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885. L’opinione pubblica addomesticata (manipolata)

Mercoledì 07 Novembre 2018 00:00 Rosario Castello
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Siamo immersi in una società umana dove ormai la “Menzogna” viene fatta credere “Verità”: è già diffusa la patologia di non saper distinguere quale sia la realtà: quella dove si cammina, quella raccontata dai “servi” del potere o quella virtuale con la quale drogano le nuove generazioni. Possiamo assistere ogni giorno a incredibili masse umane confuse che deambulano nelle varie attività della società civile, ma non si riesce a capire, da come pensano, da come parlano e da come agiscono in quale realtà credono di stare. L’impennata degli psicofarmaci, negli ultimi tempi, fa pensare, riflettere e preoccupare. Dove stanno andando o credono di andare gli individui che sembrano sempre più dei robot schizofrenici senza identità e senza consapevolezza della direzione?
C’è un’ideologia occulta che governa segretamente il mondo dietro tutti i governi ufficiali. Essa alimenta, in modo insospettato, la cultura dominante corrotta che influenza le masse umane: le menti dei cittadini vengono insidiate da un dominio onnipervasivo mediante la “falsa informazione”, pilotata dai media asserviti e da una strategica propaganda voluta dai vertici del potere a monte dell’ideologia occulta.
Viene programmata la realtà in cui devono credere i cittadini, così la menzogna diventa verità che determina pensieri, parole ed azioni. I cittadini ormai storditi dai flussi compulsivi dell’informazione non si accorgono, non si rendono conto delle menzogne di Stato. La Menzogna ha i suoi volti e le sue frasi celebri, che hanno ingannato per poco o lungo tempo, ma non può sovrapporre definitivamente la Verità-Realtà.
Il Vertice della piramide del potere mondiale soddisfa la propria sete di dominio azionando oligarchie diaboliche, disumane per dominare, schiavizzare le masse umane senza che queste possano ribellarsi. Viene facilitata, a tal fine, sempre più la diffusione di alcol, di droghe chimiche e virtuali, di farmaci psichiatrici, di pornografia e di sesso pervertito, di pedofilia, di gioco che induce illusorie speranze e che rende dipendenti come la droga, di esperienze violente che drogano il sangue e l’anima delle persone: l’obiettivo è piegare le menti e il volere delle masse.
I cittadini sono considerati burattini: l’opinione pubblica viene tirata dai fili invisibili dei pupari del potere senza che i cittadini se ne rendano conto. Si può affermare tranquillamente che i vari Paesi sono diretti da un potere invisibile che fa credere a tutti di poter scegliere liberamente ogni cosa (comportamenti, modi di essere, un destino, l’immaginario, un oggetto, la vittoria di un governo, ecc.).
Il vero potere, essendo nascosto, è praticamente inattaccabile e non riconoscibile. I governanti occulti usano e fanno usare, nei confronti dei cittadini, sofisticate tecniche di persuasione, mediante l’ausilio di certa tecnologia, dell’ipnosi e della Programmazione Neuro-linguistica (PNL).
Cosa vuole il potere? Un gregge, non un popolo fatto di individui liberi e consapevoli; un gregge etero-diretto senza darlo a vedere.
Gli scenari nazionali e internazionali che il potere crea sono funzionali a confondere i cittadini, a farli preoccupare, a mantenerli bisognosi e dipendenti, dei soggetti passivi.
La manipolazione inizia ormai dalla culla (o dalla provetta addirittura) per far arrivare l’individuo all’età adulta già perfettamente programmato secondo le caratteristiche richieste dal potere, così il cittadino non si rende conto del proprio stato di schiavitù, anzi sentendosi bene in esso, protetto e sicuro.
