gototopgototop
Registrazione

Centro Paradesha

SEI QUI: Home / Articoli / 299. Risvegli lungo la pratica Yoga
A+ R A-

299. Risvegli lungo la pratica Yoga

E-mail Stampa PDF

Vorremmo, senza presunzione alcuna, continuare ad accompagnare il Lettore-Sadhaka lungo il percorso già avviato precedentemente (articolo Risveglio, Cakra e Kundalini). L’incognito sconosciuto è per i “Figli di Dio” in cui arde, nel profondo del loro cuore, il Fuoco divino.
Se il Fuoco divino ha preso il sopravvento sull’io-corpo-personaggio karmico significa che la “Voce del Silenzio” fa già da guida e tutto assume l’atmosfera dell’Alto.
Il Sadhaka-Yogi praticante ha intuito che deve comprendersi pienamente per “comprendere”. Egli già sente che la Realizzazione investe la totalità della Coscienza, che è questa a doversi risvegliare a ciò che è, e tutto l’insegnamento mira al cuore dell’ente quale riflesso di coscienza incarnato dell’Atman; riflesso, tra gli uomini comuni, identificato con ciò che non è.
Ogni particola dell’insegnamento deve provocare, nel Sadhaka-Yogi praticante, un “innalzamento” della coscienza dal sensibile al sovrasensibile, una vera trasformazione rispetto al suo modo abituale di pensare, sentire e agire. Ricercare, studiare, praticare, riflettere e meditare stabilizza e consolida il fondamentale “rivolgimento” della coscienza per consentire di andare oltre.
Un segno di evidente avanzamento, il Sadhaka-Yogi praticante, potrà riscontrarlo nella diminuzione della propria ignoranza-avidya sentendo, profondamente in , che non esiste un Ramo dottrinario esclusivo e accorgendosi che la sua “visione” abbraccia naturalmente, senza alcuno sforzo, tutti i vari Rami tradizionali. Guarda ai diversi Rami tradizionali (Vedanta, Buddhismo, Platonismo, Alchimia, Qabbalah, ecc.) come a dei grani di un rosario (japamala) uniti da un unico filo (l’Unità della Tradizione).
Il Sadhaka-Yogi praticante vivendo in profondità costante il proprio Lavoro Spirituale assume spontaneamente una modalità di muoversi, cioè un habitus coscienziale che molti enti percepiranno particolarmente. In esso prevarranno gli stati di silenzio quale riflesso del suo essere-volere (conoscere-agire) sui Guna perché l’attenzione sul Brahman provoca la cessazione del movimento-vibrazione-suono-rumore: infatti si dice nelle Upanisad che Brahman è Silenzio. Se la Coscienza ritorna a riposare in sé stessa manifesta Silenzio. Il Realizzato-Muni è Silenzio.
Il Sadhaka-Yogi praticante che scopre il segreto del Silenzio metafisico è in grado di sottrarsi alla forza gravitazionale dei suoni imprigionanti (dei pensieri, delle parole e delle azioni del mondo profano). Le idee affermate dalle persone, le passioni umane che circolano non sono altro che vortici di forze che tendono a coinvolgere, avvolgere i “centri” (idee, persone, forze) vibranti con tutte le possibili conseguenze.

Quest’intero universo, che l’ignoranza proietta in molteplici forme, non è altro che Brahman, libero dal condizionamento del pensiero”.

Sankara, Vivekacudamani, 227

Ma il Sadhaka-Yogi praticante prima di giungere a tale elevata posizione coscienziale ha percorso molti stadi esperienziali in cui ha vissuto i vari risvegli che lo hanno innalzato al “punto di vista unico”.

Gli individui ordinari si trovano ciascuno su una propria linea evolutiva.
Anche gli individui orientati spiritualmente si trovano ciascuno su una linea evolutiva.
Non sono da meno tutti gli enti planetari che seguono, in modo consapevole, un sentiero spirituale.
Quindi ogni Sadhaka-Yogi-praticante si trova ad una precisa posizione coscienziale che significa ad un preciso livello e grado di risveglio (di coscienza).
Da cosa è determinato il personale livello e grado di risveglio spirituale?
Da come ci si muove lungo la Sadhana e da come si affrontano la percezione e l’esperienza di vita; da come si cerca di capire come meglio sviluppare, in tutta la sua totalità, la personalità del proprio ego-corpo-personaggio karmico anziché seguire spinte direzionate verso singole “parti” che la esprimono.
La linea del livello di risveglio della Coscienza sale attraverso i Cakra, e determina la visione del mondo del Sadhaka-Yogi-praticante.
Più persone che hanno la propria posizione coscienziale focalizzata in un medesimo Cakra, non significa che stanno allo stesso livello di risveglio.
Gli enti planetari si trovano, ciascuno, ad una linea evolutiva differente: chi centrato su Muladhara Cakra, chi in Manipura Cakra o in Swadhisthana Cakra, e così via.
Lo stato di coscienza e la velocità di registrazione del sistema nervoso, determina il grado di risveglio dei vari Cakra.
Un livello inferiore non può comprendere chi sta ad un livello superiore; chi sta al livello superiore è dotato di un più vasto campo di esperienze ed ha l’opportunità di sperimentare l’amore che eleva ed allarga ancora di più la coscienza.
Nello stato dell’attuale Kali Yuga, in cui si trova l’umanità, la guida del mondo è in mano al “minore” (livelli di coscienza inferiori) anziché al “maggiore” (livelli di coscienza superiori).
La struttura di un ente può essere rappresentata da una serie gerarchica di mandala, l’uno sull’altro, che ne compongono l’intera totalità.
Lo Yoga è un sistema pratico meravigliosamente completo di informazioni uniche e di tecniche che sanno esattamente cosa mettono in moto se usate saggiamente: un sistema gerarchizzato interconnesso mediante l’accensione di flussi energetici strabilianti dove gli elementi della tecnica non sono solo il corpo ma tutti gli aspetti vitali comprese le sensazioni, le emozioni, la mente, la psiche e lo spirito. L’anatomia fisica e l’anatomia spirituale vengono a formare, nello Yoga, una perfetta unità.
Ogni Cakra ha diversi livelli di possibilità: evoluzione, equilibrio, armonia, attività. Più persone risvegliate allo stesso Cakra possono vivere in modo differente le possibilità offerte. Una persona può essere più consapevole di un’altra che si trova sullo stesso Cakra; qualcuno coglie gli aspetti-possibilità costruttive e qualcun altro, in base al proprio livello generale di evoluzione, risponde secondo le spinte distruttive del proprio ego, per gratificazione personale.
Il livello di risveglio di un Cakra è dovuto alla somma totale di diversi fattori: fisici, emozionali, mentali, psichici e spirituali. Basta pensare che ogni Cakra (dei sei presi in considerazione nello schema classico principale dello Yoga) ha, ad esso connessi, un plesso neurologico e una ghiandola endocrina collegati a diversi organi e sistemi del corpo e questi, a loro volta, connessi ai meccanismi di controllo del cervello.

