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322. Il Bambino: un giardino di possibilità

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I bambini e i giovani sono, sul Pianeta, una risorsa meravigliosa che purtroppo viene insidiata da un degradato “sistema vita” che mette a rischio l’intera evoluzione dell’umanità.
Il bambino e il giovane, se stimolati in modo giusto, possono sviluppare le future possibilità di risveglio spirituale del Pianeta.
Il bambino è un albero che deve crescere ed ha bisogno, per questo, di tutte le giuste condizioni affinché tutte le sue parti evolvano armoniosamente nell’Uno che egli è.
Il bambino oggi viene cresciuto in un mondo alterato che ha perso l’equilibrio e l’armonia: un mondo che ha perso il senso del Bello, del Buono, del Vero.
Il bambino viene violentato ogni giorno nei suoi cinque sensi e gli si blocca la strada di un risveglio spirituale che potrebbe dargli l’accesso alla realtà, oltre i cinque sensi ordinari dell’uomo obliato.
Educare, aiutare a far crescere il bambino significa condurlo fuori dal limite in cui si trova in fatto di coscienza.
Un bambino si trova dove il processo reincarnazionistico lo ha condotto ma il mondo intorno a lui (genitori, insegnanti, parenti, amici, istituzioni, etc.) ha il dovere di riconoscere gli aiuti necessari di cui ha bisogno. Salvo rare eccezioni un bambino deve arrivare fino ai ventuno anni prima di poter iniziare il proprio cammino riguardante l’incarnazione presente: dalla nascita ai ventuno anni deve essere aiutato.
Aiutare a crescere, educare ed istruire un bambino significa aiutarlo a riappropriarsi del proprio apparato interiore (i suoi corpi sottili) affinché si riconnetta (inconsciamente per i più) alla direttrice delle sue vite precedenti, per lo svolgersi corretto di un processo di risveglio quale dovrebbe essere la vita di un adulto.
Qualsiasi modello educativo deve contenere l’”informazione” che conservi nel bambino il collegamento con la parte eterna, l’Anima, il superiore. Per i primi anni questo legame con lo spirituale è molto attivo, ma dalla maggior parte dei genitori non viene curato se non addirittura soffocato.
Per la corretta crescita del bambino non bisogna dimenticare quanto sia fondamentale l’esperienza del gioco, poiché fa emergere le capacità che lo maturano e ne formano il carattere. Per questo gli adulti intorno a lui hanno una grande responsabilità su quanto devono proporre.
Il bambino maschio-femmina ha una sua peculiare costituzione: quella che, sviluppandosi, deve rispecchiare il contenuto del suo seme reincarnazionistico, con la possibilità evolutiva che non dovrebbe disattendere.
Il bambino è costituito dai veicoli-corpi:
1 Corpo Fisico grossolano
2 Corpo Emotivo sensoriale
3 Corpo Mentale analitico
4 Corpo Intellettivo noetico
5 Corpo Spirituale

Saranno i suoi semi karmici e le sue risposte evolutive che faranno sì che egli cresca focalizzato su un veicolo-corpo piuttosto che in un altro. Oppure in caso di un ricercatore spirituale o di uno specifico Sadhaka, sarà il lavoro sull’Antahkarana a determinarne il livello e grado di coscienza nell’incarnazione presente, ovvero la sua posizione coscienziale.

Aiutano il bambino, attività in cui egli può costruire qualcosa anche se prima comincerà a smontare; lo aiutano attività artistiche come il disegnare, cantare, danzare, recitare; il concentrarsi su uno sport. Tutte queste attività fatte vivere equilibratamente lo aiuteranno nello sviluppo della sua personalità, a trovare il proprio vero ruolo. Bisognerà aiutarlo a non considerare nemico chi ha la meglio su di lui nel gioco e che le regole da rispettare sono importanti per il miglior bene di tutti. Il bambino sarà in grado di comprendere benissimo, se si investirà in questo, la questione che ciò che conta in un gioco, in una disputa, in una battaglia è la vittoria che si ottiene verso se stesso, la padronanza, il coraggio, la naturalezza che si acquisiscono. Se si investe nella comprensione di questa legge spirituale, per il bambino si avrà un futuro adulto che farà molto per gli altri, per il mondo, per ciò che è giusto.

