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969. Cosmo: infiniti esseri, infiniti mondi, differenti scale evolutive

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Per “uomo comune” intendiamo, senza offesa alcuna, colui che non è risvegliato mentalmente, psichicamente e spiritualmente. L’uomo ordinario (la maggior parte degli esseri umani), quindi comune, è un essere umano incompleto, incompiuto, limitato in tutte le espressioni latenti del suo potenziale. È un essere non ancora in grado di manifestare una vera “intelligenza” libera, non condizionata, non influenzata da forze esterne e interne (interiori). Quella che sembra intelligenza, anche in uomini molto eruditi (anche scienziati e letterati), è una espressione ancora molto infantile, superstiziosa, limitata a credenze, a convincimenti e suggestioni.

L’uomo comune è limitato nel risveglio della sua intelligenza e può solo concepire una realtà limitata, frenato dalla logica e dalla ragione della mente empirica, limitatissima. Non è questione di essere eruditi, di avere una o più lauree, di aver letto molto, di conoscere e usare la tecnologia moderna. Anche molti scienziati e molti letterati sono limitati, a volte molto limitati, impossibilitati a potere andare oltre i loro limiti. Non è il successo ottenuto nella loro vita, nella carriera che è prova certa di un certo grado di intelligenza superiore alla media. Molti professori si ritengono superiori alla media, quasi dei geni e non riescono a vedere le semplici verità che hanno davanti al naso. Sfoggiare le citazioni dei grandi o dare dimostrazione di aver letto, studiato e ricercato tematiche in cui sembrano eccellere non è affatto prova di possedere una vista lungimirante nell’ordine universale di tutte le cose e di conoscerle.
In molti, che pensano di essere molto intelligenti, sono prigionieri di confini rassicuranti che non gli riveleranno mai i misteri della manifestazione-realtà universale. Solo le persone molto semplici, umili, capaci però di manifestare una grande intelligenza superiore hanno la possibilità di cogliere inverosimili realtà, dimostrando di vivere il loro quotidiano con la consapevolezza di essere inseriti in un mondo senza centro e senza confini. La consapevolezza dei limiti umani superabili accende l’intelletto superiore che mostra l’esperienza dei lampi intuitivi che danno una conoscenza diretta ed esperienziale della realtà, così com’è, senza interpretarla: conoscere l’Uno-Tutto Vivente è possibile ma non è così facile come a dirsi.
Tutte le cose sono riconducibili a un unico principio che l’uomo può cogliere, Dio, causa dell’infinità e fondamento dell’unità dell’universo, presente in tutte le cose e di cui l’uomo può diventare cosciente. L’uomo non limitato può conoscere, attraverso un processo mirato, la natura infinita di tutte le cose. Questo Dio di cui parliamo non è, non corrisponde a nessuna delle concezioni diffuse in ambito religioso-teologico, laico-filosofico, ecc.. Nessuno lo può spiegare, far comprendere logicamente, nessuna religione, nessuna forma di credo, nessuna filosofia, nessuna teoria pseudo-scientifica più avanzata. Se lo puoi spiegare umanamente significa che non si sta parlando di Dio (quello vero). Le divinità delle diverse religioni, grandi e piccole, hanno troppe caratteristiche umane, troppe umane, per essere considerate espressioni del vero Dio, troppe incongruenze, troppe contraddizioni, troppe sfaccettature umane o addirittura disumane (un dio che richiede sacrifici, di animali e di esseri umani, o guerre sanguinarie in suo nome, non può essere il Dio vero).