La propaganda che bombarda i cittadini offre una retorica buonista ma è falsa perché nasconde il pensiero tiranno che guida, che vuol dare l’illusione della libertà. Ogni scelta effettuata dai cittadini viene pilotata dall’alto, anche le scelte che sembrano riguardare i diritti civili o i diritti delle minoranze. Vengono svolte, periodicamente, delle chirurgiche operazioni antropologiche per plasmare un nuovo modello di essere umano (vedi il modello “gender”), un prototipo spersonalizzato, senza più identità, senza la capacità di esercitare la discriminazione-discernimento, un uomo passivo di fronte a qualsiasi cosa accada: una perfetta “macchina obbediente” al servizio del potere. Questo potere sta abbattendo da molti anni il vecchio uomo e il vecchio mondo, mediante la imposta “globalizzazione” e il “mondialismo” in corso d’opera. Il “mondialismo” è un progetto ideologico che maschera la vera intenzione dell’”ideologia occulta” che muove i signori che dominano dal Vertice della piramide mondiale del potere. Il mondialismo è ciò che si è diffuso, a livello informativo, sotto la denominazione di “mondializzazione”, anche se impropriamente. Comunque il mondialismo-mondializzazione è ciò che costituisce quell’apparato che lavora per imporre un unico governo mondiale, che ha iniziato un’opera di dissoluzione di tutte le nazioni del pianeta, illudendo di voler creare un’umanità unita sotto un unico ideale. Una ideologia diffusa negli anni con le stesse modalità di come si diffonde una religione (sulla fede imposta), con il pretesto di una illusoria pace universale che è riuscito ad ingannare moltissime risorse intellettuali preziose. In molti remano a favore credendo di fare il supremo bene di tutti, senza rendersi conto di partecipare alla diffusione di una specie di religione laica. È in corso un concreto processo totalitario sull’umanità e sono in molti a fare finta di non capire, di non vedere per semplici motivi ed interessi personali.
La prigione universale che hanno costruito, dalla quale nessuno sembra poter fuggire, è il sistema mondo imposto che costringe ad una vita mercantile dove comanda la legge-religione del profitto a tutti i costi. Illudono con la ripetizione continua, come a dei mantra, con i Diritti Umani Universali, che però non applicano mai per davvero (lasciandoli speranze astratte), che solo un unico governo mondiale può realizzare (in realtà è l’artificio per concretizzare il dominio mondiale, quel nuovo ordine mondiale mascherato in molti ambiti).
Che cosa vogliono dominare? Ottundere le menti degli esseri umani per dominare le loro anime e governare-regnare, a modo loro, il mondo.
La direzione dove questo potere vuol condurre l’uomo, l’individuo, il cittadino richiede un prezzo molto alto da pagare: l’abdicazione totale, una rinunzia totale in fatto di identità, libertà, diritti, capacità critica, privacy, dignità morale ed economica, sovranità monetaria, sovranità popolare, ecc..
In realtà la società umana è stata trasformata in un grande “Laboratorio-Allevamento di esseri umani” dove vengono svolti continui “esperimenti sociali” di ogni specie, all’insaputa degli interessati, ovviamente: i cittadini sono pedine all’interno di un diabolico schema di controllo dove, a seconda della convenienza del momento, vengono considerati “merce” o “consumatori”, ovvero dei “trascurabili”.
Sottraggono ai cittadini anche la memoria storica del popolo di appartenenza mediante strategiche falsificazioni, confondendoli e privandoli di qualsiasi riferimento in grado di provocare una coscienza critica. Le città si sono trasformate (per nascosta volontà dei dominanti) in luoghi per schizofrenici, dove accade di tutto, tanto le manipolazioni hanno influito sugli equilibri delle menti. Senza volerlo le persone non pensano ma ripetono le parole di un linguaggio imposto subdolamente nelle loro menti e credono di esprimere liberamente la loro opinione.

