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518. “Tradere”: sui passi di Sopdet

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Il sito (www.centroparadesha.it) è stato pubblicato il 15 luglio per il Gurupurnima del 2011 e reso on-line per la levata eliaca di Sirio del 21 luglio 2011. Sui passi di una consapevolezza esoterica abbiamo tirato i “fili” di una Sezione Aurea invisibile possibile, entro la quale provocare allineamenti, rettifiche egregoriche, sospingere ciclicità, direzionare consapevolezze, aprire un varco spirituale, versare acqua per il fiorire dei nuovi “loti”.

Pazienti aspettiamo i tempi che sappiamo verranno: lo sguardo consapevole è proteso nella giusta direzione. Il nostro occhio traslucido dalla contemplazione vede già le fosse pronte per i folli e i mediocri che hanno oscurato questo mondo. Gli Hathor (esseri quadridimensionali) ritornano, anche se lentamente, ad essere nuovamente visibili in determinati momenti.
In questi tre anni 48 enti planetari si sono allineati con i 48 Cakra della Terra e si preparano a svolgere compiti specifici. Se tutto andrà come dovrebbe il lavoro di questi 48 si incrocerà con quello di 48 dei 49 Cavalieri guerrieri già inseriti, e in opera, presso i luoghi di destinazione dharmica. Parliamo di rivoluzione della coscienza non di rivoluzione sociale: qualsiasi “modello” sociale non potrà funzionare se non viene risvegliata profondamente la coscienza dell’umanità. Una umana società planetaria più illuminata e più felice, connessa spiritualmente al Tutto, potrà esserci solo passando attraverso una rivoluzione spirituale interiore di ciascun ente planetario, reinvertendo il movimento delle posizioni coscienziali da “discendente” in “ascendente”.

In sanscrito Sirio è Mrgavyadha (il Cacciatore di Cervi) che rappresenta Rudra-Siva. In arabo è al-sira oppure al-shira (il Capo). In latino è Sirius mentre Sothis per i greci e Sopdet per gli egizi.

Sulla scia della portata della levata eliaca di Sirio (21-23 luglio) abbiamo voluto iniziare, a suo tempo, la missione del nostro “tradere” mediante la forma (il sito) offerta dalla tecnologia attenendoci sempre ai principi della commensura. Non abbiamo mai pensato ai lettori-visitatori-ricercatori in termini di “quantità” ma di “qualità”: attrarre la “qualità” migliore in ciascuno offrendo alta “qualità” per un percorso trasformativo. Abbiamo voluto, e vogliamo ancora offrire quanto rivela il Bello, il Buono e il Vero.

Sirio (anche Stella del Cane o Stella Canicola) è una stella bianca della Costellazione del Cane Maggiore (la stella più brillante del cielo notturno). È osservabile da tutte le regioni abitate della Terra: solo chi non vuol vederla non la vede. Nell’antico egitto la “Stella a cinque punte” simboleggiava la “Stella di Iside”, cioè Sirio. L’antica religione egizia ed il calendario sotico si basavano sul sorgere eliacale di Sirio.
C’è uno stretto legame tra il sistema solare e quello di Sirio (un legame gravitazionale – karmico-dharmico).
Il sistema di Sirio è un sistema binario: Sirio A e Sirio B (nana bianca).
I due sistemi ruotano a spirale attorno ad un unico punto-centro comune. È come se fossero un solo sistema.
L’esoterismo, da sempre, ha tenuto in grande considerazione Sirio, il suo percorso astronomico e le corrispondenze astrologiche nell’ampia visione consapevole dei Cicli precessionali degli equinozi (di 25.920 anni). Molte sono le ragioni perché la scienza iniziatica tiene in considerazione la sua esistenza e la sua influenza.

È esistita una “Via” (Scuola Misterica di Akhenaton – tradizione orale) chiamata della Legge dell’Uno: è quella dell’Occhio destro di Horus. L’occhio destro è controllato dall’emisfero sinistro del cervello (funzionamento-conoscenza maschile).
L’Occhio sinistro di Horus è quello controllato dall’emisfero destro del cervello (funzione-conoscenza femminile) che incarnava un’altra “Via” (Scuola Misterica dei Dodici Templi egizi principali lungo il Nilo).
Il Tempio tredicesimo era la Grande Piramide.

L’emisfero destro del cervello controlla tutta la parte sinistra del corpo. È nel risveglio di questo emisfero che l’ente planetario può sperimentare la verità dell’unità di tutto ciò che esiste senza alcuna spiegazione, sapendo, vivendo la verità.
L’emisfero sinistro del cervello controlla tutta la parte destra del corpo (componente maschile problematica per la sua logica dominante rispetto al femminile). Questo emisfero sinistro del cervello non sperimenta l’unità osservando la realtà ma vede, percepisce divisione, separazione e nemici: organizza tutto in opposti.
Il risveglio completo contempla proprio il risveglio dei due emisferi del cervello, sia quello sinistro sia quello destro per poter sperimentare la pienezza di tutto il potenziale. Solo il risveglio impedisce all’emisfero sinistro del cervello di bloccare, limitare l’ente planetario del pianeta Terra.
Le “pratiche” e le “informazioni” di un autentico “sentiero realizzativo” contemplano proprio la necessità di riconnettere i due emisferi, di sinistra e di destra, del cervello perché i “due possano nuovamente essere uno”.
Il tanto incriminato corpo calloso (risvegliato e funzionante correttamente dovrebbe elaborare informazioni visive, uditive e tattili e intervenire nel coordinamento dei movimenti e nel linguaggio), perché considerato tecnicamente responsabile del sonno della coscienza, dell’incapienza degli enti planetari, si trasforma, con il risveglio, in un duttile percorso di fibre mieliniche intento a unire i due emisferi in una unità. Il corpo calloso è situato trasversalmente nella scissura interemisferica unendo fisicamente i due emisferi nella parte centro inferiore della faccia mediale. Quello che è importante è unire i due emisferi dal punto di vista informazionale, le informazioni che possano passare avanti e indietro da un emisfero all’altro in modo da ottenere integrazione e sincronizzazione.
Quando si riesce ad ottenere il risveglio dei due emisferi, in questa azione d’ascesa viene coinvolta la ghiandola pineale in un funzionamento del tutto diverso dell’ente planetario ordinario, comune, non-risvegliato. La ghiandola pineale riprende una funzionalità della sua vera natura, fino a quel momento, bloccata: una funzione che ha a che fare con la luce e con il Corpo di luce. Si attiva un incredibile processo di rigenerazione e di risveglio ponendo l’ente planetario su posizioni superiori di coscienza, livelli inimmaginabili.

Noi abbiamo tentato, e ancora tenteremo, di far comprendere l’importanza, per gli enti planetari del pianeta Terra, del ritorno ad una Età Sapienziale (l’antica età di Saturno), a quell’Età dell’Oro, il ritorno allo stato primigenio prima della “discesa-caduta”.
La “caduta” ha separato la creatura dal creatore, lo ha privato dall’Albero della Vita, ha separato l’Uomo da “Paradesha”: necessita un cammino iniziatico per riunire l’Uomo al Cosmo e riaffermare quella trascendenza assoluta per rivendicare l’Origine e il Destino divini dell’Uomo.

 

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