L’essere umano è solo uno degli infiniti esseri degli infiniti mondi che popolano la manifestazione universale. La Manifestazione universale è sottoposta a delle Leggi generali a cui tutti gli infiniti esseri e gli infiniti mondi sono soggetti. La manifestazione universale è soggetta ad un perpetuo movimento e cambiamento. In essa ogni movimento segue una tendenza ascendente. Esistono, in tutto il Cosmo, diverse e differenti “scale evolutive” e in ogni “scala evolutiva” diverse “tappe” naturali da esperire. Una “scala evolutiva” non è migliore o peggiore delle altre, perché ogni scala ha la sua natura propria da esprimere, una propria Legge di evoluzione da perseguire. Queste altre “scale evolutive” non vanno considerate superiori a quella umana in senso gerarchico e in senso spirituale ma sono superiori in intelligenza, capacità mentali, conoscenze e poteri come quelli di influire sulla materia fisica e l’interferenza, cioè l’incursione che possono effettuare consapevolmente i suoi abitanti in un’altra “scala evolutiva”, fino a dirigerne il corso della storia (nella direzione contraria a quella prevista dalla “scala evolutiva” occupata). Gli esseri di ogni “scala evolutiva” dovrebbero restare nell’ambito dei propri confini naturali senza cedere alle brame di conquista di altre scale. I membri di una “scala evolutiva” possono uscire, andare oltre la propria scala di appartenenza solo in presenza di una piena realizzazione spirituale, del massimo raggiungimento evolutivo previsto per quella scala, trascendendola. Solo con la trascendenza si deve uscire dalla propria “scala evolutiva”, obiettivo e meta naturali di ogni “scala evolutiva”. Conoscere e comprendere le Leggi, di ordine generale e di ordine locale, della Manifestazione universale è fondamentale per non commettere errori di cui eventualmente bisognerà pagarne il prezzo caramente. Purtroppo nel Cosmo sono diverse le “scale evolutive” che hanno violato il loro mandato, scale che sembrano di gran lunga superiori a quella umana ma che in realtà non lo sono. I membri di queste altre “scale evolutive” possiedono solo poteri, conoscenze e strumenti che li fanno apparire superiori agli umani: tutte condizioni che gli umani ancora non hanno raggiunto. Nella Manifestazione universale esistono Leggi fisiche ancora totalmente sconosciute agli esseri umani, ma ben conosciute e utilizzate dagli esseri di queste altre “scale evolutive”. I “corpi” e le “azioni” di questi esseri si reggono su queste Leggi fisiche sconosciute agli umani.

La scienza umana per sua stessa ammissione conosce appena il 5%, e neanche tanto bene, di tutta la realtà universale e il restante 95% gli è del tutto sconosciuta. Gli strumenti e i metodi a disposizione possono investigare solo quel 5%: per tutto il resto ipotesi, congetture, opinioni personali di scienziato in scienziato. Anche per quanto riguarda, ad esempio, le onde cerebrali prodotte dal cervello la scienza conosce solo quelle cinque registrabili con l’elettroencefalogramma (EEG) ma sono molte di più. Le onde cerebrali sono tutte importanti perché corrispondono a precisi “stati di coscienza” (sensazioni, pensieri, emozioni). Queste onde agiscono alcune a bassa frequenza altre a frequenze più elevate. Le onde conosciute sono le onde Delta, da 1 a 3 Hz, legate al sonno profondo senza sogni e supportano il sistema immunitario e la capacità di imparare; le onde Theta, da 3,5 a 8Hz, collegate alle capacità di immaginazione, di riflessione e di sonno e si attivano sperimentando emozioni profonde; le onde Alpha, da 8 a 13 Hz, legate agli stati di rilassamento profondo che precede uno stato di meditazione; le onde Beta, da 12 a 33 Hz, sono legati agli stati che si collegano alle attività quotidiane che richiedono attenzione e vigilanza; le onde Gamma, da 25 a 100 Hz, sono legate ad alte elaborazioni cognitive, hanno origine nel talamo e si spostano dalla parte posteriore del cervello in avanti a incredibili velocità, e non sono ancora ben conosciute dalla scienza. Esistono onde cerebrali molto più elevate delle onde Gamma, definite onde Iper Gamma, e altre ancora che superano i 200 cicli al secondo chiamate onde Lambda. Esistono onde cerebrali più basse delle onde Delta a meno di 0,5 cicli al secondo definite onde Epsilon. Queste altre onde cerebrali corrispondono a quegli stati chiamati “stati elevati di auto-consapevolezza” che offrono l’accesso a dei livelli superiori di informazioni, intuizioni, capacità psichiche e anche a quelle esperienze chiamate extracorporee (l’uscita dal corpo fisico grossolano).
