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1018. Gli anziani: qualcuno li vuole “agnelli sacrificali della pandemia”

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Non esistono, e non possono esistere, diritti maggiori rispetto ad altri secondo la fascia d’età: il solo pensarlo aumenta le disuguaglianze, viola i diritti costituzionali, umilia e offende il destinatario del diritto sottratto e lo priva della dignità morale.

Che “qualcuno” possa pensare che gli anziani debbano essere messi in isolamento forzato perché improduttivi per l’economia del Paese è qualcosa di inaccettabile. Si tratta di un pensiero antidemocratico che dà il potere a qualcuno di sottrarre i diritti costituzionali ad una categoria di cittadini rispetto ad altri (esercitando una inaccettabile discriminazione) e solo per una questione di età. Stiamo parlando di chi, dopo una vita di lavoro, ha contribuito onestamente (per quarant’anni) all’economia del Paese mediante i propri contributi e adesso, siccome in pensione, viene visto, considerato da un noto rappresentante della destra un “inutile” nella macchina della società. Il brillante politico è il governatore della Liguria Giovanni Toti, una regione dove i pensionati over 65 sono 453mila, di cui 223mila sopra i 75 anni, con la città di Genova dove l’indice di vecchiaia è pari a 252,9 cittadini over 65 ogni 100 minori sotto i 15 anni. Stiamo parlando di un valore economico di oltre sette miliardi. Una rivelazione del segreto Toti pensiero espresso, senza che se ne sia reso conto, in un vergognoso tweetpersone non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese …”: una ignobile espressione sulla quale sta cercando di recuperare chiedendo scusa, perdono, dicendo di essere stato frainteso, parole che qualcuno avrebbe manipolato, un ridicolo arrampicarsi sugli specchi di chi non si prende mai la piena responsabilità di cosa dice e cosa fa. Eppure è un pensiero che è circolato, non solo per bocca di Toti, ma da alcuni giorni sui quotidiani le cui fonti sarebbero alcuni studi svolti a livello europeo e subito sposati, come pensiero, da molti così detti esperti-tuttologi e politici che vanno in giro con la maschera da democratici e nel cuore coltivano sogni di autoritarismo inconfessato.
Bene ha commentato sul Fatto Quotidiano la bravissima Selvaggia Lucarelli “(…) ci sarebbero molte cose da dire a Toti. La prima è che potrebbe fare lo sforzo di ricordarsi che governa la Liguria, seconda regione più anziana d’Europa. Ergo, l’ha senz’altro recentemente ri-votato una larga fetta di inutili che fino a un mese fa erano utili al voto. Potrebbe poi rammentare che un inutile vecchietto di 84 anni, per giunta sopravvissuto al Covid, è non solo colui che l’ha creato professionalmente in Mediaset e politicamente in Forza Italia, ma anche chi paga lo stipendio a sua moglie, direttore di Video News. (…) Curioso, infine, che un mese fa Toti avesse firmato il manifesto Pro-Vita assieme all’Associazione Nonni 2.0 per il diritto alla morte naturale. Nonni che ora, immagino, si staranno produttivamente grattando”.

Eppure hanno pensato, nei “pensatoi” del governo, di introdurre nel lockdown restrittivo il fermo, l’isolamento per i “settantenni”, cosa che probabilmente non faranno ma è grave solo l’averlo pensato. Non sapendo come risolvere il problema degli errori fatti nel governo vogliono far concentrare l’attenzione pubblica sugli anziani, convincere quanto sia necessario renderli “agnelli sacrificali della pandemia”, come sostiene indignato Giuseppe De Rita, il fondatore del Censis che contesta anche la gestione dei dati della pandemia: “Sono imprecisi e terrorizzano la gente. Io li avrei dati in mano all’Istat”.

Certi pensieri oscuri circolano da molto tempo ma ben mascherati.


(…) Nel 1981 viene scritto, da Jacques Attali (dell’alta massoneria ebraica B’nai B’rith, consigliere economico dell’ex presidente Mitterand, primo presidente della Berd – la banca nata per finanziare la ricostruzione e lo sviluppo nei paesi comunisti –, membro del Bilderberg), lo scopritore e ispiratore di Emmanuel Macron (legato ai Rothschild, introdotto prima nel giugno 2014 al Bilderberg e poi presentato a Francois Holland che lo affilia alla Loggia massonica sovranazionale Fraternitè Verte, ma viene affiliato anche alla superloggia conservatrice Atlantis-Aletheia, la stessa loggia presso la quale ha bussato inutilmente Matteo Renzi), nel suo libro L’avenir de la vie (Il Futuro della Vita, Edito per i tipi di Seghers): “Quando si sorpassano i 60-65 anni, l’uomo vive più a lungo di quanto non produca e costa caro alla società (…) l’Eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali delle nostre società future, in tutti i casi che si configurano. In una logica socialista di libertà, e la libertà fondamentale, è il suicidio. Il diritto al suicidio, diretto o indiretto, è perciò un valore assoluto in questo tipo di società. Macchine per sopprimere permetteranno di eliminare la vita allorché essa sarà troppo insopportabile, o economicamente troppo costosa. Ritengo pertanto che l’eutanasia, nella società del futuro, sarà una regola”.