Schema classico principale dei Sei Cakra legati a Merudanda (colonna vertebrale)

  • BasicoMuladhara – Lam – Istinto di lotta vitale – Surrenali
  • SacraleSvadhisthana – Vam – Istinto procreativo – Gonadi
  • SolareManipura – Ram – Coscienza sensitiva – Fegato-Pancreas
  • CardiacoAnahata – Yam – Coscienza universale – Timo
  • LaringeoVisuddha – Ham – Coscienza empirica – Tiroide e Paratiroide
  • FrontaleAjnaOmCoscienza unitiva – Pituitaria o Ipofisi

 

Il risveglio di un Cakra apre collegamenti tra i vari livelli dell’ente umano e quindi converte l’energia verso l’alto o verso il basso (nella scala gerarchica dei Cakra legati alla colonna vertebrale). Vi sono Cakra, ovviamente, più complessi di altri come ad esempio l’Ajna Cakra perché controlla le facoltà intuitive e mentali correlate ai circuiti più evoluti nella corteccia cerebrale.
L’Ajna Cakra è anche chiamato Guru Cakra in funzione della sua fondamentale importanza per il risveglio della Coscienza. Gran parte delle tecniche yoga sono mirate alla sua stimolazione. La fusione di ida e di pingala (l’energia fluisce da Muladhara ad Ajna) nell’incontro con Ajna Cakra permette quell’esplosione, all’interno del sistema nervoso, attivatrice di innumerevoli circuiti nei due emisferi cerebrali e nel sistema limbico (le strutture, nel cervello, associate ad un certo tipo di emotività e comportamento), tale da favorire le tappe di risveglio previste dalla Saggezza Yoga.
I Cakra che risiedono nel Cervello (che si estendono dal midollo allungato alla zona talamica-pineale) sono sotto il controllo di Ajna Cakra che, custodendo interi stadi di evoluzione, quando un Cakra si risveglia nel Merudanda (colonna vertebrale), influenza il livello del risveglio conscio e dell’attività che si svolge in Ajna Cakra.
Nella maggioranza degli enti planetari Ajna Cakra (l’area talamica-pineale) è addormentato; infatti la maggioranza degli enti funziona in Muladhara Cakra e in Swadhisthana Cakra.
Solo nella forte determinazione di una Sadhana Yoga si possono stimolare e risvegliare i Cakra, saltando i livelli del sistema nervoso e risvegliando consciamente le aree superiori, ai corrispondenti livelli di coscienza.
Lo Yoga è costituito in modo tale che ogni sua pratica stimola sempre gli elementi superiori per elevare la coscienza: ogni stadio raggiunto è un risveglio che prepara il risveglio successivo, sempre considerando il sistema totale complesso.
Il risveglio per eccellenza tanto auspicato è il risveglio di Kundalini: dalla condizione di virtualità potenziale, se l’ente è veramente pronto, lo Yoga può far ascendere Kundalini lungo la Susumna, facendo attraversare i vari Cakra fino a reintegrarsi, quale energia-Sakti, con Siva (il principio purushico), al sommo del capo (Sahasrara Cakra). Si tratta della Consapevolezza dell’Essere che attraversa i vari stati relativi di coscienza fino a realizzare lo Stato Supremo (Paramasiva).


“La Conoscenza autentica e risolutiva è diretta a tutti – non ci sono privilegiati o predestinati – , anche se non tutti la vogliono accettare e vivere, per cui Essa deve essere circoscritta a quei pochi (in confronto a milioni di ‘addormentati’) che, essendo stati morsi dal serpente della dura avidya, si sono alquanto risvegliati alla consapevolezza che qualche cosa in loro non funziona”.

Raphael  in “Essenza e Scopo dello Yoga”

Questo articolo è “capitolo” del libro in formato ebook scaricabile gratuitamente:
Tradere – Per le immortali Vie dello Yoga Vol. Terzo
Edizioni Digitali del Centro Paradesha

Dello stesso autore:
Yoga – piccola Guida per Conoscerlo
Edizioni Youcanprint
Disponibile su 29 Store online e 29 Ebook Store online (Amazon, LaFeltrinelli, ibs, bol, hoepli, Rizzoli, ilgiardinodeilibri, Macrolibrarsi, etc.).

Centri Consigliati

centri consigliati

Libri consigliati

Libri consigliati

Riviste consigliate

Riviste consigliate

Link consigliati

Link consigliati