Le onde cerebrali, se conosciute e sapute usare, possono risultare degli strumenti molto utili per il risveglio spirituale e lo scopo della “scala evolutiva” umana. Queste stesse onde cerebrali possono risultare strumenti nefasti per come possono essere utilizzate contro l’essere umano dagli esseri delle altre “scale evolutive”. L’interferenza esercitata da questi esseri delle altre “scale evolutive”, sulla “scala evolutiva” umana, ostacola lo sviluppo naturale dell’umanità verso livelli più progrediti di cultura, civiltà, scienza, spiritualità.
L’evoluzione di ogni “scala evolutiva” è legata al sistema energetico che comprende il sistema aurico, le nadi, i cakra e Kundalini. Ogni “scala evolutiva” è legata ad un livello di risveglio raggiungibile di Kundalini, livello diverso per ogni “scala evolutiva”.
La storia umana è una storia occulta perché manipolata, influenzata dall’interferenza esercitata in essa da esseri provenienti da più “scale evolutive”, differenti da quella umana. Questa interferenza risale a moltissimo tempo fa, è molto antica. Questi esseri hanno esercitato la loro capacità di interferire in molte occasioni lungo la storia umana, lo hanno fatto finché le cose non sono andate sempre secondo il loro volere. La loro tecnica strategica è stata quella di influenzare-possedere, una volta effettuata l’incursione nella “scala evolutiva” umana, fisicamente, psichicamente, mentalmente e spiritualmente un certo numero di esseri umani che, sotto la spinta forzata di una specie di “ispirazione”, di “illuminazione” divine, si sono conformati alle loro onde cerebrali, costituendone un proprio modello mentale, tale da essere protesi naturalmente a realizzare i loro piani occulti come propri, senza rendersi conto dell’influenza subìta. Lungo la storia umana, questi influenzati hanno sostenuto con forza di essere stati scelti da Dio, di essere diventati la mano di Dio, convincendo le masse umane. Questi esseri hanno sempre provocato, e ancora provocano, mutamenti di tipo religioso, di tipo politico-sociale, di tipo culturale (modificando facilmente vecchi paradigmi), fino a far scoppiare, in molte occasioni, vere e proprie rivoluzioni, sostenute e alimentate anche con forme esaltate di terrorismo. Quando un piano occulto non riesce è perché viene ostacolato dagli esseri umani che stanno subendo l’influenza-interferenza degli esseri di una diversa “scala evolutiva”. È bene comprendere che questi esseri, che incombono nella “scala evolutiva” umana che si comportano come degli “dèi”, sono quegli stessi esseri che nell’antichità hanno fatto credere, agli ingenui e impreparati esseri umani, di essere le divinità a cui dovevano adorazione e sottomissione, i quali hanno fondato vari culti con religioni vere e proprie. Quella provocata da questi esseri-dèi è, perciò, una guerra occulta combattuta tra “dèi” per mano di esseri umani schierati in opposte fazioni. Questi esseri-dèi sono in grado, quindi, di manipolare la materia e le menti degli esseri umani senza essere visti, senza bisogno di manifestarsi pubblicamente o privatamente. Restano nascosti alla normale vista umana tranne che in quei casi, ben documentati dai testi sacri dell’antichità, in cui si manifestano come apparizione, visione o manifestazione di tipo fisica.
Ci si potrebbe chiedere il perché di tutto questo, domanda alla quale vogliamo provare a rispondere con un esempio che non deve essere frainteso perché funzionale a far riflettere: la relazione che c’è tra gli esseri umani e molti di questi esseri-dèi, è simile a quella tra gli umani e gli animali (il mondo animale).
Perché gli esseri umani si intromettono nella vita degli animali e in tutti i regni della natura dove si esplica la “scala evolutiva” umana? Cosa si può rispondere a tale domanda? Si può rispondere “per necessità” o “per divertimento”.
Questi esseri-dèi se vogliono sussistere nel mondo umano hanno bisogno degli umani (di ciò che sono, di ciò che sono in grado di produrre e manifestare fisicamente, mentalmente, psichicamente e spiritualmente); nel loro mondo (“scala evolutiva”), nel loro modello di natura, non ne hanno necessità.
