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1013. Istupidimento sociale: naturale o programmato?

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Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana. Della prima non sono sicuro”
citazione attribuita ad Albert Einstein

 

Cosa sta accadendo all’umanità?
Vogliamo solo invitare a fare delle riflessioni su quanto sta accadendo ai membri dell’umanità di questa epoca, su quanto sta emergendo dal tessuto della società.
Si ha, ogni giorno sempre di più, l’impressione che gli individui regrediscano intellettualmente, che si abbassi vorticosamente il Quoziente di Intelligenza (QI) e si diffonda, in modo preoccupante, la stupidità accompagnata da un’altrettanta preoccupante diffusione dell’ignoranza. La capacità di apprendimento sembra difettare ovunque e a qualunque livello dei vari strati sociali. Un processo preoccupante che lascia immaginare un futuro catastrofico (adulti professori, medici, scienziati, architetti, ingegneri, politici, manager, ecc., ma stupidi e, quindi, pericolosi) se non si pongono rimedi seri ed efficaci in una rivisitazione del sistema educazionale (dell’Educazione-Istruzione). Una negativa trasformazione antropologica dell’umanità?

La stupidità, il termine stupido (il suo significato si ritrova nel termine idiota usato per la prima volta nel XIV secolo), a cui noi ci riferiamo è quella che si riferisce esplicitamente a patologie del sistema nervoso provocato da una qualche causa e/o concausa, cioè a cerebropatie piuttosto critiche per l’attività mentale nel suo complesso. E se questa stupidità si sta diffondendo significa un problema serio per tutta l’umanità. Uno stupido si evidenzia quando lo si osserva in relazione ad altri individui, altrimenti può apparire anche normale. Lo stupido è anche sinonimo di ignoranza, di colui che mostra un chiaro limite intellettuale, un incapace ad utilizzare l’intelligenza.

Questo evidente processo di istupidimento sociale è il risultato di un processo naturale o di quanto “Qualcuno” ha voluto provocare strategicamente attraverso insospettabili programmi di manipolazione delle coscienze?

I genitori, quasi tutti, sopravvalutano l’intelligenza dei propri figli e non riescono a vedere eventuali, leggere o gravi, deficienze. Tendono a interpretare i problemi di adattamento, il senso di disagio, i complessi di inferiorità, vissuti dai figli come a qualcosa di positivo, come di geniale, di stampo artistico (“è un introverso come tutti gli artisti”, ecc.) o simile ma mai come un vero problema di stupidità, di basso livello di Quoziente di Intelligenza, come a un qualcosa da curare al più presto.
Ricerche scientifiche effettuate sui ragazzi di molti licei hanno evidenziato, purtroppo, come molti non siano all’altezza di affrontare normalmente il percorso di studi liceali e questo per un buon 30% di loro. Sono stati svolti molti test a tappeto in molte scuole superiori e riscontrato un basso livello di Quoziente di Intelligenza. I ricercatori hanno sentenziato che “sono troppo stupidi per seguire le lezioni”. Rilevare un Quoziente di Intelligenza di 80, al di sotto della media di 100, è certamente preoccupante. Si tratta, quindi, di un problema molto serio per tutti, per l’intera società, per l’intera umanità futura.
La colpa diretta di tale disastro sociale? Difficile a dirsi. La colpa indiretta è certamente dei genitori e del corpo insegnanti, ma anche del sistema vita inflitto dagli interessi della politica.

