“ L’Atman è lì, in ogni essere vivente, nella formica come nell’elefante. Il mondo intero è ravvolto e sostenuto da questo Spirito sottile. Il discepolo deve distogliere la sua attenzione dal mondo esterno e deve guardare in alto; deve volgere la sua visione verso lo Spirito. Deve analizzare i processi del suo pensiero e scoprire da sé le origini di tutte le modificazioni e le agitazioni della propria mente. In questo modo, spariranno tutte le tracce di ‘intendere’ e ‘volere’; il solo concetto che gli rimarrà fisso in mente sarà l’idea di Dio. Il solo sentimento che gli occuperà la mente sarà la Beatitudine, che nasce dal proprio radicamento nello stato di Essere-Coscienza-Beatitudine (Sat-Cit-Ananda) “.