Il web è diventato, ad esempio, un ottimo strumento di manipolazione delle coscienze, di controllo e di orientamento delle masse dove è diventato impossibile distinguere verità e menzogna. Tutti i mezzi di informazione partecipano alla luciferina manipolazione delle coscienze, e sempre la televisione con i suoi programmi in primis. Disseminano ad arte i veleni del pregiudizio, dell’odio razziale, di un nemico del momento a tutti i costi. Esistono, infatti, organizzazioni private che in gran segreto elaborano menzogne, coreografie sociali spettacolari e propagande strategiche funzionali alla falsificazione di tutto ciò che può servire ai fini dello scopo fondamentale del controllo totale.
La strage nella sinagoga a Pittsburgh (Stato della Pennsylvania), con 11 vittime, è l’ennesimo esempio frutto di un bombardamento mediatico sbagliato. Il killer, che ha sparato sulla folla e sulla polizia, è uno squilibrato, un disturbato mentale, che ha saturato le “informazioni entranti” (di odio razziale) e le “informazioni interne” (odio viscerale per gli ebrei) elaborate da lui stesso e che lo hanno spinto e organizzato nel folle gesto con convinzione (gridando “tutti gli ebrei devono morire”).

Una falsa “Verità” vigila sul mondo, quella in cui tutti devono credere ciecamente. È quella voluta dal dominante Vertice della piramide mondiale del potere e che una lunga scala di “servi” favorisce, protegge e impone in ogni ambito della società. I “servi” sono soggetti o strutture organizzative in grado di influenzare efficacemente, orientando-costringendo, l’opinione pubblica: uomini politici, giornalisti, economisti, finanzieri, imprenditori, professori (università), psicologi, psichiatri, neurofisiologi, sociologi, antropologi, scienziati di varie discipline, filosofi, alti prelati, associazioni, fondazioni, membri dei poteri occulti nazionali e sovranazionali, ecc.. In molti, per stare dalla parte dei dominanti, fanno davvero carte false. Alcuni fanno i cosiddetti “esperti” al servizio del potere senza farlo sembrare.

Volere dirottare l’attenzione della pubblica opinione, infatti, a tutti i costi, sulla realtà del mondo digitale quando nella vera realtà di tutti i giorni, delle famiglie in difficoltà, viene esercitata una lotta di sopravvivenza, che senso ha. Qual è il vero scopo?
I cosiddetti “esperti”, in giro per i programmi tv, sui blog e sui social, o sono degli incompetenti o parlano in malafede perché “servi” del potere nascosto che indica loro cosa devono far credere. Questi “esperti” esercitano un’influenza tale da condizionare le scelte e le opinioni degli individui, nella direzione voluta dal potere. Non risolvono alcun problema a coloro a cui si rivolgono ma a stessi aumentano il conto in banca e la popolarità immeritata.
Come si fa ad avere la pretesa di spiegare come si sia trasformata la realtà alla luce dell’irruzione del digitale nella cultura e nella società? Sono in molti questi “esperti”, infatti, ad avere tale pretesa. La vera realtà non è mai stata trasformata, è sempre quella, è sempre la stessa, è quella dove soffrono milioni di nuovi poveri e dove moltissimi altri sono a rischio di povertà assoluta: è la percezione della persona, manipolata dagli ingegneri della persuasione occulta, che è stata trasformata mediante il bombardamento della mente con menzogne, illusioni e paure diffuse (come quella del terrorismo dell’Isis, o dell’invasione dei migranti che rubano case e posti di lavoro). Parlare dell’arrivo della nuova era scandita dai programmi della tecnologia quando la società è sempre più piena di precari, di disoccupati, di licenziati, di pensionati in difficoltà che non si possono curare e non sanno come arrivare a fine mese, di vecchi e nuovi poveri, è davvero troppo. Questi “esperti” che parlano e mentre parlano (del nulla) guadagnano, si arricchiscono, diventano più famosi, sono una vergogna, un’offesa all’umanità che soffre di sopravvivenza. Non parliamo poi di un ex premier, fallito e sconfitto, che si vende a ventimila euro a conferenza senza far comprendere su cosa sarebbe esperto, innovativo e vincente, viste le batoste elettorali ricevute dal Referendum sulla Riforma costituzionale del 4 dicembre 2016 alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 e che vergognosamente si è messo in vetrina, sulla piattaforma di Celebrity Speakers Associates, raccontando di sé una storia diversa da quella realmente accaduta (egli si racconta come da febbraio 2014 a dicembre 2016 abbia guidato, con grande merito, il paese nell’uscita dalla recessione economica accelerandone la fine con la riforma del mondo del lavoro e delle misure fiscali, ma i cittadini raccontano un’altra storia, quella vera del loro fine mese). Un altro esempio di come la menzogna diventa verità che inganna l’opinione pubblica.