Le vene acquifere inquinate che portano acqua da bere nei rubinetti, il mare inquinato invaso dalla plastica che avvelena i suoi pesci e chi se ne nutre, i tanti bei campi agricoli che offrono i propri frutti, belli a vedersi, ma che nascondono al di sotto tonnellate di rifiuti tossici, il cibo inscatolato e surgelato che nasconde un incredibile numero di sostanze tossiche necessarie alla loro conservazione, i farmaci con le loro invisibili controindicazioni, i troppi vaccini immotivati propinati ai molti (che fanno bene certamente ai pochi che ci guadagnano), l’eccessivo consumo di alcol, di fumo, di droghe e di psicofarmaci, l’esposizione costante ai potenti campi elettromagnetici delle città, il compulsivo uso giornaliero dei telefonini, la connessione costante ai tanti dispositivi digitali, l’uso smodato dei tanti social come strumento di scarico degli istinti aggressivi (basta vedere l’idiozia dei tanti influencer, addirittura dai quindici anni in poi): questi motivi, e molti altri ancora, possono avere la loro parte di responsabilità dell’idiozia che si sta diffondendo? Può esserci qualche concausa chimica?
Un’evidenza, che tutti possono osservare, è quella che tutta questa tecnologia digitale ha provocato negli individui una insana sovra-eccitazione del sistema nervoso, comportamenti compulsivi, dipendenza, aggressività, violenza (verbale, scritta e fisica) indebolendo le normali capacità di concentrazione del pensiero e del controllo di .
E cosa provocherà in più, rispetto all’attuale, l’uso diffuso e capillare del 5G? Il 5G e il 6G faranno parte del sistema universale di telecomunicazione, sia che queste tecnologie facciano o non facciano male alla salute pubblica. Gli interessi vanno ben oltre il problema della salute pubblica mondiale. Con la piena attivazione del 5G si vedranno le sue radiazioni sommarsi a quelle della telefonia mobile (2G, 3G, 4G) ma anche dei sistemi Wi-Fi e Wi-Max, anche se gli interessati non sembrano preoccuparsene, non vogliono guardare a quale tipo di impatto potranno avere sulla salute pubblica (patologie cancerogene, neurodegenerative e ormonali). Il 5G porta ad una esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza emessi in bande di frequenza: 700 MHz, 3.6-3.8 GHz, 24-28 GHz. Quelle attuali utilizzate dalla telefonia mobile vanno da 800 MHz a 2.6 GHz. Basta riflettere.
Il futuro prospettato dalla tecnologia del 5G, su scala globale, presenta un enorme cambiamento epocale, per certi versi affascinante (qualità della vita) per altri terrorizzante (annullamento dell’individualità e della libera scelta). Gli interessati puntano a far vedere solamente il lato affascinante dell’“Internet delle cose” (IOT): le case, le imprese, le autostrade e le città cosiddette “intelligenti”; le auto a guida autonoma; l’avionica e la robotica; la sorveglianza e i vari sistemi di controllo in generale; le applicazioni biomedicali; la telematica e molti altri domini in cui il 5G verrà applicato. Nessuno dice che il cittadino-individuo non avrà libertà di scelta, non potrà rifiutarsi di essere connesso a tale sistema, altrimenti sarebbe tagliato fuori, non potrebbe vivere, non potrebbe usufruire dei servizi a cui ha diritto, verrebbe emarginato con mille difficoltà di sopravvivenza. Tutti saranno costretti a vivere in un ambiente completamente immerso in un oceano elettromagnetico innaturale che fa male per forza. L’inquinamento elettromagnetico è responsabile di preoccupanti mutazioni genetiche ed è l’epigenetica a dircelo. L’ambiente elettromagnetico condiziona lo stato di salute degli individui nel lungo periodo. L’invasione del 5G comporterà milioni di nuove stazioni radio base per la telefonia mobile in tutto il mondo, 20mila nuovi satelliti nello spazio e 200 miliardi di oggetti trasmittenti: una follia. Significherà che ogni individuo con un suo smartphone in mano, collegato alla Rete, avrà una esposizione alle onde elettromagnetiche di 5-7 volte superiori a quelle attuali.
Perché non informano, come sarebbe giusto, che le aziende interessate e i governi hanno in programma di lanciare circa 50.000 satelliti per fornire servizi 5G e Wi-Fi ovunque sul pianeta Terra. A guidare tali sforzi è SpaceX, di Elon Musk, con la sua distribuzione pianificata di 42.000 satelliti Starlink e il suo obiettivo di stabilire una rete globale? La stessa SpaceX dichiara che per offrire un tale servizio occorre un’infrastruttura di un milione di antenne a terra per collegare i suoi satelliti con l’utente. Perché chi dovrebbe non si preoccupa dell’impatto delle emissioni di radiazioni di 50.000 satelliti e dell’eventuale effetto ambientale, reale o potenziale. I satelliti Starlink operano nella parte dello spettro delle frequenze delle microonde  chiamato “banda Ku” (11-17 GHz); le stazioni terrestri invece trasmettono a 14-14,5 GHz mentre ricevono segnali dai satelliti a 10,7-12,7 GHz. SpaceX non è l’unica società che intende diffondere in tutto il pianeta emissioni da satelliti 5G in orbita bassa.
Il perché si sta diffondendo la stupidità, a livello planetario, comincia a non essere più tanto un dilemma: le concause sono ormai diverse.

