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817. “Programmi”? No, un Carnevale elettorale

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La “politica” è una cosa seria ma l’hanno fatta diventare una carnevalata oltre che una forma degradata della sua natura originaria che sondava il giusto e l’ingiusto per la certezza della guida del popolo.
Dove sono finiti i riferimenti all’etica e al diritto?
Dove sono finiti i politici che esprimono le virtù in funzione della cosa pubblica?
Noi vediamo buffoni, corrotti e corruttori, indecenti immorali che respirano-traspirano vizi che corrompono il popolo e affondano la nazione nel pantano.

Cosa offrono questi mediocri dell’oggi che impunemente vorrebbero travestirsi da sovrani in cerca di sudditi, di servi anziché di liberi cittadini?
Non la verità ma l’autorità.

Politica: Attività pratica relativa all’organizzazione e amministrazione della vita pubblica; arte del governo. Dai diversi ambiti nei quali la vita pubblica si sviluppa derivano le specifiche determinazioni che la p. acquista (internazionale, economica, finanziaria, ecc.).

http://www.treccani.it

 

Tutti i governanti di oggi, democratici o meno, pensano, parlano e agiscono-comportano da onnipotenti, come se avessero il controllo su tutto, ma ciò non è affatto vero, non è realmente possibile. È vero il fatto che il loro potere, quello che riescono ad esercitare, è sostenuto e rafforzato dall’economia consumistica diffusa che tiene imbrigliati i cittadini che, profondamente condizionati, non sono affatto liberi: sono tenuti e mossi come da un filo invisibile, tirato da una miriade di riflessi condizionati attivati-innescati da una temibile manipolazione delle coscienze, esercitata per gli oscuri fini del piano occulto della Mondializzazione voluta dall’èlite dominante che non mostra la sua vera faccia.
I cittadini vengono tenuti prigionieri sull’illusione del benessere di oggi su quello del passato e non si accorgono del futuro possibile bloccato da una artificiosa paralisi che non permette alcuna vera possibilità di trasformazione sociale.
I dominanti hanno rafforzato il proprio potere sottraendo il futuro ai giovani, creando generazioni di bisognosi e di condizionati, architettando bene l’estinzione del Lavoro e distribuendo sconfortanti disuguaglianze al momento irrecuperabili. Questo potere della casta, che serve il potere occulto sovranazionale, esercita una violenza invisibile, inquietante, servendosi della tecnologia della comunicazione che manipola pensieri ed emozioni, che mentre illude di stare per “dare” diabolicamente “sottrae” (futuro, diritti, dignità, libertà, risorse, ecc.).
In tutti i territori nazionali si evidenzia un incredibile disfacimento dove non si distinguono più le forze di governo e di opposizione. I “moderati” si rivelano spesso aggressivi e violenti e i “non moderati” si lasciano andare a rappresentazioni di moderazione, di pace e di unità sociale: tutti mentono, azionano moti ingannevoli per strappare consensi e alterare i movimenti sociali.
Vere e sincere azioni liberatrici non se ne vedono.

Si tratta di una mezza verità quando si pensa che gli attuali mezzi di comunicazione possono trasformare le rappresentazioni del mondo e della società. Restano fondamentali la consapevolezza e la conoscenza dei fini sulla conoscenza dei mezzi a disposizione.

Quella dei dominatori è una finta conoscenza che propone i “come?”, facendo scomparire i fondamentali “perché?” che rientrano nella natura dei giovani che hanno diritto a delle risposte di verità. Con la menzogna e l’inganno consolidano il loro dominio sui giovani che non ricevono più alcun aiuto, dal momento che nessuno spende un vero impegno per loro, per l’azionamento del loro futuro. La maggioranza della “casta”, presa dai propri interessi egoistici, cerca solo di manipolare e reprimere le legittime istanze dei giovani.
I giovani non ricevono più da nessuna parte delle vere spinte per una presa di coscienza, di stimoli per una attiva partecipazione sociale ma solo incantamenti per soporiferi intrattenimenti di massa che uccidono le virtù e fanno esplodere i vizi, funzionali al guadagno dei dominatori.

Una campagna elettorale carnevalesca, quella del gennaio-febbraio 2018, in cui i grandi assenti sono i “programmi” seri: presenti, invece, le grandi sciocchezze indimostrabili e l’intercambiabilità delle maschere indecenti, offensive per i cittadini.

 

In prossima uscita il nostro libro:
L’Italia occulta

 

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