Tutti coloro che si pongono al di fuori della direzione perseguita dal potere vengono considerati pericolosi, nemici, inaffidabili, trascurabili, a seconda dell’attenzione che riescono a suscitare. Chi mostra il lato oscuro di questo potere dominante viene sorvegliato impropriamente. I pensatori scomodi non sono graditi dal potere: in poche parole, chi la pensa diversamente è un nemico, democraticamente parlando. Molte notizie ingannevoli vengono diffuse per distogliere l’attenzione da un aspetto critico del momento che potrebbe imbarazzare il potere del governo di turno che serve ambiguamente l’Alto Vertice occulto del potere. I media servono e dirigono la manipolazione ordinata dal potere, in base alle esigenze del momento. Perché molti giornalisti rinunciano alla libertà e all’onestà intellettuale per divenire cellula di una tale mostruosità?
Sono pochi i giornalisti che scrivono quello che pensano davvero. I più famosi guadagnano di più per non scrivere la verità di quello che sanno e per manipolare l’opinione pubblica: gli esempi, di chi si è fatto servo, nei quotidiani e in tv sono molti.
Un giornalismo che pratica l’occultamento della verità significa che professa la prostituzione intellettuale. Un vero giornalista non dovrebbe mentire, non dovrebbe diffamare, non dovrebbe distruggere la verità o stravolgerla per strisciare ai piedi del potere e della ricchezza. Un giornalista, che non racconta la verità, perché serve il potere, è solo un burattino che ha ucciso il proprio talento e consegnato la propria vita a dei pupari.

Ad esempio, molti media tacciono sulle buone iniziative a favore della giustizia e della verità: quelli che ne scrivono e ne parlano bisogna cercarli con il lanternino. Ad esempio, esiste un’Antimafia e chi non scrive su di essa, oppure chi ne scrive ma depistando l’opinione pubblica, o ancora chi ne scrive minimizzando il fenomeno che si riferisce all’Antimafia. Pochi tentano di scrivere e far sapere sull’antimafia, su cosa fa e su cosa dovrebbe fare di più e meglio. Sta di fatto che poco è stato scritto, diffuso e dato rilevanza sulla “Convenzione di Palermo” (e i suoi tre Protocolli), una iniziativa adottata nel 2000 rifacentesi alla “Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale”, un trattato promosso dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. La Convenzione è entrata in vigore il 29 settembre 2003 e nell’agosto 2017 è stata ratificata da 188 Paesi. La “Convenzione di Palermo” prende vita sottoforma di “Conferenza contro il crimine” nel 2000, otto anni dopo l’uccisione di Giovanni Falcone per mano della mafia. Questo perché, nonostante tutto, “i migliori” esistono ed operano anche in silenzio.
Una piccola luce (un gruppo di persone oneste e intellettualmente elevate) ha tracciato un piccolo sentiero, ma saldo come un’autostrada, diretto fino all’ONU. Una specie di patto di verifica, come scrive Nando Dalla Chiesa su Il Fatto Quotidiano (29 ottobre 2018), tra i Paesi, per mettere sotto i riflettori la lotta alla criminalità organizzata e scoprire quanto sia vera la genuinità dell’intento. Da quella iniziativa alcuni nobili passi hanno portato all’oggi, davanti all’ONU, un’azione illuminante tutta italiana, per mano di un’ambasciatrice italiana e dei suoi magistrati, ma soprattutto di due giovani funzionarie che hanno lavorato alacremente per un anno intero presso l’Ufficio ONU contro la droga e il crimine (Flavia Romiti e Maria Cristina Montefusco). Attivissime nel cercare di trasmettere l’idea di una nuova forma di prevenzione e promuovere la “Convenzione di Palermo”. Sono bravissime perché insistono sull’educazione alla giustizia (dei bambini, dei ragazzi, degli universitari): l’idea del teatro educativo ha preso piede e così hanno portato uno spettacolo-esempio direttamente all’apertura della Conferenza contro il crimine organizzato (“Dieci storie così” di Giulia Minoli, uno spettacolo, attrici e attori napoletani rigorosamente in perfetto inglese). Il pienone c’è stato e anche un gran consenso. Ha aperto i lavori il ministro della giustizia italiano, Alfonso Bonafede. Un vento nuovo e pulito d’Italia che crede nella possibilità di un mondo migliore e più felice possibile. Un gruppo crescente d’italiani (“i migliori”) può dimostrare che non esiste solo un’Italia corrotta e criminale ma anche un’Italia onesta, colta, responsabile e capace di contrastare la bruttezza e la mediocrità che finora ha imperato.
Un’oncia di civiltà in più può fare la differenza, può trasformare la realtà delle cose cadute nell’oscurità.