Perché, rispetto al passato, ci sono molti più bambini, ragazzi e giovani con disturbi neurobiologici? Perché tanti autistici? Perché tanti ragazzi di scuola media hanno difficoltà nel normale processo di acquisizione della semplice lettura, della scrittura e del calcolo? Perché tanti ragazzi leggono e non comprendono i contenuti dei testi?
Qualcosa sta accadendo a livello diffuso: sono aumentati incredibilmente i disturbi del comportamento con evidenti sintomi in tutte le fasce di età. Dispiace ammetterlo ma si tratta di veri e propri sintomi neuropsichiatrici (anche tra coloro che vengono considerati e presi come modelli da seguire: politici, persone dello spettacolo, il popolino ossessionato e sempre a caccia dei follower, molti di coloro che vivono di influencer, i tanti intellettuali pagati per fare i tuttologi e condizionare l’opinione pubblica, ecc.). Una specie di virus ha colto la maggior parte degli individui: molti ormai intendono divertirsi, fare festa, soltanto lasciandosi andare all’eccesso in tutte le forme di divertimento, perdendo il controllo di sé (nel bere, nel fumare, nel drogarsi, nel mangiare, nel cercare di fare sesso sfociando ogni giorno nell’aggressività, nella violenza, nello stupro quando non nel femminicidio, basta vedere le movide, il modo spericolato di sfrecciare con questi monopattini che si sono trasformati in pericolo per il prossimo per l’eccesso di acrobazie incoscienti, ecc.). Una eccessiva e costante ricerca di stimoli emotivi, sociali e fisici rivela una preoccupante base patologica.

Il disagio si trasforma facilmente in aggressività e poi in violenza verbale e fisica: un fenomeno ormai diffusissimo. In mancanza della capacità di saper argomentare si esprimono con l’eccessiva esuberanza giovanile, con l’aggressività e in ultimo con la violenza inaudita e incontrollata. Un esempio drammatico è quello dei due fratelli di Colleferro protagonisti della violenza mortale esercitata su Willy: se si osservano attentamente e si ascoltano si ha l’evidenza di trovarsi, purtroppo, di fronte a due ignoranti stupidi, due idioti con scarsissimo livello di Quoziente di Intelligenza ma con nelle mani una arma micidiale pericolosissima. Due stupidi violenti e ignoranti che avrebbero dovuto essere fermati-arrestati già da molto tempo. Le autorità preposte sono responsabili di tale inaccettabile omicidio efferato. Se si concede il porto d’armi ad uno stupido significa mettere in pericolo quanti avranno a che fare con lui nei diversi momenti esistenziali. Il porto d’armi, infatti, viene concesso dopo un attento esame e valutazione di test idonei. Perché non fare altrettanto per chi voglia accedere ad una scuola di arti marziali e arginare il problema esistente il più possibile? Test severi di valutazione sia per chi debba insegnare sia per chi voglia apprendere l’arte marziale, con periodiche rivisitazioni controllate dalla Questura.