Nel 1999 Jacques Attali scrive nel suo Dizionario del XXI secolo (Armando Editore, Roma), alla voce “Eutanasia”:

Alcune delle democrazie più avanzate sceglieranno di fare della morte un atto di libertà e di legalizzare l’eutanasia. Altre fisseranno dei limiti precisi alle proprie spese per la sanità, calcolando anche una spesa media un ‘diritto di vita’ che ognuno potrà utilizzare a suo piacimento fino ad esaurimento. Si creerà, allora, un mercato dei “diritti di vita” supplementari in cui ognuno potrà vendere il proprio, in caso sia affetto da una malattia incurabile o sia troppo povero. Si arriverà, un giorno, persino a vendere dei “ticket di morte”, che daranno il diritto di scegliere fra i vari tipi di fine possibili: eutanasia a scelta, morte a sorpresa nel sonno, morte sontuosa o tragica, suicidio su commissione, ecc. la propria morte come la morte di un altro”.

Deliri di chi si crede un alto iniziato rispetto a coloro che considera miserabili, trascurabili, materiale di scarto eliminabile a piacimento. È bene sapere però che Jacques Attali, nato nel 1943, e oggi ancora in piena salute (2018), nonostante abbia influenzato con le sue idee diffuse, con le cariche ricoperte (quelle pubbliche e quelle occulte) un considerevole numero di persone, rivoluzionando e creando conflitti nella cultura dominante, non sembra essere coerente nell’applicazione di quanto teoricamente sostenuto per gli altri sulla questione dell’Eutanasia, da applicare agli anziani che costano cari alla società (egli ne ha settantaquattro di anni): egli, a tutt’oggi, non è infatti ricorso al suicidio che consigliava agli altri, non ha dato l’esempio, quindi “il suo messaggio non è la sua vita”. È un eminenza grigia dell’inganno (…)”.

Rosario Castello
tratto da L’Italia occulta (pubblicato nell’agosto 2018)

 

Il potere sanitario, insieme ad alcuni membri del governo di dubbia democraticità, sembrerebbe abbiano abbracciato le teorie folli di Jacques Attali, sostenitore del Nuovo Ordine Mondiale (dittatura mondiale).

Fare un lockdown esclusivamente per gli ultrasettantenni sarebbe una cosa vergognosa: lo sarebbe anche se dovesse restare solo una proposta. Il solo fatto di averlo pensato è indecente e sono persone ignobili tutti coloro che, palesemente o nascostamente, hanno creduto giusto si dovesse fare; “isolare”, “segregare” gli anziani: un pensiero che rivela un credo aberrante in molti falsi democratici. Offendere gli anziani in questo modo è inaccettabile dal momento che essi sono stati fino adesso il perno delle famiglie italiane, sostenendo i figli e i nipoti sia a livello economico sia come aiuto concreto di presenza fisica. Poi non tutti sono in pensione ma molti sono ancora in piena attività, perfettamente ritirati a casa o in uno studio grazie ai nuovi dispositivi digitali che hanno permesso agli italiani di usufruire dello smart working.
I vecchi sono una grande risorsa non un peso di cui liberarsi: basta pensare all’esperienza di vita che hanno accumulato che un giovane non può avere e di cui potrebbe giovarsi.

È, infatti, da stupidi e da ignoranti mettere il focus sugli anziani dal momento che non sono loro, anche muovendosi qualche ora al giorno, ad essere gli untori, i “super diffusori” del Covid, non sono loro che lo scaricano nei vari ambiti sociali. Non si può dire lo stesso per bambini, ragazzi, giovani e adulti dai 25 ai 40 anni (patologicamente dipendenti agli aperitivi, agli assembramenti demenziali e alle movida di gregge ubriaco e violento).
Chi ha diffuso il virus dappertutto in agosto, e da quel momento in poi, dopo i buoni risultati ottenuti fino a giugno e luglio? Non sono stati molti quest’anno gli anziani che sono andati in vacanza: al massimo nelle seconde case per chi la possiede. Moltissimi invece i ragazzi e gli adulti che non hanno saputo farne a meno nonostante la criticità del momento pandemico: i ragazzi non educati dai genitori alla situazione del momento e gli adulti posseduti dalla voglia di “eccessi”, del tutto privi di consapevolezza e di responsabilità. Chi passava, infatti, da una discoteca all’altra, da un locale all’altro, da un evento all’altro in Sardegna e in altri luoghi di vacanza italiani ed esteri, senza mascherina, senza distanziamento, senza alcun accorgimento sanitario? Non sono stati certamente gli anziani, dai 70 agli 80 anni, e i Briatori e i Berlusconi non fanno testo, non rappresentano quella fascia di età per tutti i cittadini.
Non sono gli anziani ad aver partecipato alle feste di Hallowen svoltisi in tutta Italia, creando assembramenti fuori controllo e balli senza mascherina e distanziamento nonostante i divieti.
Non c’entrano gli anziani con tutti i positivi ormai diffusi nel calcio e negli altri sport, compresi i tanti vip dello spettacolo e della politica.

I “luoghi” pericolosi sono i mezzi pubblici strapieni, i posti aereo senza distanziamenti, le sale d’attesa, le feste private, le messe, i pellegrinaggi, i funerali, i matrimoni, le carceri, le attività di trasporto delle merci, i mattatoi, le sale da gioco, le piazze riempite ancora dalla politica, ecc..

La situazione disastrosa di oggi, fuori controllo, dipende da tutti gli errori, e da tutte le cose non fatte, nel mese di agosto, dai vari responsabili dell’Istituto della Sanità, del Comitato tecnico scientifico e dal governo che non sono stati in grado di “prevedere” ciò che era facile prevedere, se armati di solo buon senso e di un po’ di intelligenza. Sono stati fuorviati, probabilmente, più dall’interesse per la salute economica che per quello della salute dei cittadini. I risultati parlano da soli.
Il Paese è confuso e immobilizzato oltre che dal virus dai troppi Dpcm che si avvicendano in pochi giorni e gli anziani non c’entrano nulla.

 

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