Dove sono finiti i “Diritti Reali” degli “Uomini Reali”?

Le forze della sinistra e le forze della destra si sono consegnate nelle mani di questo potere oscuro in nome della preservazione di un’oncia del loro potere che ha tradito, ormai, i propri estimatori condannandoli alla dissoluzione della propria storia. La destra e la sinistra (e loro derivati o pantomime) hanno scelto i loro padroni, i padroni del mondo.

Lo strumento efficace, contro tutto questo, sarebbe il risveglio della capacità di discernimento-discriminazione di tutti i cittadini, della maggior parte di essi. È difficile ma possibile.

 

Letture consigliate

L’Italia occulta, Rosario Castello (su Amazon e Youcanprint)
Il Volto del Male – Mistero e Origine, Rosario Castello
L’invisibile identità del potere nascosto, Rosario Castello
Il Chiaro e lo Scuro nel Mondo – La Mescolanza, Rosario Castello
Questa è l’Ora dell’Urgenza, Rosario Castello
Le Maschere del potere nascosto, Rosario Castello
Potestas Tenebrarum, Rosario Castello
I Fiori del male che divorano il Mondo, Rosario Castello

Riflessioni di un giudice, Carlo Palermo, Editori Riuniti
Il papa nel mirino, Carlo Palermo, Editori Riuniti
Il quarto livello, Carlo Palermo, Editori Riuniti
Le trattative, Ingroia-Orsatti, Editore Imprimatur
L’Italia dei poteri occulti, Philip Willan, Newton Compton
Dossier Dell’Utri, Gianni Barbacetto, Kaos
Quel terribile ’92, Aaron Pettinari e Pietro Orsatti, Editore Imprimatur
È Stato la Mafia, Marco Travaglio, Chiarelettere
Viva il Re, Marco Travaglio, Chiarelettere
B. come basta, Marco Travaglio, PaperFIRST
Intoccabili, Marco Travaglio e Saverio Lodato, BUR
BerlusMonti, Marco Travaglio, Garzanti
Poteri forti, Ferruccio Pinotti, BUR
La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi, Anna Vinci, Chiarelettere
Loggia P2. Il Piano e le sue regole, Giuseppe Amari e Anna Vinci, Castelvecchi
Loggia P2. Una storia unica, Mirko Crocoli, A. CAR
Banda Etruria, Lucio Giunio Bruto, Edizione Kaos
Ultimo Banco, Giovanni Floris, Solferino
La Repubblica delle Stragi, Salvatore Borsellino, PaperFIRST
L’Anello della Repubblica, Stefania Limiti, Chiarelettere
Il Noto Servizio. Le spie di Giulio Andreotti, Aldo Giannuli, LIT Edizioni
Da cosa nasce cosa, Alfio Caruso, Longanesi
Il Lavoro nel XXI secolo, Domenico Masi, Einaudi
Il Golpe invisibile, Giorgio Galli, Edizione Kaos
Un atomo di verità, Marco Damilano, Feltrinelli
Democristiani immaginari, Vallecchi
La Repubblica del Selfie, Rizzoli
Processo al nuovo, Laterza
Chi ha sbagliato più forte, Laterza