Il mondo di oggi offre cose terribili ai bambini e ai giovani e ciò va ad incidere profondamente nel meccanismo dell’apprendimento. La tv, il cinema, il mondo della canzonetta, gli spot, internet, i giochi virtuali, si sono sostituiti in molti aspetti all’insegnamento e all’educazione creando cattivi modelli da seguire.
Hanno corrotto i messaggi per i giovani sull’amore, sul sesso, sul denaro, sul lavoro, sul successo, sulla spiritualità, sulla scienza, sulla comunicazione, sul senso della vita, su ciò che è giusto e su ciò che è sbagliato, su ciò che è bene e su ciò che è male.
La situazione a livello mondiale è molto critica.
Sono stati deformati i principi e i valori che ispirano modelli etici.
È stato esaltato tutto quanto sollecita l’egoismo, l’ignoranza e la paura.
Parlare di etica, di morale, di rettitudine, dell’importanza del sociale e dello spirituale fa sorridere molti giovani e ancor più triste molti adulti, avvelenati di materialismo.
Si è diffusa una pericolosa cultura violenta e materialista.
Il malcostume, l’aggressione, la minaccia, il ricatto, la corruzione, la furbizia, il tradimento, l’adulterio, sembrano accettate tranquillamente come facenti parte della normalità. Il virus del pensare “Che male c’è?” sta demolendo il rispetto degli altri.
I media sembrano aver assunto la funzione di corrompere la psiche dei giovani evidenziando di più i vizi che le virtù.

Tutto quanto si muove intorno al bambino è aggressivo e il bambino non può che rispondere con l’aggressività che gli sembra naturale (alzare la voce per farsi ascoltare,  strillare, imporsi con gesti aggressivi quando non violenti).
Sta a chi è interessato veramente al suo bene e a quello dell’umanità futura, preoccuparsi di fornire gli aiuti necessari con modelli educativi ed informazionali, che siano in grado di far emergere dal bambino i valori umani universali quali l’Amore, la Pace, la Rettitudine, la Non-Violenza, la Verità.
L’insegnamento deve contenere la sperimentazione di quei valori che si vogliono far emergere nei bambini e nei giovani.
Una buona educazione deve essere sensibile a non far emergere dal bambino ribellione, menzogna, inganno, orgoglio perché lo possono condurre in una direzione oscura dell’esistenza.
Il bambino va sollecitato, alimentando in lui il valore della fiducia, a creare retti e giusti rapporti umani.
L’insegnamento-educazione che si trasmette al bambino deve consistere nella trasmissione di una “visione”. Deve trattarsi di una “visione” ricca di un profondo sentimento di appartenenza ad un Tutt’Uno dove non c’è posto per la differenziazione, per la separatività, per tutto ciò che illusoriamente vuol far credere nella divisione: la Realtà è Una e indivisibile. La “visione” correttamente trasmessa può far comprendere come a monte dei grandi problemi, delle sofferenze e delle malattie ci sia la grande illusione della separatività.

La cultura umana si è sviluppata sull’errata considerazione di una realtà frammentata, piena di differenze, di diversità che si fanno nemiche di altre diversità, sulla tirannia della natura del desiderio e sul dominio di un nemico sempre presente.

L’insegnamento da trasmettere al bambino universale deve basarsi sulla coniugazione della cultura dell’Anima con la conoscenza e le cognizioni pratiche per questa realtà transitoria in cui l’Anima viene a trovarsi con le incarnazioni.
Saggezza e vera scienza possono essere i due pilastri con cui il mondo può transitare nella reale Nuova Era.
Una scienza pratica dei cinque sensi, insieme a una scienza delle tecnologie dell’Anima, possono offrire un Nuovo Sistema Educativo sia per chi deve educare sia per chi deve essere educato, al fine di essere condotti fuori dai limiti karmici in cui si è venuti a trovarsi.