Molti di questi esseri-dèi provengono da altri luoghi fisici dell’universo, altri risiedono nello stesso pianeta Terra ma in altre dimensioni o livelli di esistenza.
Questi esseri-dèi sono quelli che sono stati chiamati in molti modi dalle diverse tradizioni: dèi, angeli e demoni, deva e asura, el, arconti, jinn, e in molti altri nomi, persino “Dio unico” i più audaci e più potenti. Predisponendo la mente umana alla piena accettazione di una totale sottomissione, una resa totale attraverso la consegna della propria mente nelle mani di questo “Dio unico” che esige adorazione, sacrifici, sofferenza, dolore e l’offerta stessa della propria vita quando richiesto dal “Dio”. Molti di questi esseri sono quelli che si presentano nelle sedute spiritiche, nelle invocazioni magiche o religiose, in molte pratiche occulte, nello channeling (le cosiddette pratiche di canalizzazione), con la tavola ouija, nelle manifestazioni ufologiche o Ovni (extraterrestri), nelle diverse apparizioni di Fatima o mariane o di divinità femminili di altre religioni, ecc..
Le Leggi di una dimensione non si applicano alle altre dimensioni esistenti anche se esistono alcune Leggi generali che riguardano tutte le dimensioni delle diverse “scale evolutive”. Gli ordinari sensi fisici degli esseri umani non percepiscono, non raggiungono le dimensioni in cui vivono questi esseri-dèi che ne approfittano a piacimento sfruttando l’ignoranza, l’infantilismo e l’ingenuità degli esseri umani.
Lungo la storia umana sono stati molti questi esseri-dèi, di altre “scale evolutive” che si sono spacciati per il “Dio unico e onnipotente” o per un “dio personale” richiedendo-esigendo sempre adorazione, dolore e sacrificio. Tutte le forme di credo richiedono adorazione, dolore, sofferenza, sacrificio, rinuncia, ritenendoli importantissimi, convincendone i fedeli di ogni particolare credenza (religione). I sacrifici sono sempre stati richiesti sia dai culti antichi sia dal giudaismo in poi (con i sacrifici di animali pretesi da Yahweh, di cui il Pentateuco è pieno di esempi, con dovizia di particolari del come farli, vere e proprie formule) e dallo stesso cristianesimo. Un vero Dio perché dovrebbe esigere dolore, sofferenza e sacrifici dalle proprie creature? Perché dovrebbe tenerle sotto minaccia e ricatto (del fuoco eterno) accusandole perennemente di un “peccato” che non si assolve mai?
Non è il vero Dio che esige adorazione, dolore e sofferenza umana, mostrandosi geloso e vendicativo, ma gli esseri-dèi delle diverse “scale evolutive”, perché da questo dolore ne ricavano un qualche beneficio utile alla loro sopravvivenza all’interno di una “scala evolutiva” che non è la loro e poter continuare ad interferire nell’evoluzione umana, ostacolandola.
Gli esseri-dèi di altre “scale evolutive” sono in grado di interferire sulle onde cerebrali di un essere umano, a maggior ragione di un “devoto” dedito alle pratiche della religione con la quale si è identificato (a cui ha consegnato la propria mente), fino ad indurgli uno “stato alterato di coscienza” (non uno “stato superiore di coscienza”), una specie di orgasmo psichico confuso con uno stato di beatitudine divina, per rafforzare la sua fede, cioè il suo legame, il suo condizionamento, la sua dipendenza da tale relazione.
Questi esseri-dèi sono interessati alle onde o radiazioni che il cervello umano emette. Il cervello umano non emette soltanto le onde cerebrali che vengono registrate dall’elettroencefalogramma: le onde sono innumerevoli e molto diverse da quelle poche conosciute al momento dalla scienza. Gli esseri-dèi sono in grado di captare ogni tipo di onda emessa dal cervello umano, specie quelle di loro interesse. Questi esseri-dèi propiziano, fanno in modo di provocare, di indurre gli esseri umani a praticare azioni che scatenano le onde cerebrali a loro gradite.
