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1083. La realtà invisibile

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La realtà invisibile, spirituale, non è un’astrazione ma una suprema realtà.

L’uomo ordinario, purtroppo identificato con la visione materialistica dell’esistenza, dovrebbe aprirsi, anche gradualmente, con buon senso alla realtà spirituale.
Se solo avvertisse, anche lontanamente, quanto è importante per lui, per il suo benessere totale guardare a quegli aspetti invisibili dell’esistenza, più concreti di quanto egli pensi che siano le cose di cui ogni giorno combatte per possedere, ne guadagnerebbe in coraggio e forza dei quali è sempre carente nella sua corsa al quotidiano. Il coraggio e la forza insieme ad un diffuso senso di liberazione dalle catene invisibili dei propri pensieri intrappolanti sono le prime conquiste dalle immediate risposte comportamentali.

L’uomo toccato intimamente, nella sua sensibilità, dalla possibilità di incamminarsi verso un modo diverso, nuovo di affrontare l’esistenza, con un maggior senso di soddisfazione, non può che avvertire l’emergere di una maggiore fiducia in che libera una misteriosa, ma spontanea e naturale, fede nelle, appena percepite, energie dell’invisibile realtà spirituale di cui non sospettava nemmeno l’esistenza.
Gli uomini dovrebbero, con sana abitudine, rivolgersi normalmente alle energie della realtà invisibile spirituale e comprendere che tutto, ma proprio tutto, deriva da quella realtà parallela, spirituale, invisibile.
Se gli uomini riconosceranno l’importanza, ed il valore, degli Esseri-Energie deputati a guidare l’umanità verso il pieno e completo risveglio spirituale, risolveranno tutti i problemi ed i mali che da tempo immemorabile vengono afflitti.

La comunità non organizzata dei risvegliati è sempre al servizio degli uomini addormentati, degli uomini ordinari.
Il risvegliato trova sempre il modo di dispensare conforto e fa individuare angoli di fiducia verso i quali convergere.
Il risvegliato fluisce nella vita, con una forte fiducia nella “Suprema Sorgente”, nella “Forza forte di tutte le forze”, nella realtà universa, invisibile e spirituale, evidenziando il profondo rapporto tra le “cose”.
Il risvegliato, con la fluidità con cui passa dalla comparazione tra le cose materiali e quelle non materiali, in tutto ciò che fa, e dice, rivela, in diversissime forme, l’ordinamento gerarchico del mondo quale principio universale del cosmo. Fa in modo da rendere evidente, in modo sensibile ed intelligente, come sulla Terra, i rapporti gerarchici, da come dovrebbero essere siano invece rovesciati.
Questo rovesciamento si verifica nel Primo Livello di Realtà mentre dal Secondo in su non è affatto possibile.
Una manifestazione inferiore, densa di ignoranza, arroganza e volgarità, non può assumere un ruolo-funzione gerarchicamente superiore nelle comunità del Secondo Livello di Realtà in su.

Nell’umanità terrestre, del Primo Livello di Realtà, si è costretti ad assistere ad un deprimente rovesciamento della scala gerarchica: si ha, infatti, in larga misura il superiore assoggettato all’inferiore in tutte le aree di espressione creativa quale la scienza, la religione, la politica, i media, il sistema educativo, l’arte, la filosofia, la psicologia, la sociologia, l’antropologia, ecc.

Ma comunque, nel Primo Livello di Realtà, non significa che il superiore dominato sia debole.

 

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