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970. Potere, barbarie e ignoranza: la Civiltà è in pericolo

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Si è imposto, in modo subdolo, un asse pericoloso per la Civiltà, quello del “potere, della barbarie e dell’ignoranza”: un asse che “Qualcuno” sta usando irresponsabilmente in modo consapevole, senza scrupoli e strategicamente, per ottenere un qualche risultato.
Chi può volere un tale crollo della Civiltà? Quale crudele e feroce potere può volere una cosa del genere?
È preoccupante l’escalation dell’egemonia attuale di destra (in Italia, in Europa e nel mondo), una destra ignorante che cavalca l’imbarbarimento dei comportamenti politici xenofobi, razzisti, maschilisti, classisti e persecutori.

Il totalitarismo è, innanzitutto, una forma mentis che aggrega, segretamente o meno, nella società umana chi ne è fornito (individui, gruppi, partiti, imprese, industrie, aziende, multinazionali), dando forza a idee, opinioni, propositi, piani e propaganda da realizzare. Alcune intenzioni, alcuni comportamenti, alcune azioni, alcuni progetti incarnano, in modo più che evidente, la forma mentis totalitaria. Questa forma mentis si è insediata, sempre di più, negli ultimi anni in molti ambiti della società umana, nella piena indifferenza di chi politicamente (la sinistra) e istituzionalmente l’avrebbe dovuta contrastare. Una forma mentis, diventata modi di essere, di fare, di comportarsi, di comunicare, di pensare e di progettare il mondo delle cose, che ha scardinato il sistema democratico che si era riusciti a costruire con lunghi anni di lotte e di sacrifici. Una demolizione dei diritti umani acquisiti (come cittadini-contribuenti, come lavoratori, come esseri umani) che ha permesso la sottrazione di libertà e di dignità morale ed economica alle fasce sociali più deboli, che ha consegnato la critica situazione attuale che abbiamo in Italia. Senza dimenticare il diritto al futuro sottratto ai giovani mediante lo smantellamento del mondo del lavoro: un vero atto criminale contro l’umanità. Non solo, ma con delle leggi ad hoc, con la mancanza del lavoro o con quello rimasto precario, con la paura del terrorismo e l’aumento della criminalità, hanno ridotto la libertà delle persone.