Interferiscono da sempre, sulla realtà umana, da dopo che hanno scoperto, molti millenni or sono, di poter violare i confini della “scala evolutiva” umana e di poter manipolare i suoi abitanti sottomettendoli facilmente con una banale strategia: quella della manifestazione della divinità all’umanità, sfruttando l’enorme differenza di livello evolutivo degli esseri umani con il loro, un livello troppo infantile per poter creare problemi. L’espediente del “timor di dio”, del castigo, delle fiamme eterne dopo la morte, la necessaria sottomissione-adorazione, l’aprirsi alla sofferenza, al dolore, al sacrificio richiesto dal “dio” (un falso dio), ha plasmato l’umanità secondo le esigenze di questi esseri-dèi che hanno schiavizzato gli umani fisicamente, intellettualmente, psichicamente e spiritualmente. La loro interferenza ha provocato negli esseri umani comportamenti, abitudini, modi essere e di fare, in grado di liberare certe onde cerebrali: le onde provocate dai comportamenti aggressivi e violenti, le onde provocate dagli omicidi, cioè dallo spargimento di sangue, le onde provocate dalla paura e dal terrore, dall’eccitazione sessuale pervertita (abusi, stupri, pedofilia, orge e tutte le più svariate forme di depravazione e perversione). Si spiegano gli indottrinamenti, fin dall’antichità, riguardo a certi “riti” e certe “cerimonie religiose” a carattere violento (sacrifici di animali quando non di esseri umani) con il necessario spargimento di sangue. Le onde cerebrali, provocate dall’assemblamento di molte persone estasiate e rapite in una azione religiosa, dall’enfasi in un raduno a carattere politico, dall’esaltazione di un evento sportivo (stadio, piste, ecc.), dall’eccitazione emotiva nei concerti, ecc., sono di grande interesse per gli esseri-dèi. Paura, angoscia, terrore, ansia, odio violento (razzismo, xenofobia, avversità verso il diverso, ecc.), dolore, sofferenza, provocano onde a loro congeniali: una specie di droga speciale di cui si servono a piacimento, avendo forgiato, modellato la società umana con tali facili possibilità. L’energia di cui parliamo è una energia sottoforma di onde di una frequenza e di una lunghezza così elevate da non poter essere captate dagli strumenti a disposizione della scienza. La società umana attuale è il risultato, voluto e ottenuto, mediante interferenze millenarie, da questi esseri-dèi: l’umanità si è modellata secondo i loro desideri e le loro necessità. Gli esseri umani, sapientemente influenzati, hanno sviluppato gusti e abitudini per soddisfare, in modo occulto, le necessità degli esseri-dèi: la lotta tra esseri umani come sport (gli antichi gladiatori, il pugilato e altre forme di arti marziali), corse di cavalli, corse di cani, le corride dei tori, combattimenti tra cani, tra galli, ecc., tiro al piccione, la caccia come sport (di qualsiasi animale, a seconda della latitudine e della longitudine): gli elementi comuni sono l’eccitazione perversa degli umani, la sofferenza degli animali, il sangue sparso, tutte cose che provocano quelle onde tanto gradite dagli esseri-dèi.
Tra i tanti esempi che si possono portare per riflettere con obiettività, senza pregiudizi, è quello del “Dio Yahweh” di Abramo e di Mosè (che ha influenzato fino ad oggi, sin dall’antichità tutto il mondo occidentale): basta leggere scrupolosamente, con onestà intellettuale, il Pentateuco per rendersi conto come questo Yahweh, spacciatosi per il Dio vero, il Dio unico, al di sopra di tutti gli altri dèi minori adorati nell’antichità, risulti in modo evidente un dio crudele, vendicativo, geloso, assetato di sangue, intollerante, esigente sacrifici cruenti, implacabile nei suoi castighi. Come è possibile che il Dio vero si manifesti così (come si comporta un essere umano tiranno), che tratti le sue creature in tali modi crudeli, minacciandoli, ricattandoli, confinandoli in una perenne paura invece di farli vivere in pace, con giustizia, con amore e felicità?