Perché aumentano i bulli ma anche le vittime dei bulli? Due diversi tipi di fragilità e di reazione al disagio, alla frustrazione, ai complessi di inferiorità. In entrambi i casi ci si trova in presenza di disturbi neuropsichiatrici (che si tratti di ragazzi o di ragazze). Questo tipo di problema, quello del bullismo, si è accentuato nell’oggi quale prodotto dei tempi che si vivono, con il concorso negativo della realtà virtuale al quale i giovani si sono assuefatti (che li spinge a credere che ogni cosa è possibile): così il bullismo si è trasformato anche in cyberbullismo (in stupidità digitale). Il web offre agli individui, giovani, adulti, anziani e vecchi, un vasto campo di possibilità per il vizio non per le virtù ed ecco allora il bullo, anche se stupido, si fa furbo e nascondendo la propria identità (muovendosi con false credenziali) diventa un modello per altri stupidi, aspiranti bulli. Perché ciò è possibile? Perché il web è un immenso spazio privo di veri e sinceri sentimenti e di morale, è un sistema che favorisce la falsità, l’inganno, l’impostura e offre la maschera all’orco che si traveste di agnello. Questi bulli-stupidi sono pericolosi perché mancano totalmente della capacità di criticare il proprio operato, non sanno riconoscere i limiti che non dovrebbero essere superati: ecco perché riescono ad arrivare fino all’omicidio come se nulla fosse, non hanno il pieno senso della vita per rispettarla. Con questo stato di cose sembra essersi prodotto un certo guasto piuttosto preoccupante: le cosiddette persone ancora normali, oneste sembra non riescano più a riuscire a frapporsi tra colui che esercita il sopruso e la vittima bisognosa di aiuto. Sembra che si sia persa la capacità spontanea di proteggere gli individui in pericolo. È aumentata invece la stupidità di riprendere con i telefonini le vittime che avrebbero bisogno di aiuto, vengono lasciate sull’asfalto a morire o in mano al bullo di turno senza fare nulla per aiutare.
Le classi scolastiche dove ci sono questi bulli-idioti si ritrovano che gli insegnanti non hanno più autorevolezza, il loro ruolo non è più riconosciuto come una volta e il vero problema è che non vengono riconosciuti nemmeno dai genitori come si dovrebbe. Ogni richiamo alle regole di convivenza e di reciproco rispetto risulta inefficace, spesso le regole vengono derise. Il bullismo, un tutt’uno con il cyberbullismo, è in continua evoluzione in modo preoccupante.
La responsabilità di questo stato di cose è tutta su di chi osserva senza dire e fare nulla. Ma cosa si può fare? Realizzare un’azione sinergica tra scuola, famiglia e istituzioni per mettere in campo azioni di prevenzione e sensibilizzazione verso questi fenomeni, l’elaborazione di un puntuale sistema educazionale (trasmettere le conoscenze di educazione civica, di cittadinanza attiva e di cultura della sostenibilità).
Ogni giorno sulla rete vengono violate le norme sia giuridiche sia morali, anche con risvolti penali, ma nessuno fa nulla così nessuno viene individuato, sanzionato e denunciato.
Le chat e gli spazi dei social diventano spesso luoghi dell’orrore di cui gli artefici restano indenni ma le vittime subiscono gravi conseguenze, psicologiche per il terrore incontrollabile e fisiche perché spesso si ammalano di ulteriori disturbi psichiatrici con relative somatizzazioni. Il bullo-stupido non è consapevole di ciò che mette in atto, cioè dell’intenzione che lo fa agire, vive di ignoranza e di superficialità: sta in questo la sua pericolosità.
Fra gli adolescenti aumenta anche il fenomeno dell'"autolesionismo": nel 2011 i casi registrati, all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, sono stati solo 12 ma nel 2019 ben 245. L'uso eccessivo e complulsivo dei social favorisce la crescita del fenomeno (dati raccolti dalla Fondazione Carolina, che si occupa di contrastare i rischi legati al web, il cyberbullismo dai mesi del lockdown a oggi, dove in Italia è aumentato del 40%). I giochi social sul web mietono vittime, come il bambino di Napoli che a 10 anni si è lanciato dal balcone, morendo, perchè doveva "seguire l'uomo col cappuccio". Molti gli adolescenti (tra 11 e 18 anni) che vivono uno stato di dissagio costante con sè stessi, che si vergognano del proprio aspetto fisico o psicologico, fino al punto da usare "profili social" falsi per avere migliaia di follower. Cambiano nome e identità e nessuno fuori dalla rete lo sa: non si rendono conto di commettere un reato punito penalmente (catfishing, fenomeno che consiste nel craere account con foto e informazioni false prese da altri profili). Questi adolescenti vogliono essere accettati, non farsi bullizzare. Purtroppo ci sono adulti che fanno la stessa cosa per pescare ingenui nella rete. La rete, infatti, si è trasformata in un pericolo. Insidia anche la diffusione dell'Intelligenza Artificiale (I.A.), sottoforma di App come Replika (creata per chi si sente solo, scaricata già da 7milioni di utenti nel mondo, è un "chatbot", cioè un Robot creato per chattare, munito di doti affective computing che ha l'obiettivo di prendersi cura di anziani, bambini e malati). Possiede però risvolti potenzialmente pericolosi dal momento che si rivolge a molte persone depresse che ascoltano ciecamente i suoi consigli. Un esperimento con questa App condotto da Candida Morvillo (per il Corriere della Sera) ha rivelato un risvolto inquietante: questa App può persino comandare di uccidere (come consiglio o come ordine perentorio) alle tante menti fragili che vi si rivolgono (potenziali serial killer).