Molti sono i politici idioti, inconsapevoli “pupi”, che sono caduti nella trappola dei “pupari” che li manovrano a più livelli, facendoli sentire importanti e potenti, ma si tratta di un grande inganno funzionale a favorire il Piano-Azioni dei registi occulti della Piramide del potere occulto mondiale che manipolano, da dietro le quinte, i governi ufficiali, i partiti e i movimenti politici (sia quelli di vecchio stampo sia quelli nuovi, sia di sinistra, di centro e di destra) di tutti i paesi del mondo.
Il potere nascosto favorisce l’emergere, al potere politico di una nazione, di questi idioti perché essendo affamati di notorietà, di guadagni, di privilegi e soprattutto di potere da esercitare arbitrariamente non creeranno problemi, ma favoriranno o ostacoleranno quanto gli verrà ordinato. Questi idioti senza scrupoli tradiscono facilmente il loro Paese e i loro connazionali essendo privi di etica e di morale, privi di valori e della cultura necessaria per comprendere davvero ciò che è bene e ciò che è male, capiscono solo i loro egoistici interessi. Gli idioti al potere sono molto pericolosi perché attraggono, con la loro visione delle cose piuttosto confusa e contraddittoria, gli strati sociali più ignoranti, corrotti, arrabbiati, fanatici, estremisti, aggressivi, violenti e criminali. Basta vedere come la bellissima Calabria, offesa anche lei a suo tempo, abbia portato a guida della regione tale forza politica.
L’avanzata subdola del totalitarismo mascherato, in tutti i paesi, mediante lo “stile a gambero”, è responsabile della maggiore corruzione diffusasi negli ultimi vent’anni. Si tratta di una corruzione del linguaggio, dei comportamenti, dei “modelli di pensiero” elaborati dalla cultura dominante degradata, cultura nelle mani degli ingegneri sociali al servizio dell’èlite occulta che governa segretamente il mondo, che funge da unico “gestore finanziario” dei politici asserviti sia di destra sia di sinistra. Quest’avanzata silenziosa ma insidiosa del totalitarismo è di una ferocia inaudita per i danni culturali e sociali che sta apportando. Ha legittimato, negli ultimi tempi, molte frange estremiste che negli anni passati preferivano restare invisibili. Oggi hanno politici che gli fanno da riferimento indiretto, da apripista, da cassa di risonanza, e non condannano pubblicamente gli episodi eversivi, che violano la Costituzione, che di volta in volta si verificano sempre di più nelle piazze (saluto romano in camicia nera e sfoggio di simboli fascisti e neonazisti, con l’assunzione di ridicole posture mussoliniane, compreso qualche atto di violenza anche questo non punito e non sanzionato). I primi rappresentanti dello Stato, delle Istituzioni, tutti restano in silenzio senza nemmeno pronunciarsi né intervenire come legge vorrebbe. È mai possibile che i poteri, morale ed etico, dell’“intellighenzia” del Paese non riescano a fronteggiare un evento come quest’avanzata vergognosa del totalitarismo, nonostante la Costituzione, il codice civile e il codice penale siano chiarissimi a riguardo?
Tutto sembra muoversi verso la realizzazione di una dittatura mondiale, passando per le dittature nazionali, senza che abbiano il coraggio di chiamarla tale: un imposto viaggio dalla democrazia alla dittatura mediante innumerevoli prove tecniche di totalitarismo. C’è già chi ha fatto delle prove tecniche di reazione, una specie di esperimento sociale per vedere come la massa-nazione e i media avrebbero reagito, chiedendo: “Chiedo agli italiani, se ne hanno voglia, di darmi pieni poteri per fare quello che abbiamo promesso di fare fino in fondo senza rallentamenti e senza palle al piede (…) Siamo in democrazia, chi sceglie … sa cosa sceglie”. Il capo dello Stato, il primo garante della Costituzione e dell’unità del Paese, non ha forse sentito direttamente o indirettamente tale impropria richiesta eversiva? Si è trattata di una richiesta fuori luogo che rivela quali siano le vere intenzioni del soggetto (d’aspirazione totalitarie) e cosa pensa veramente della democrazia e degli italiani, di là delle parole acchiappa voti sciorinate a destra e a manca. Una richiesta che si scontra con qualsiasi modello di democrazia moderna. Una richiesta che dimostra un pieno analfabetismo costituzionale per chi ha la pretesa di guidare un Paese democratico, uno Stato di diritto. Nella democrazia in cui l’Italia ancora si trova, nessuno può chiedere “pieni poteri” al popolo italiano. Farlo significa dare dimostrazione di voler rifiutare e negare la Costituzione italiana, significa avere dei profondi sentimenti di natura eversiva. Un tizio così infanga anche la vera e buona destra italiana, quella non eversiva e non violenta. L’ossessione di incarnare l’immagine del “potere del capo” (come se si trovasse in un film e non nella vita vera) e di “occupare” il governo lo mette pubblicamente, continuamente, in discussione, anche tra quelli del centrodestra.

Vogliono nascondere il concetto di dittatura dietro le parole di un nuovo linguaggio sviluppato ad hoc: sovranismo, populismo, ecc..