Il Dio vero è quello che è, non quello che pensano gli esseri umani. Il Dio vero non è una persona, non è né uomo né donna, non ha figli, non ha una madre, non è giudice, non è vendicatore, non è geloso né invidioso, non è vanitoso, non induce in tentazione. Definire Dio, con parametri umani, significa mancargli di rispetto. Ogni essere umano, all’interno della propria “scala evolutiva” partecipa della divinità, in virtù della propria stessa natura: egli ha la possibilità di risvegliarsi, di utilizzare appieno la propria intelligenza e di evolvere mediante l’amore che risiede nel suo cuore.

L’essere umano non si è evoluto secondo la linea prevista dalla propria “scala evolutiva” perché si è lasciato deviare dalle interferenze degli esseri-dèi di altre “scale evolutive”. Questi lo hanno ostacolato e asservito, spinto a modellare la società umana secondo le loro necessità. Tutte le capacità umane sono state impiegate a servire questi esseri-dèi che non hanno mai avuto l’intenzione di costruire un mondo migliore per l’essere umano. Gli aiuti apparentemente dati all’umanità sono sempre stati funzionali ad ottenere i loro scopi: hanno fatto in modo di mantenere l’umanità nel Caos, disunita e in perenne lotta tra gli uomini.

Questi esseri-dèi hanno il loro posto, di influenza e di potere, oltre il Vertice della Piramide del potere occulto mondiale: essi rappresentano l’Alto Invisibile Oscuro che guida l’èlite del Vertice che, a sua volta, guida tutti i livelli gerarchici della Piramide. Un sistema-struttura difficile da demolire ma ciò non significa che sia impossibile farlo.

L’essere umano deve liberarsi dai dogmi e dai riti infantili della religione, della scienza e della cultura dominante superstiziosa e corrotta. Deve liberarsi dalla manipolazione e dalla persuasione occulta esercitate su di lui dagli ingegneri sociali tenuti sotto influenza dagli esseri-dèi. Deve risvegliarsi ed emanciparsi attraverso l’intelligenza di cui è dotato potenzialmente per nascita e mediante l’uso del buon senso.
L’umanità, solo attraverso il risveglio della coscienza e il raggiungimento di un elevato stato di maturità, potrà uscire dalle conseguenze di una millenaria ignoranza che l’ha mantenuta bloccata nella superstizione ostacolandone la naturale ascesa evolutiva. Fuori dalle autorità religiose e dai dogmi della scienza, l’umanità potrà riprendere la propria retta evoluzione come previsto dalla “scala evolutiva” a cui è sempre appartenuta.
È, infatti, l’ora di svegliarsi, di ribellarsi. Tutti gli uomini pensanti dovrebbero svegliarsi, ribellarsi, tutta la società umana si dovrebbe risvegliare e ribellare. Non intendiamo una ribellione armata, aggressiva, violenta, ma una ribellione che trova la sua ragione nella dimensione del sentimento e del pensiero stesso. La ribellione che intendiamo ha a che fare con un semplice atto interiore, una presa di consapevolezza che mira alla ferma decisione a non farsi più manipolare da chicchessia (politici, governanti, media, ingegneri sociali, esseri-dèi, falso dio, ecc.). Non consegnare più la propria mente a coloro che vogliono imporre cosa credere, cosa usare, cosa mangiare, come vestire, come comportarsi, come comunicare. Il potere occulto, che non mostra la sua faccia vera, vuole che gli esseri umani non pensino con la loro testa ma si conformino ai modelli incapsulati segretamente nel sistema dell’educazione-istruzione messo a disposizione ufficialmente come il migliore possibile. Un risveglio, una ribellione che fa diventare consapevoli di tutte quelle cose che mantengono l’umanità divisa e quelle che non permettono di essere felici. Il sistema-pensiero inculcato negli esseri umani, dagli esseri-dèi, è quello che li ha bloccati, che ne ha impedito la naturale evoluzione, collezionando distruzione anziché pace, amore, armonia, ordine e un mondo evoluto secondo la natura della propria “scala evolutiva”.

 

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