cioè 3,6 miliardi di persone.
L’èlite ritiene che, con l’attuale sovrappopolazione mondiale, si debba prendere in considerazione l’eliminazione almeno di un surplus del 92,54%. È per questo che i membri dell’èlite, che si considerano i “padroni del mondo”, si preoccupano attivamente, finanziando segrete iniziative, di riservarsi certe risorse e per i più provocare una “distruzione” segretamente contenuta. Per loro una diffusa decimazione è ragionevolmente possibile.

L’èlite vuole fare Dio, una nuova creazione, ma in realtà non può creare dal nulla se non, invece, utilizzare la natura e l’uomo (così com’è) come materia-argilla da miscelare, impastare e plasmare in tentativi dal dubbio risultato finale.

Molte coscienze di uomini intelligenti sono lacerate dalle brutture dilagate nel paese e nel mondo: vanno incoraggiati ad unirsi alle fila di tutti “i migliori” per essere-fare e contribuire al cambiamento vero per un nuovo umanesimo risorgimentale, fondato sul diritto naturale di ogni individuo, sulla dignità umana e sulla Pace fra tutti i popoli.
Per tutto questo bisognerà fare in modo di stabilire i rapporti umani nella verità, nella giustizia, nella libertà e nell’amore.

La democrazia è uno stato di coscienza in cui gli individui devono credere e per questo manifestare con coraggio la libertà di espressione e di critica: la prima azione contro l’oscurità, che sferra i suoi strali, è la presa di coscienza dello stato profondo delle cose.

Invitiamo ad una riflessione profonda.

In ogni organizzazione umana (partiti politici, governi, istituzioni, imprese, aziende, religioni, Nato, Onu, Unesco, Fao, Unicef, WWF, Grenpeace International, Amnesty International, ecc.) le forze evolutive e le forze involutive sono presenti attraverso gli uomini che le incarnano: “i migliori” e “i peggiori”.
In ambito sociale prevalgono “i peggiori” che in questa epoca si manifestano attraverso le forze aggressive nell’economia, nella finanza, nella politica, nella cultura, nell’arte, nella scienza, nella medicina, nella comunicazione, nella criminalità, nel terrorismo, eccetera.
L’opera di tutti “i migliori” deve nuovamente illuminare il triangolo fondamentale costituito dalla “politica-potere”, dalla “filosofia-coscienza” e dalla “cultura-intelligenza”.
Riportare l’uomo all’unità, con la gestione etica e ordinata della società e delle nazioni, è cosa fondamentale, per questo è importante la linea dell’espansione della coscienza e dell’educazione (idee, opinioni, sentimenti, stile di vita).