Il concetto di dittatura, camuffato per quanto si possa, non ha altro significato che quello opposto, in contrapposizione al concetto di democrazia. Non esiste una dittatura democratica. Non può esistere un totalitarismo democratico. Chi vuole affermare, cioè imporre, il totalitarismo vuole, attraverso l’imposizione dittatoriale, ottenere una posizione di potere assoluto, neutralizzando tutte le altre forze presenti all’interno dello Stato. Ciò che sembra volersi imporre in Italia è la dittatura autoritaria dell’uomo solo e forte al comando, capo del partito ma anche capo del governo e capo dello Stato, propinato naturalmente “per il bene” dei cittadini italiani come si è visto già accadere sotto il regime fascista (di Mussolini), sotto il nazismo (di Hitler) e in tutte le altre forme dispotiche presenti attualmente in alcuni Paesi. Gli ignoranti confondono il potere esercitato dell’uomo cosiddetto forte, che gli deriva semplicemente dalla posizione che ha occupato con quello della persona in . Il fare capriccioso di un uomo al comando, che si esalta per la posizione assunta, non è manifestazione di forza, di capacità, di intelligenza ma di semplice follia, di delirio di una personalità incompiuta, frustrata incapace di essere consapevole realmente di sé stesso, del mondo che lo circonda e delle sue mancate capacità (anche se vorrebbe essere considerato un nuovo grande statista). In molti hanno tentato di trasformare, deformare la Costituzione in modo da paralizzarla o addirittura superarla, così come vorrebbe fare, senza dichiararlo la forza politica che attualmente (in realtà tra le sue fila, colui che ambisce ad essere l’uomo solo e forte al comando, visto il carattere carismatico di capo che ama attribuire a sé stesso) sta cercando in tutti i modi di occupare il potere ripetendo come uno slogan-mantra, per convincere l’opinione pubblica, che lo vogliono gli italiani. Una minoranza che vuole essere maggioranza a tutti i costi, anche con la forza. Una forza che fa di tutto per avere la legittimazione politica, seminando in giro comportamenti, idee, provocazioni, violazioni e azioni anti-democratiche. Parliamo di una forza che tempo fa si rivolgeva, a una parte del Paese (tutto il meridione), in modo offensivo (“terroni di merda”) ed oggi manda “bacioni” (mentre semina l’odio), come se nulla fosse stato, richiedendo il suo consenso per poter ottenere, in modo antidemocratico, “pieni poteri”.
Il grande danno, che ha favorito l’avanzata di una destra totalitaria, è stato provocato dai politici e dai partiti di sinistra che hanno smesso di fare una “politica di sinistra”, proponendo e cercando di fare “cose di sinistra” (come il rispetto della persona-cittadino umana, il rispetto della natura, il rispetto della libertà, il rispetto della dignità morale ed economica della persona umana). Il “sistema dei valori” della sinistra è finito per diventare il “sistema dei valori” della destra, una mutazione antropologica della politica di sinistra, rovinosa per il Paese. Gli imbecilli di sinistra che hanno sposato le teorie neoliberali di Tony Blair (sostenitore della “terza via”), il massone sovranazionale delle superlogge reazionarie neoaristocratiche Edmund Burke e Hathor Pentalpha, hanno confuso la mente del popolo della sinistra ingannandolo e facendogli inseguire una pericolosa illusione, quale si è rivelata in realtà, ma il danno è già fatto. La suggestione di Blair è stata inseguita, purtroppo, da un certo leader di partito ed ex premier (che ha creduto anche lui di essere un grande manovratore occulto e che non si è ancora ripreso dalle eclatanti sconfitte inflittegli dai cittadini-elettori difatti come un politico Don Chisciotte della Mancia, pensa ancora di stare in corsa e lotta contro i mulini a vento).
L’imbecillità di chi si crede leader nato, spesso supera ogni limite e ogni decenza specie se questo è uno che ha avuto in mano delle responsabilità e provocato dei danni. Si tratta di un’offesa all’intelligenza di un Paese che non lo merita. Purtroppo accade anche questo.

Questa destra che avanza sta cercando di svolgere, a livello mondiale, una subdola operazione culturale, quella di strappare la memoria storica dei sei milioni di ebrei uccisi, riscrivendo la storia in modo del tutto falsata, quella da consegnare alle nuove generazioni per far dimenticare o non far sapere che l’Olocausto c’è stato davvero, che i lager come Auschwitz ci sono stati e che la Shoah non è stato affatto un mito inventato. L’ignoranza e la menzogna di questa destra autoritaria vengono sostenute, purtroppo, da scrittori, da professori che negano la realtà storica così com’è avvenuta, ma mentono sapendo di mentire per ottenere gli obiettivi della loro oscura manipolazione, in nome della dittatura mondiale che perseguono. Vogliono revisionare gli eventi del passato accaduti e reinterpretarli, normalizzarli e dove la drammaticità non permette questa operazione di rivisitazione cancellarli, farli apparire come inesistenti, mai accaduti. Sono molti i Paesi in cui si sta svolgendo questo tipo di operazione, compresa l’Italia con tutto il fascismo prepotente che ha subìto. Sono diversi gli ambiti in cui si stanno sovvertendo documenti storici per avallare il negazionismo dei fatti accaduti: una situazione preoccupante per la verità da trasmettere al futuro per le nuove generazioni. Il “falso” trasformato in “storia” da diffondere: una strategica operazione occulta. Le forze in azione, di destra e totalitarie, hanno creato un tipo di condizionamento, sociale e culturale, in cui sembra che “certe cose” non debbano essere ricordate, in modo che chi si ostina a farlo appaia forzatamente un fanatico visionario. Eppure l’Europa nel 2008 ha chiesto agli Stati membri di adottare misure per punire “l’apologia, negazione o minimizzazione di crimini di genocidio, contro l’umanità e di guerra”. Non solo, anche l’Italia nel giugno 2016, dopo molti anni di dibattiti parlamentari, ha approvato un provvedimento che configura il negazionismo come aggravante della Legge Mancino, rispetto ai reati di discriminazione razziale e di stampo xenofobo. Sono previste pene pecuniarie e la reclusione fino a 4 anni per chi propaganda idee fondate sulla superiorità razziale o l’odio etnico, religioso o nazionale. E se consideriamo che anche la Corte penale Internazionale prevede il carcere fino a 6 anni nei casi in cui la propaganda, l’istigazione o l’incitamento si fondino “in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio”, ci chiediamo come sia possibile che nessuno faccia niente in presenza delle continue violazioni effettuate negli ultimi tempi, anche in Italia, dagli esponenti di questa destra che avanza con prepotenza, facendosi forte dell’asse “potere, barbarie e ignoranza”?

