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569. Una Società malata di Georges Vithoulkas

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Presentiamo, di seguito, il Discorso all’Università di Medicina Victor Babes di Timisoara, Romania, il 22 ottobre 2012, di Georges Vithoulkas quando gli è stata conferita la laurea “Honoris Causa”.

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Una Società Malata

È mia sensazione che oggi il mondo sia pervaso da una grande agitazione che rischia di portarci alla catastrofe globale. La mentalità degli occidentali, soprattutto di scienziati e politici, sembra essere in stato confusionale.
Difficile trovare oggi qualcuno disposto a negarlo. Mi chiedo come siamo arrivati a un tale stato di conflittualità fra le nazioni, come mai tanto egoismo e avidità si siano manifestate nel nostro comportamento da portarci così tanta insicurezza, ansietà, depressione e infelicità invece che sentimenti di pace e di fratellanza.
È mia esperienza – nell’esaminare migliaia di casi in questi ultimi 50 anni – che lo stato generale della salute, specialmente la condizione mentale, di quella parte del mondo che aveva accesso alle cure migliori, si è invece deteriorato.
Come sapete, Europa, America e Canada, sono le aree al mondo che possiedono le migliori strutture e assistenze mediche; eppure, ritengo che le menti delle loro persone non funzionino come dovrebbero. Come è possibile che chi possiede le migliori strutture sanitarie, con ampia disponibilità di vaccini, antibiotici e ormoni, si sia trovato in una condizione mentale ed emozionale talmente alterata da creare generazioni di individui senza cuore, e soprattutto egoiste e avide?
Fa parte dell’evoluzione naturale dell’uomo diventare sempre più egoista e materialista, nutrendo odio e divisione, o non sarebbe invece suo destino diventare sempre più spirituale, sereno, felice e contento di prendersi cura gli uni degli altri?
So per esperienza personale e per averlo osservato che è di tutti gli uomini la possibilità di sperimentare esaltanti stati di felicità se essi arrivano a sbarazzarsi del loro egoismo, l’ho visto accadere nei più sani tra loro. Se un individuo è felice e sereno non vi è la minima possibilità che possa fare del male ad altri. La domanda è: perché tali individui sono così poco numerosi oggi nel mondo occidentale da non essere capaci di creare una massa critica che resista agli aspetti negativi che ogni giorno aumentano?
Perché allora il mondo occidentale, che è considerato leader di tutto il resto del mondo attuale, promuove tutte queste qualità negative, odio e disunione, nazione contro nazione, razze l’una contro l’altra, sette religiose in contrasto che predicano l’odio e la divisione, e nell’insieme tutto questo minaccia l’annichilimento della razza umana dalla faccia della terra?
La mente di quei politici, capi della finanza e scienziati, che prendono decisioni globali, può essere equilibrata e sana?
Lo dubito! Quello che sappiamo attraverso la nostra esperienza con l’omeopatia è che le decisioni ed azioni che intraprendiamo ogni giorno spesso sono influenzate e talvolta perfino dettate dalle nostre patologie mentali ed emotive. Non è più una teoria, oggi sappiamo che di fatto è così.
Se quanto detto sopra è vero, ovviamente qualcosa è andato terribilmente storto riguardo la salute in generale delle nazioni occidentali.
La domanda è: perché?
Pur senza ignorare l’influenza dei diversi fattori ambientali che incidono sulla salute, e l’influenza della competizione che nella società moderna crea ansietà, paure, insicurezza e aggressività, penso che ciò che ha maggiormente contribuito a creare lo stato mentale attuale delle persone contemporaneamente sta nell’insensato abuso di medicinali chimici convenzionali, di ormoni e vaccinazioni, che hanno segnato profondamente l’organismo umano e anche le funzioni del cervello.
Secondo una ricerca di più di trent’anni condotta dal nostro centro di ricerca e divulgata attraverso un giornale leader sotto il titolo, “the continuum of a unifed theory of deaseses”, è dimostrato il ruolo delle medicine chimiche nel sopprimere le malattie portandole verso la parte centrale dell’organismo, che è il cervello.
Quello che sorprende è l’osservazione che ogni medicina chimica, fatta per combattere una particolare patologia, dopo essere stata inserita nell’organismo, non ha semplicemente un “vago” effetto collaterale, ma segue un preciso cammino nell’organismo, spesso innescando le inerenti predisposizioni ereditarie (i punti deboli) del paziente, per poi manifestare malattie croniche.
Se accettiamo che quanto sopra è vicino alla verità, allora dobbiamo ammettere che lo stato attuale delle politiche e delle finanze del mondo globale è frutto di menti malate che non riescono più a vedere l’essenziale e l’ovvio – che è la ricerca della felicità e della gioia per tutti – ma al contrario cercano vie devianti per controllare le masse e poterle sfruttare. Allora dobbiamo ammettere che abbiamo un difficile problema medico da risolvere e quindi, per questa ragione, tutti noi che ci interessiamo alla salute della gente, dobbiamo sederci insieme con mente critica per trovare la soluzione migliore.
Non credo che la medicina convenzionale, fino ad oggi, sia riuscita a dare risposte affidabili ai principali problemi medici, specialmente per quanto riguarda le malattie croniche. Certo, nemmeno l’omeopatia ha tutte le risposte, ma sono sicuro che la medicina accademica trarrà beneficio dall’integrazione di quelle nuove idee e percezioni che possono venire da un sistema con punti di vista completamente nuovi quale è l’omeopatia.
Spero che quest’incontro possa essere l’inizio di un dialogo che sfoci inun nuovo paradigma medico, meno dannoso e più umano.
Forse in un vicino futuro possiamo prevedere che emergeranno nuove scuole di medicina, dove agli studenti verrà insegnato non solo la medicina tecnologica, ma verranno anche ispirati dai loro professori a manifestare le migliori qualità di chi si prepara a guarire gli altri, cioè uno stato interiore di amore e saggezza a beneficio dei loro pazienti.

Georges Vithoulkas
tratto dalla Rivista “Domani” febbraio 2014
Anno XLVI n. 188
(pag. 34-35)

 

 

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