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825. Fermino, “i migliori”, l’ignoranza barbara

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L’egoismo, l’ignoranza e la paura hanno fatto decadere il Paese: un’oscurità intellettuale e spirituale si è abbattuta come una grande sciagura sull’Italia, da moltissimi anni.
La confusione, la corruzione e la cultura dominante demenziale devono essere bandite con il risveglio dell’intelligenza, dell’etica, della morale, di una cultura superiore della coscienza.
Vorrebbero togliere, ai cittadini-contribuenti, la capacità di riflettere con discriminazione e discernimento: impedire all’intelletto di essere libero di comprendere, di decidere, di scegliere.

Si vuole far riflettere, il cittadino-lettore, perché dall’osservazione dei fatti concreti che subisce ogni giorno possa nascere una corrente di pensiero ispiratrice, capace di una visione per una Nuova Civiltà umanistica-rinascimentale, una possibile renovatio mundi.

Bisogna sapere che esistono uomini e donne – in posizioni elevate o modeste, in ogni ambito della società – che sono coloro che noi chiamiamo “i migliori” e tra questi, ancora di più, delle “eccellenze”. Hanno la concezione dei giusti rapporti quale modello idoneo per il futuro dell’umanità. È su tutti “i migliori” che si potrà contare per avviare un nuovo umanesimo risorgimentale, per realizzare possibilmente una renovatio mundi. Tra essi potranno brillare nuovi politici, nuovi uomini di Stato, grandi saggi che si sforzeranno di guidare il popolo in modo avveduto. In mancanza del loro intervento la barbarie di tutti “i peggiori” condurrebbe verso un nuovo oscuro medioevo (di padroni e di schiavi), verso un’era di orrore e terrore, una mostruosa aggressione di tutti i diritti e di tutte le libertà, la fondazione di un oscuro impero.
Tutti “i migliori” hanno ancora la grande occasione di sbarrare la porta dietro cui le forze del male (di tutti “i peggiori”) risiedono.

La mancanza di Pace vera nel mondo, la crisi economica irrisolta, la finanza barbara non ostacolata, la disoccupazione diffusa, la povertà in aumento, parlano di un fallimento delle forze che hanno guidato finora, della mancata volontà di chi avrebbe potuto fare e non ha fatto per interessi egoistici di parte.
Sono stati fatti spiacevoli passi indietro che mettono a rischio il futuro. Siamo, infatti, di fronte al disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell’uomo e delle sue sacrosante libertà, investiti di una nuova barbarie che offende la coscienza dell’umanità, assoggettati a giochi di potere che riaprono rischi e pericoli per una nuova e pericolosa forma di schiavitù, allo scatenarsi di una guerra provocata appositamente tra poveri per il bisogno e il timore incontrollati, all’insorgere di focolai di ribellione preoccupanti, all’oppressione crescente di una tirannia mascherata, all’incognita del futuro che ci aspetta.

Di cosa ha bisogno una nazione? Di quello che hanno bisogno tutte le nazioni; di quello che ha bisogno la Casa Mondo.

C’è nuovamente bisogno di accendere, nella cultura mondiale, dei riconoscimenti fondamentali sulle quali ricostruire la società umana, perché quella dell’oggi si è oscurata, degradata e decaduta.

E quali sono questi riconoscimenti che tutte le nazioni devono condividere e realizzare nuovamente al loro interno e da lì riaprire giusti, retti ed equi rapporti umani con l’esterno (rapporti amichevoli tra le nazioni)?

Cose semplici dimenticate: Libertà, Giustizia e Pace.
E questi di cosa ci parlano?
Ci parlano di diritti ma anche di doveri, uguali e inalienabili per tutti, di dignità morale ed economica per tutti, di possibilità ed occasioni per tutti, di qualità e di valori dell’esistenza per tutti.
Riconoscere la dignità e il valore della persona umana è la base di partenza per costruire qualsiasi forma di società umana.
Senza questi iniziali riconoscimenti non può esserci alcun tipo di processo evolutivo, nessun vero progresso sociale, e il tenore di vita della maggioranza sarebbe sempre a rischio.

Il materialismo e il consumismo insani, degli anni prima della crisi, provocati dal folle capitalismo che serviva gli oscuri intenti dell’èlite mondialista al potere, hanno fatto dimenticare quali siano i valori dell’esistenza e fatto rifiutare qualsiasi tipo di riferimento morale, etico e spirituale, corrompendo la mentalità generale della popolazione mondiale.
Gli individui e le collettività, nazionali e internazionali, hanno nuovamente bisogno di un riferimento esemplare, impersonale e al di sopra delle parti, universale praticamente come lo è stata, e può esserlo ancora, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (del 1948) sempre attuale.
Non si tratta di qualcosa di superato ma, in realtà, di mai attuata e applicata veramente e per questo la società umana mondiale si ritrova nella critica situazione attuale. La mancata applicazione di quei riconoscimenti, ben estesi sulla carta, è responsabile dell’oscura piega che il mondo ha preso: qualcuno, appositamente, non ha vigilato, ha confuso, ha distratto, ha catturato l’attenzione in altre direzioni.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo ha ispirato quasi tutte le Costituzioni che però sono rimaste inapplicate nelle varie singole nazioni: sfruttate e manipolate solo in momenti e per motivazioni elettorali, e i vari Articoli mai sono divenute vere luci-guida e azioni applicate di Stato. Anzi sono stati sferrati diversi tentativi di deformazione e di cancellazione delle stesse, ai fini di favorire autoritarismi pro-Oligarchia sovranazionale occulta che tenta di prendere il potere a livello mondiale.
Necessita nuovamente promuoverla, diffonderla, ad essa educare e di lei insegnare il senso profondo della sua piena applicazione, perché non debbano a ripetersi le condizioni che hanno portato ai disastri dell’oggi. Rispetto al passato bisognerà prendere le giuste misure per garantire che vengano applicati e non violati e disattesi tutti i principi espressi: bisognerà fare in modo che la rete di relazioni, nazionali e internazionali, debba basarsi sui principi di detta Dichiarazione dandovi universale ed effettivo potere di custodia, di protezione, di salvaguardia di ciò che deve rappresentare la forza unitiva, simbolica ed effettiva, dei vari Stati (i popoli) che vi si riferiscono.

Vogliamo riportarne i primi quattro Articoli per dare inizio alla nostra proposta di riflessione epocale in cui i lettori possano riconoscersi e ispirarsi per azionarsi alla ricostruzione di una nuova società umana, per dare l’avvento ad un nuovo umanesimo risorgimentale (che non è quello che serpeggia in campagna elettorale e che serve il “Principe”).

Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo:

Art. 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Art. 2
1 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2 Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.

Art. 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Art. 4
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

 

Arriveremmo a trovare l’Unità nella molteplicità e questa nell’Unità. Oggi purtroppo siamo mera molteplicità, semplice distinzione in cui ognuno è per se stesso, e lotta per espandere se stesso, anche se s’inventano filosofie di ordine apparentemente comunitario”.

Anche in questa ‘età oscura’ l’umanità non è privata dei suoi figli migliori; il popolo, anche nelle condizioni più tristi e disperate, non è lasciato solo”.

Raphael
tratto da Quale Democrazia?
Edizioni Asram Vidya

 

 

Prossimamente un nostro libro in uscita:
L’Italia occulta

 

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