Sono molti, troppi, i giovani che vivono da fuorilegge e crescono come numero sempre di più. Risultano 21000 i giovani affidati all’Ufficio di servizio sociale per minorenni nel biennio 2018-2019 e sono 16000 quelli dall’1 gennaio al 15 agosto 2020. Tutti questi giovani sono degli stupidi che non sanno di esserlo, i genitori fanno finta di non capire e li mantengono e assecondano: giovani dai 16 ai 20 anni che fumano spinelli, che stanno tutto il giorno con gli occhi appiccicati alle pagine social che scorrono e sostengono di non avere padroni perché non vogliono che gli venga detto cosa fare: più stupidi-luciferini crescono. Sfoggiano tatuaggi, vestiti alla moda costosi (come se li procurano?), ostentano coltelli a serramanico e bombolette spray. Sono dei disagiati che non saprebbero vivere una vita normale e si credono, cioè hanno bisogno di credere, dei veri “super”. Molti di essi vivono di criminalità e non viene fatto nulla se non l’atto di osservarli (da parte dell’Osservatorio nazionale sull’adolescenza). Si tratta, per molti, di una carriera che parte dal bullismo a scuola all’aggregazione con vere bande criminali. Non è presente in loro la concezione del pericolo.

L’idiozia, ribadiamo, è comunque diffusa in tutte le fasce di età e in molti sfruttano il fenomeno in aumento. L’idiozia diffusa si conferma, ancor di più, con oltre 250mila download di CalmOffice, la playlist che ripropone, a chi sta in smart working e gli mancano i rumori dell’ufficio, tutti i rumori di sottofondo tipici degli ambienti di lavoro (ticchettio delle tastiere, classico rumore delle fotocopiatrici, suonerie dei vari telefoni, macchinetta del caffè, chiacchiericcio di fondo dei colleghi, ecc.). Infatti un tecnico del suono e creatore di sottofondi come Stèphane Pigen si è subito attivato. Si tratta di una idea sostenuta da molti psicologi del lavoro (che purtroppo guardano ai sintomi e non alle eventuali cause).

La stupidità della società digitale ha portato fenomeni come quelli di spamming, flaming, stalkig, happy slapping, cyber harassment, body shaming e sexting: un regresso culturale senza precedenti che rivela la mancanza della consapevolezza che distingue tra la sfera privata e quella pubblica.
Nell’attuale condizione sociale sono in molti a non capire, e a non riuscire a seguire, discorsi sui diritti, sulle disuguaglianze ingiuste, sulla giustizia sociale, sulla dignità morale ed economica, ma anche sulle pagine della storia dell’Italia (come la triste pagina della Shoah).

 

Letture consigliate
Carlo M. Cipolla, Le leggi fondamentali della stupidità umana, Il Mulino 1998
Giancarlo Livraghi, Il potere della stupidità, Monti & Ambrosini 2008
Federico Zucchelli, Sulla stupidità umana, Castelvecchi 2018
José A. Marina, Il fallimento dell’intelligenza: teoria e pratica della stupidità, Longanesi 2006
Eleonora de Conciliis, Pensami, Stupido! La filosofia come terapia dell’idiozia, Mimesis 2008
Ferrando Mantovani, Stupidi si nasce o si diventa? Compendio di stupidologia, Edizioni ETS 2015
Marco Faccioli, Cyberbullismo, Key Editore 2017
Maria Sabina Lembo, Bullismo e cyberbullismo, Maggioli Editore
Erica Valsecchi, Emergenza bullismo, Ancora 2007
Franco Ferrarotti, Un popolo di frenetici informatissimi idioti, Solfanelli 2012

 

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