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930. L’assenza di fondamentali nella politica italiana

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Afferma l’Art. 21 della Costituzione italiana:

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’Autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’Autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’Autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni”.

 

Ci sentiamo di esprimere, in questo momento critico della situazione Paese e dell’inconsistente politica italiana, la nostra opinione di cittadini che si riferiscono alla Costituzione e sono protesi alla protezione dei suoi nobili principi che non sono stati attuati e applicati veramente.

Il mondo della politica è tutto un polverone che non permette di vedere nulla di buono.

Prima dell’arrivo di Renzi il Pd era già messo male su diversi fronti: morale, etica, giustizia sociale, visione politica, ecc.. La convivenza coi compromessi con Berlusconi, i taciti accordi, la mancata (non voluta) risoluzione del conflitto di interessi, ha avvelenato l’anima originaria del Pd: una caduta agli inferi pronta ad accogliere il saprofita luciferino Renzi che ha distrutto l’intera sinistra italiana (con la netta svolta a destra nei fatti e con le parole-annunciazioni disattese a sinistra), il Pd e la possibilità, per i “meritevoli” (“i migliori”), di emergere.
Per alcuni anni c’è stato spazio solo per i “servi” di Renzi, come a suo tempo per i “servi” di Berlusconi: un segretario-padrone del partito (unico uomo al comando) antidemocratico che nessuno è stato capace di contrastare per davvero, che ha finito per peggiorare, danneggiare, l’intero Paese e, soprattutto, le fasce deboli dei cittadini che avevano maggiore bisogno di aiuto. Non lo diciamo noi ma molte fonti autorevoli, nazionali e internazionali.
L’attuale spezzatino-Pd, piuttosto indigesto, è il frutto, il risultato del passaggio barbaro dell’insana brama di potere di Renzi che ha predisposto, con la sua cecità e il suo egoismo, l’occupazione barbara del governo di oggi, un ibrido mostruoso controproducente per il Paese.
Renzi, l’intero Pd e tutta la sinistra italiana sono i veri responsabili dell’attuale situazione disastrosa del Paese: ha prevalso il senso affaristico con i poteri forti e con i poteri occulti anziché la politica vera; la corruzione (anche con azioni non perseguibili penalmente); la brama di potere al posto dell’onestà e del senso dello Stato.
I vari “gruppi” all’interno del Pd, gli uni contro gli altri, hanno dato il colpo di grazia alla politica con le loro azioni improprie.
Le evidenti colpe del Pd che ha occupato illegittimamente il governo del Paese, senza il consenso dei cittadini-elettori, per cinque anni (Letta 2013; Renzi 2014-2016; Gentiloni 2016-2018)?
È semplice. Basta vedere le persone che oggi non si possono curare per motivi economici; le disuguaglianze aumentate incredibilmente; l’aumento dei poveri (compreso l’aumento dei nuovi poveri rispetto a quelli di un tempo); le molte pensioni troppo basse con problemi non solo di “fine mese”; deficit di occupazione, in tutti i settori, anche per laureati e superspecializzati; licenziamenti a raffica; ecc.: situazione di oggi che non è data, come vorrebbero far credere, dal governo attuale anch’esso incapace e incompetente per gran parte dei suoi esponenti. Le cose fatte dall’attuale governo non hanno ancora avuto il tempo di manifestare i loro possibili effetti, positivi o negativi. Quelli dovuti a quanto ha fatto e quanto non ha fatto il Pd per il Paese è sotto gli occhi di tutti, sulla pelle di milioni di cittadini. Non si tratta di voler accusare a tutti i costi ma di constatare la situazione reale del nostro Paese che avrebbe potuto essere di gran lunga migliore per tutti.

Un incidente di percorso, per troppi egoismi in gioco, o un azionamento strategico manovrato dai poteri occulti sovranazionali che trovano sempre i “servi” necessari all’interno delle nazioni per indebolire, destabilizzare un Paese e metterlo sotto ricatto e minaccia?

La politica sopraffatta da vicende giudiziarie, vecchie e nuove, non offre nessuna visione politica sana per il futuro: con la caduta dei valori, con la separazione dai Principi, la politica è stata occupata da legioni infernali di demoni-politici (predatori-dracula delle risorse rimaste al Paese).

Come possono, i politici puliti che esistono ancora, tollerare gli intrallazzatori all’interno del proprio partito, coprendone, anche non volendo, le malefatte?
Nessun partito, nessun movimento, esprime al momento una “visione in prospettiva” salutare per il Paese. Sembra di vedere politici-zombi confusi, incapaci di saper distinguere una necessaria valutazione politica da una questione prettamente penale. Affrontare la questione morale è fondamentale per la politica vista la melma che la caratterizza attualmente.

Noi, da cittadini, non ci occupiamo di processi, ma vorremmo vedere una politica che affronti la questione morale con totale sincerità e trasparenza: la rilevanza giudiziaria la lasciamo a chi di competenza, sperando non faccia parte dei corrotti emersi agli onori della cronaca.

Nel frattempo speriamo possano essere meno impegnati, i politici di governo, di qualsiasi partito, nei social, nell’auto-gratificazione con sfilze di selfie acchiappa consensi, nella partecipazione ad eventi pubblici che esulano dall’interesse della cosa pubblica, di essere onnipresenti in tv invece che nei loro luoghi di lavoro, più presenti negli uffici dei vari ministeri, mettendo magari il controllo a distanza e le impronte digitali e/o della retina anche per parlamentari, senatori e responsabili della cosa pubblica, non soltanto per i cittadini-lavoratori (di cui i furbetti, che purtroppo esistono e sempre esisteranno, sono una esigua minoranza). I politici furbetti e intrallazzatori cominciano ad essere troppi.

 

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