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1167. Maestri e Iniziazione

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Nel lontano tempo dei Magi, discesero per incarnarsi molti Maestri, chiamati “Fiamme della Salvezza”. Questo regno, precedente a quello degli Assiri, dei Medi, dei Persi e degli Egizi, come afferma Aristotele, era caratterizzato da una religione e da una monarchia che manifestavano un potere pontificale.  I Magi, spesso raffigurati come sacerdoti e sapienti, svolgevano un ruolo importante nella pratica religiosa e nella diffusione delle idee contenute nello Zend-Avesta, che risale a 5.000 anni prima dell’Iliade. I Magi conoscevano la natura profonda della Manifestazione Universale e si dedicavano alla “Forza del Fuoco”, che domina tutte le altre forze. Vivevano il pieno concetto dell’Unità in ogni aspetto della vita quotidiana. Per questo motivo, i Maestri scelsero questo regno come luogo idoneo per inseminare il mondo di luce e sapienza, instaurando un appropriato modus operandi iniziatico. Il sistema iniziatico, con il suo vasto bagaglio di conoscenze esoteriche, era organizzato in modo che le “informazioni illuminanti” venissero rivelate solo a coloro che dimostravano effettiva saggezza.

Fin dai tempi antichi, il Fuoco ha incarnato, sia simbolicamente che magicamente, un “Pensiero” dominante: in tutte le civiltà antiche, ad esso si attribuivano significati e poteri esoterici e spirituali. In India, l’Havan o Yajña è un rito collettivo finalizzato alla purificazione degli ostacoli che velano la luce della Conoscenza, rappresentata dal fuoco.

Nell’uomo la percezione della realtà si modifica con il mutare della coscienza. All’interno della ‘Coscienza’ si struttura la ‘Conoscenza’: quella che cercano coloro che si autodisciplinano e seguono un Sentiero Spirituale fino a raggiungere l’Iniziazione. L’autentico Sentiero Iniziatico è l’unico in grado di fornire mappe e percorsi affidabili della Realtà, poiché si basa sull’esperienza di chi ha raggiunto la Liberazione e la Realizzazione. Chi conosce il , infatti, conosce anche l’intero Universo e la sua trascendenza.

Lo stato di “Illuminazione” è chiamato in diversi modi: ‘Satori’ nello Zen, ‘Samadhi’ (o Moksa) nello Yoga, ‘Fana’ nel Sufismo, ‘Wu’ o ‘Tao’ nel Taoismo, ‘Coscienza oggettiva’ secondo Gurdjieff, ‘Supermente’ secondo Aurobindo, e comprende concetti come Illuminazione, Liberazione e Autorealizzazione.
Una cosa certa è che l’Illuminazione trascende parole e simboli.

 

Rifugiatevi in voi stessi; scoprite la vostra Realtà: questa è la via giusta ed in quel modo onorerete anche i guru. I guru sono maestri che hanno realizzato il Sé. Si va da un guru per avere l’iniziazione (upadesha). Molti credono che, con la semplice ripetizione del nome dato con l’Upadesha, si ottenga l’Iniziazione spirituale, ma l’Upadesha è solo un mezzo per portarvi al vostro stesso Sé”.

Sri Sathya Sai Baba (1926-2011)


“Tutte le Tradizioni filosofiche autenticamente realizzative hanno come movente quello di ricondurre il riflesso incarnato alla sua fonte metafisica la quale è la mèta, se di mèta si può parlare, più giusta e più naturale”.

Raphael

 

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