“Trasmettere” correttamente al bambino è fondamentale tenendo conto di quanto appartiene alla reazione istintiva, alla capacità intellettuale e alla potenzialità intuitiva.

Compito della scuola (quale dovrebbe essere):

  • le primarie custodiscono la civiltà e/o la sviluppano (istruiscono il bambino sulla natura del mondo in cui dovrà vivere, sul posto che occuperà e sul modo con cui dovrà comportarsi con intelligenza e del perché sviluppare retti e giusti rapporti umani)
  • le secondarie custodiscono la cultura (stimolazione dei valori della storia, della letteratura, delle arti; preparazione alla scelta di una professione futura; insegnamento dei rapporti profondi tra micro e macrocosmo ed il senso di cittadinanza nell’universo)
  • le università estendono quanto affrontato nelle primarie e nelle secondarie ma soprattutto trasmettono bene il senso di connessione tra l’ente umano (la posizione coscienziale dell’Anima nel corpo-personaggio karmico) e il mondo (la realtà transitoria di cui occuparsi seriamente).

Bisogna preparare intere generazioni di bambini per una futura epoca in cui si penserà realmente in termini universali e dove la vita sarà vissuta lontano dalle identificazioni materialistiche e quindi con meravigliosa semplicità, il che non significa regressione sociale.
Tutto dovrà essere improntato non sulla competizione ma sulla collaborazione e le azioni concrete dovranno essere solo delle naturali espressioni d’amore.
Lo studio dei bambini e dei giovani dovrà essere basato soprattutto sull’esperienza quotidiana, alla luce dello sviluppo dei potenziali nei veicoli-corpi.

Un percorso educativo per il bambino deve prevedere il suo inserimento nell’Universo.
Una appropriata didattica delle immagini può prendere il bambino per mano e accompagnarlo in un viaggio esplorativo conducendolo alla realtà del sistema solare, del pianeta Terra, facendolo confidenziare con gli elementi aria, fuoco, acqua e terra, ed i continenti, il mondo minerale, vegetale e animale, fino alla realtà microscopica dentro e fuori di se stesso. È fondamentale il trasmettergli una consapevolezza di interdipendenza di tutti i fattori della vita.
Filmati, poster, giochi e strumenti interattivi che lo sollecitino sulle facoltà fisiche, emotive, mentali e spirituali per farlo rapportare con la famiglia e gli altri ma anche con l’ambiente in cui vive fino al rapporto con l’Universo, visibile e invisibile.

L’insegnamento va dall’educatore-insegnante al bambino o al giovane.
Il corpo dell’insegnamento è costituito da semi (pensieri).
L’insegnamento lascia un’impronta che caratterizza la risposta comportamentale e comunicazionale del giovane.
L’insegnamento nasce dal Pensiero e crea Pensiero (Pensiero-Forma).
Dalla mente il Pensiero-Forma si stacca e si localizza vagando nel sistema-rete aurico. Si muove incontrando altre menti così comunica, trasmette. Il Pensiero-Forma luminoso, toccando un ente sensibile, crea responsabilità verso gli altri.
Il buon insegnamento non si impone si fa risuonare dall’interno dei veicoli-corpi che riconoscono ciò che è in sintonia con l’Anima.

Le nozioni fondamentali alla base del corretto insegnamento.
Ciò che nasce (entra o cade) in questa realtà transitoria è un essere chiamato Anima o Sé superiore. Per questa esperienza si strutturano dei veicoli-corpi per far manifestare l’Anima al livello e grado di posizione coscienziale attinente al bilancio karmico in questione. L’Anima così utilizza la forma dell’ego-corpo-personaggio karmico per manifestare quegli stati mentali ed emotivi che lo regolano su questo piano fisico grossolano. Lo scopo finale è la completa liberazione dalla forma, dalla potente forza d’attrazione prodotta dalla natura del desiderio dalla quale emanciparsi.

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