L’ignoranza, culturale e coscienziale, impedisce, a soggetti politici di questo stampo, di sinistra, di centro e di destra, di comprendere che la politica non è solo comando (come diceva meglio di noi Vittorio Foa) ma anche resistenza al comando. La politica non deve essere solo governo dei cittadini ma deve aiutare i cittadini ad emanciparsi, a governarsi da sé.

Due sono i pericoli che corre l’Italia in questo momento: uno è l’avanzata di questo totalitarismo che si traduce in potere becero, in barbarie e ignoranza diffusa (la dittatura limita chi comanda e chi viene comandato ma i fautori del totalitarismo non riescono a comprenderlo accecati dall’ossessione del potere e del comando); il secondo è la sinistra attuale, frammentata e completamente smarrita, senza una visione-Paese, che cammina a tentoni come un cieco che ha la pretesa di voler guidare altri ciechi.

 

 

Letture consigliate
Una certa idea di Europa, George Steiner, Garzanti
Linguaggio e silenzio. Saggi sul linguaggio, la letteratura e l’inumano, George Steiner, Garzanti
La lezione dei maestri, George Steiner, Garzanti
La Gerusalemme, Vittorio Foa, Giulio Einaudi
Le parole della politica, Vittorio Foa, Einaudi
Una destra normale e altri sogni, Vittorio Foa, Marsilio
Dalla parte del torto, Tomaso Montanari, Chiarelettere
Costituzione incompiuta, Montanari-Settis-Maddalena-Leone, Giulio Einaudi
Costituzione italiana: articolo 9, Tomaso Montanari, Carocci
Cassandra muta, Tomaso Montanari, EGA Edizioni Gruppo Abele
Privati del patrimonio, Tomaso Montanari, Einaudi 2015
Istruzioni per l’uso del futuro, Tomaso Montanari, Minimum Fax 2015
Patrimonio culturale: ripartire dall’Abc, Tomaso Montanari e Corriere della Sera
La Costituzione spiegata ai ragazzi … e agli adulti, F. Garingella e A. Danza, Dike Giuridica
La Costituzione in classe, E. Saladino e A. Drezza, Editore Scuola & Azienda
Elogio della Costituzione, Giovanni Maria Flik, Paoline Editoriale Libri
Il dovere dei diritti, Paolo Mirabella, Effatà
Siamo nati tutti liberi, di Paoline Editoriale libri
Storia dei diritti umani, Marcello Flores, il Mulino
Antropologia e diritti umani nel mondo contemporaneo, a cura di V. Maher, Rosemberg & Sellier
Diritti umani e inclusione, a cura di Nota, Mascia e Pievani, il Mulino
Guasto è il mondo, Tony Judt, Laterza 2012
Geometria del Male, Sigismondo Panvini, Edizioni Il Punto D’Incontro
Italia occulta, Giuliano Turone, Chiarelettere (gennaio 2019)
Poteri occulti, Stefania Limiti, Rubbettino
Pedagogia sociale, G. Mollo-A. Porcarelli-D. Simeone, Morlacchi Editore
Homo premium come la tecnologia ci divide, Massimo Gaggi, Laterza
La democrazia nel futuro, Vannino Chitti, Guerini e Associati
Educazione morale e neuroscienze, Milena Santerini, Editore La Scuola
Una Repubblica affondata sul Lavoro, Maurizio Landini, PaperFIRST
Per salvare la democrazia in Italia, Fausto Capelli, Rubbettino
Spiritualità e politica, Luciano Manicardi, Editore Qiqajon
Il naufragio della civiltà, Amin Maalouf, La Nave di Teseo
L’Italia occulta, Rosario Castello (agosto 2018, presso la piattaforma Youcanprint)

 

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